Il prossimo GP sarà il tredicesimo della stagione, e si terrà in Italia, sulla pista dell’Autodromo di Monza.
Un GP storico e unico nel suo genere.

Monza è il circuito più longevo di tutto il calendario di F1, presente fin dal 1950, è saltato soltanto in un’edizione, nel 1980, sostituito da Imola. E’ uno dei circuiti più famosi assieme, a Silverstone e Monaco, e viene chiamato il tempio della velocità. Infatti oltre ad essere il Gran Premio con più edizioni disputate nel Circus, Monza può vantare anche un altro record; quello di essere il tracciato con la maggiore velocità media oraria in gara e in prova. Con i suoi lunghi rettilinei è rimasta l’unica pista ad altissime velocità nel calendario, dopo “l’amputazione” del circuito di Hockenheim nel 2002.

Il giro più veloce registrato nella sua storia fu di Montoya nelle prove del week end 2004, e raggiunse la media oraria record di 262,24 km/h

Nel 2003 invece Michael Schumacher riuscì a stabilire il record di maggior velocità media sia nel giro singolo in gara, sia nell’arco intero Gran Premio. (Velocità media sul giro 254,8 km/h) (Media oraria GP 2003 = 247,6 km/h)

E’ anche un circuito delle “prime volte” . Michael Schumacher vinse il suo primo GP d’Italia, al volante della Ferrari, nel lontano 1996 in un tripudio rosso. Nel 2008, Vettel , al volante della Toro Rosso vinse il suo primo GP in assoluto, in un week end di pioggia intensa. Quella vittoria consacrò alla storia, in quel preciso momento, il più giovane pilota in assoluto a vincere un Gp in F1, all’età di 21 anni 2 mesi e 11 giorni (superato poi da Max Verstappen con la sua vittoria in Spagna del 2016). Anche Montoya vinse qui il suo primo GP, nel 2001, in quello stranissimo weekend dopo l’attentato alle torri gemelle, dove si corse in un clima surreale.

Monza detiene un record a sé. Nel 1971, 5 piloti arrivarono al traguardo con un distacco inferiore al secondo. Vinse Gethin su Brm precedendo Ronnie Peterson di un solo centesimo di secondo. Terzo arrivò Cevert a 9 centesimi di secondo, Hailwood a 18 centesimi e Ganley a 61 centesimi. Ancora oggi questo rimane l’arrivo al traguardo più combattuto di sempre, avvicinato in seguito solo dalla coppia Barrichello – Schumacher nel 2002 negli USA, giunti col distacco di 11 centesimi di secondo.

Per quanto riguarda il record di vittorie troviamo in testa Michael Schumacher, che ha vinto qui 5 volte in carriera (1996-1998-2000-2003-2006 tutte su Ferrari). Subito dietro il Kaiser, Nelson Piquet con 4 centri nel GP italiano (1980-1983-1986-1987 2 in Brabham e 2 in Williams). Seguono a 3 successi il leggendario Fangio assieme a Prost, Peterson, Barrichello, Moss e i due piloti che si stanno dando battaglia in questo entusiasmante 2017, Vettel e Hamilton. Dei piloti ancora in attività da menzionare anche le due vittorie di Fernando Alonso, emozionante quella del 2010 per lui al primo anno in Ferrari, nel tripudio del “popolo ferrarista”.

La prima vittoria in assoluto per quanto riguarda la F1 è di Nino Farina, nel 1950.

Tre Hill diversi hanno vinto qua a Monza, Phil (1960 e 1961) Graham (1962) e Damon (1993 e 1994)

Il record di vittorie consecutive in questo GP appartiene a Fangio, con 3 successi (1953-1954-1955)

Per quanto riguarda i costruttori, la Ferrari domina il GP d’Italia con ben 18 vittorie all’attivo. La scuderia più vicina è la McLaren, che vanta 10 successi. Segue la Williams con 6 e la Mercedes con 5 centri assieme alla storica Lotus.

Ferrari, Mercedes e Lotus hanno il record di vittorie consecutive su questa pista, 3. Ma quest’anno il record potrebbe essere migliorato dalla Mercedes, che ha vinto le ultime 3 edizioni.

 

Invece, nell’ambito pole position troviamo 3 piloti appaiati in testa a questa classifica. 5 pole a testa per Fangio, Senna e Hamilton, con quest’ultimo che potrebbe staccare la concorrenza proprio in questa edizione del GP . Dietro questi tre piloti troviamo invece un bel gruppetto di piloti fermi a quota 3 pole che sono Schumacher, Clark , Montoya, Surtees e Sebastian Vettel. Anche Alonso vanta qui due pole.

Senna detiene il record di pole position consecutive a Monza, 4 . (1988-1989-1990-1991). Hamilton ha una striscia aperta di pole consecutive di 3. (2014-2015-2016)

Nei costruttori troviamo sempre in testa la Ferrari che è partita al palo 19 volte. Dietro la McLaren a 11 seguita da Lotus e Williams a 7, Mercedes 5 e Renault 3.

Il record di pole consecutive appartiene alla McLaren, con le sopracitate 4 di Senna, dall’88 al ’91.

Per 23 volte, chi è partito in pole position qui a Monza ha poi vinto il GP. Cosa che è accaduta molto spesso negli ultimi anni del gp italiano. Infatti dal 1998 ad oggi solo in 5 occasioni chi è partito dalla pole non ha poi vinto il GP (1999-2002-2006-2009-2016).

 

Nella sezione giri veloci chi fa da padrone è Lewis Hamilton, che in gara è riuscito a segnarlo per 4 volte. Mentre nei costruttori la Ferrari detiene il primato con 19 .

Il record di giri veloci consecutivi in gara appartiene a Phil Hill (1958-1959-1960) e Lewis Hamilton (2013-2014-2015)

Ferrari e Mercedes detengono il primato di giri veloci consecutivi in gara, 4 (la Ferrari dal 1958 al 1961 e la Mercedes dal 2012 al 2015).

Il recordman di podi al GP d’Italia è Michael Schumacher, salitoci per ben 8 volte. Dietro di lui Fernando Alonso con 6. A 5 troviamo un folto gruppo di piloti, e sono Fangio, Piquet, Prost, Senna, Barrichello, Hamilton e Vettel.

Tra i Costruttori invece è un dominio disarmante Ferrari, che nella storia vanta un record di ben 66 podi. La seconda forza in questa classifica è la McLaren ferma a 26. Dietro Williams a 21, Lotus 10 e Mercedes a 8, assieme alla Brabham.

Una menzione speciale anche per i km fatti in testa a questo storico GP. In questa particolare classifica troviamo in testa il leggendario Alberto Ascari con ben 1.386 km percorsi al comando. Dietro di lui un’altra leggenda della “vecchia” F1 come Stirling Moss, con 1.268 km. A concludere il podio Michael Schumacher con 1.186 km . Dei piloti ancora in attività che possono incrementare il loro bottino troviamo Hamilton (863 km) e Vettel (852) . Più staccati di loro Alonso ha percorso in testa 452 km. E Raikkonen lontanissimo con 151.

Nei costruttori inutile dire che la Ferrari è la vettura che più di tutti è stata in testa al GP d’Italia con 7.271 km al comando. Dietro la McLaren con 3.340 e la Williams a 1.826. Mercedes è a quota 1.541.  Red Bull, che notoriamente non si è spesso trovata suo agio su questo tracciato ha percorso in testa 568 km.

 

Il circuito di Monza ha utilizzato per un paio d’anni il famoso ovale assieme al layout della classica pista. Gli anni in cui esso è stato utilizzato sono 1955- 1956- 1960- 1961. La lunghezza di questo circuito era di circa 10 km.

Al di là di tutti i freddi numeri e le statistiche, ci si augura che quello di domenica possa essere un Gran Premio entusiasmante e degno del nome che porta, magari regalandoci quei duelli spettacolari che ogni tanto scarseggiano in questo bellissimo sport.
Duelli come quello tra Hamilton e Schumacher nel 2011, o qualche sorpresa inaspettata.
In ogni caso, per il weekend è prevista pioggia, quindi chissà che magari non si possa assistere ad un “rimescolamento delle carte”, come avvenne a inizio Gp 2004, con le Ferrari costrette a recuperare dalle retrovie.
Buon Gran Premio d’Italia a tutti!

a cura di Francesco Manca

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