La Palma d’Oro delle asfaltate di oggi va senz’altro a Valtteri Bottas che è riuscito in Spagna a prendere ben 3 piccioni con una fava, in pratica una prestazione da record mai realizzata prima; in partenza riesce con un semplice tocco, quasi da mago, a far fuori Raikkonen e Verstappen in un colpo solo; poi, visto il prematuro cambio gomme di Vettel, prosegue a girare con gli pneumatici arrivati alla tela, tanto da essere il più lento in pista, il tutto allo scopo di costruire un bellissimo tappo di sughero da piazzare sulla via di Sebastian, operazione riuscita in parte, ben 7 secondi persi dal Tedesco, perché poi quest’ultimo sfida le leggi della fisica, sorpassando il Finlandese nel rettilineo mettendo ben due ruote sul prato, col rischio di fare un bel testa-coda, e questo dopo una finta da capogiro; dico in parte perché la Ferrari poteva perderne 10 o 15 di secondi dietro alla vettura di sughero. Quello che non abbiamo sentito però è stato un Team-radio dove veniva comunicato a Bottas di resistere fino all’ultimo, manco difendesse la Bastiglia; ovvio che è stato tagliato dal prodigo regista del GP. La Mercedes merita un’asfaltata anche lei, visto che poi fa rientrare (26° lap) il ‘povero’ Bottas per salvare la faccia, ma come solo un giro dopo? Andava così bene… Pensate che Vandoorne al giro 25 ha segnato 1:28.393 mentre Bottas 1:29.776, come dire più lento della lumaca più lenta…   Insomma lo possiamo dire, dopo una bella vittoria del Finlandese, questo incappa in una giornata che più proficua di così non poteva essere per la Scuderia, se non fosse per quel piccolo neo, aver mandato in fumo il motore al giro 39, l’uso spropositato del manettino per tenere dietro Vettel deve aver fatto rompere qualche ingranaggio nella pur solida PU Tedesca; se non fosse stato così, Bottas ne avrebbe presi 4 di piccioni perché sarebbe andato addirittura a podio, insomma caro Valtteri il record l’hai fatto ma per superare te stesso devi ancora lavorare a fondo, allenarti insomma, consiglio una visita nella bellissima Sardegna, lì di sughero ce n’è in abbondanza…

Come non citare, in queste poche righe, la Red Bull ? Sembrava quasi rinata nelle qualifiche, avendo limato tanti decimi rispetto ai primi, ma poi in gara Ricciardo arriva sì a podio, grazie alle sfortune altrui, ma a ben 75 sec. di distanza da Hamilton, proprio quel secondo, più o meno, di GAP che aveva nella Q3; insomma Red Bull ci ha sempre abituati a rimonte incredibili, però pensandoci bene, queste arrivano sempre dopo la pausa estiva, quando dovrebbe essere vietato lavorare, non sarà che invece ad armi pari è un pochino più difficile recuperare? Il dubbio sorge spontaneo soprattutto da quando sono state vietate certe sospensioni; e poi anche Newey, quando la vettura va bene l’ha progettata lui, quando va male esce fuori che era impegnato in altre cose, suvvia Adrian, quando si sbaglia si sbaglia…

Un’altra piccolissima asfaltata la merita Massa, le cose sono due, o si deve mettere gli occhiali, vista l’età, oppure ha qualcosa in sospeso con Vettel, ma forse più con la Ferrari; non vede mai arrivare la vettura rossa e non vede mai le abbondanti bandiere blu che gli vengono sventolate davanti, e qualche volta non vede neppure gli avversari che gli sono di fianco; ora capisco l’euforia per essere ancora in F1, e capisco il suo medico che gli avrà prescritto una buona dose di testosterone per far fronte alla vecchiaia, però cercare di fare crash, ogni volta che è doppiato, con la Ferrari non è il massimo e questo sta cominciando a farlo diventare pure antipatico; la soluzione è semplice, una bella e profonda visita oculistica…

Marco Asfalto

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