Facendo una piccola parentesi su quanto accaduto in partenza a Singapore; piccola visto il vespaio innescato ieri sui social; ci sono da mettere in chiaro alcune cose molto semplici tra l’altro; Vettel era davanti ed aveva diritto di scegliere la traiettoria, non era partito poi così male visto che, come ho detto, era davanti; Verstappen ha cambiato 2 volte traiettoria, la prima verso la sua destra per contrastare Vettel, la seconda verso la sua sinistra per bloccare Raikkonen che arrivava di gran carriera oppure solo di riflesso vista la chiusura del Tedesco; Verstappen compie spesso piccolissime correzioni di traiettoria (in molti si sono lamentati di come muove la macchina…) sul volante che ingannano i suoi rivali, manovra furba ma non corretta; Raikkonen è partito benissimo e si è infilato dove poteva anzi ha stretto verso il muro per dare più spazio all’Olandese. Questi sono fatti incontrovertibili poi ognuno si faccia l’opinione che più gli aggrada. Vettel e Raikkonen sono stati convocati dai Commissari prima di Verstappen e non se ne capisce il motivo; Vettel poteva fare quella manovra; semmai andavano convocati Raikkonen e Verstappen insieme; le regole sono regole e se ci sono delle eccezioni che queste siano rese pubbliche. Altra considerazione; sbagliata l’opinione (che circola incessantemente sui media) che siano tutti gli altri a guardarsi da Verstappen e quindi cambiare il loro modo di guidare per causa sua; è come dover abbandonare la passeggiata serale sotto casa perché ci sono dei borseggiatori; semmai vanno tolti di mezzo questi ultimi…

DICHIARAZIONI SPREZZANTI E IRRISPETTOSE

L’Olandese non è nuovo a dichiarazioni poco eleganti, se la prese con Massa in Bahrain; il Brasiliano ha avuto la colpa di trovarsi in pista nel giro buono della Q3 e di aver ostacolato, secondo Verstappen, la sua prestazione, ai microfoni disse “Beh Felipe è Brasiliano non c’è molto altro da aggiungere” un’offesa portata ad un intero popolo che è passata quasi sottovoce trattandosi del ‘prescelto’ o ‘predestinato’ chiamatelo come volete.

Ecco quanto detto da Verstappen dopo il crash “Non lo capisco proprio. E’ in lotta per il mondiale (Vettel n.d.r)  ed avrebbe potuto perdere una o due posizioni. Così invece ha rimediato un risultato disastroso. Io volevo lottare per la vittoria e lui sarebbe rimasto davanti a Lewis. Dopo 200 metri tutto era già finito. Non credo che la colpa sia solo di Kimi. C’è stata una incomprensione tra i due piloti della Ferrari. Sono convinto che Seb abbia commesso un errore in ottica campionato, ma sono contento che ci siamo ritirati tutti e tre, così non si è rovinata solo la mia gara

Dalle parole dell’Olandese si possono trarre alcune semplici conclusioni; pensava di dover comunque passare visto che Vettel DOVEVA essere impegnato SOLO nell’arginare Hamilton; è felice che entrambe le Ferrari si siano ritirate insieme a lui; la colpa non è solo di Raikkonen ma, ovviamente, anche di Vettel che sapendo chi c’era alla sua sinistra doveva farlo sfilare.

Come già scritto in un altro articolo Verstappen ha un atteggiamento intimidatorio verso i suoi rivali, non si limita a passarli ma spesso li stringe per buttarli fuori pista se questi accennano anche ad una minima resistenza, una sorta di resa dei conti da conducente stradale o da ragazzino che corre in kart per cui ogni manovra è una vendetta, è quanto accaduto a Monza ad esempio su una pista per niente tortuosa, attacca Massa ed ha la peggio (in genere se la cava…), torna in pista e danneggia la vettura di Grosjean colpevole di non avergli dato strada ed infine se la prende con Magnussen anch’esso colpevole di aver resistito al suo sorpasso, allarga la traiettoria e lo manda sul prato. Eppure un ragazzo di questo talento potrebbe fare molto di meglio, è veloce e potrebbe limitarsi a sorpassare; invece in ogni occasione sembra ci sia una sorta di sfida per la vita e la morte, gli avversari non vanno solo passati ma vanno intimoriti, surclassati e minacciati a suon di variazioni, spesso millimetriche, del volante. Il punto è che non è stato mai punito per certi comportamenti, tranne quando ha colpito (ma guarda…) l’altro pilota Red Bull, è stato viziato dai commissari proprio come molti ragazzi della sua età a cui si perdonano tutti gli errori; di contro un giovane che non viene mai redarguito con autorità diventa impertinente e soprattutto prepotente, ma sappiamo quanto piace un tipo così ai vari produttori di bevande alcoliche e non, il mondo gira intorno alla gioventù che consuma molto di più delle persone mature; questo è ciò che vuole il circus e questo sarà; fino a che non accada qualcosa di molto più grave di quanto successo a Singapore…

Marco Asfalto

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