Lo avevamo scritto ieri che ci sarebbe stata la possibilità di un 3° stint con le Soft ma che non avrebbe portato grandi vantaggi ed immaginavamo che sarebbe stato Raikkonen ad essere incaricato di questa scelta; soprattutto dopo che in partenza lo spunto delle Rosse è stato buono ma non sufficiente a conquistare posizioni sulle Mercedes. Nel 1° stint quando tutti i primi erano su gomme Soft usate il GAP tra le Frecce d’Argento e le Rosse non era moltissimo, Rosberg girava sul 1:16 medio come pure Vettel del resto, la differenza sostanziale, come al solito, i Tedeschi la fanno immediatamente, al 1° e 2° giro, quando nelle poche manciate di chilometri di Interlagos mettono subito almeno 1-1,5 secondi di distanza dai diretti inseguitori. Il primo stint con le Soft è durato 12 tornate, noi ieri avevamo parlato di 10-11 e non ci siamo di molto discostati dalla realtà, la gara si poteva però decidere nel momento i cui in Ferrari avessero deciso di tentare una rimonta stravolgendo le strategie, ed in effetti questo momento è arrivato al giro 32, quando Vettel entra al Box e monta le Soft, era la 2° fermata in quanto precedentemente era passato alle Medium; in quell’istante le Mercedes ‘coprono’ la Ferrari facendo fermare i propri Piloti montando sempre le Medium; purtroppo ciò che ci si aspettava non è accaduto, la Rossa non è riuscita a colmare il GAP nonostante fosse su pneumatici più morbidi che dovrebbero regalare almeno 1 secondo di performance; i motivi sono essenzialmente due, la straordinaria capacità della W06 di sfruttare gli pneumatici Medium e soprattutto il tanto traffico che Vettel ha trovato davanti a se, moltissime vetture che non gli hanno consentito di spingere a dovere e che soprattutto hanno disturbato l’aerodinamica e quindi il compound stesso. Andando a vedere la media delle tornate di questo stint; ricordiamo ROSBERG su MEDIUM, VETTEL su SOFT e HAMILTON su MEDIUM; potremo osservare come il Tedesco della Ferrari non abbia potuto spingere come voleva, abbiamo infatti nei giri dal 36° al 46°, ROSBERG 1:15.958; VETTEL 1:16.017, HAMILTON 1:15.829. In pratica quasi gli stessi tempi; la cosa da osservare però è che Vettel non stava subendo un decadimento delle prestazioni così importanti da spiegare la sua sosta dopo 13 giri, ricordiamo che si era a metà gara e che quindi la vettura era molto più scarica dell’inizio quando sulle stesse gomme sono stati percorse 12 tornate; i suoi tempi erano sul 1:16 mentre quelli dei Piloti Mercedes erano di circa mezzo secondo inferiori, la scelta di cambiare è stata probabilmente fatta per preservare un 3° posto che era ampiamente già acquisito, invece di rischiare oltre.

Nel 4° stint tutti i Piloti di testa erano sulle Medium; Rosberg stava spingendo per non farsi prendere da Hamilton che per un paio di tratti di gara è stato molto aggressivo, benché questo gli abbia rovinato le gomme nel 2° stint e Vettel stava cercando di recuperare, i giri da mettere sotto la lente di ingrandimento sono quelli dal 51 al 64, perché poi il Britannico ha mollato palesemente visto che non riusciva a raggiungere Rosberg; in queste 14 tornate la media dei tempi è veramente interessante soprattutto per la Ferrari che ha sempre sofferto con questi pneumatici a serbatoio scarico; ROSBERG 1:15.280; VETTEL 1:15.415 ed HAMILTON 1:15.366; come si può vedere la differenza è stata meno di 2 decimi e non si può dire che in Mercedes non stavano spingendo anzi, Hamilton ha dato tutto quello che poteva tanto che alla tornata 51 ha fatto il giro veloce con 1:14.832; il punto è che ha segnato questo tempo sul cronometro al primo giro utile appena uscito dal box; è incredibile la capacità della Mercedes di mandare in temperatura le gomme, anche le più dure, e farle rendere al meglio senza usurarle, una vettura veramente ben bilanciata, al di là della Power Unit, qui parliamo di telaio, sospensioni, aerodinamica, un mix davvero imbattibile quest’anno. Di contro nello stesso stint sia Rosberg che Vettel segnano le proprie migliori prestazioni; Rosberg 1:14.957 (giro 57) e Vettel 1:15.046 (giro 57), da notare come la fantastica tornata di Hamilton sia stata ottenuta 6 giri prima degli altri due, con vettura leggermente più pesante. Comunque sia la Ferrari è sulla strada giusta se sta cominciando a sfruttare anche gli pneumatici Medium, tuttavia, è bene ricordarlo, questo è accaduto su di una pista abrasiva e con circa 47° di temperatura asfalto, qualcosa che è raramente accaduto in stagione; anzi spesso si è corso con temperature basse, ed in un Campionato così lungo ci sarà da tenere conto di questo nella progettazione della nuova macchina. Capitolo Hamilton, voleva vincere a tutti i costi in Brasile e non ci è riuscito, ebbene, a conferma di quello che andiamo dicendo da inizio stagione, c’è una sua dichiarazione presa a caldo che la dice lunga sulla strategia aziendalista del Box che forse è anche alla base della presunta rottura tra Lauda e Wolff, ecco le parole del Britannico molto diverse da quelle della conferenza stampa post gara “sarei disposto a rischiare di più, ma se tutto viene deciso fin dall’inizio…” . Palese conferma che la Mercedes vuole fare il pieno di vittorie senza mai far incrociare davvero i suoi Piloti, tanto che ad Hamilton viene comunicato alla radio nel 22° giro che stava rovinando le gomme e non era il caso di stare troppo attaccato a Rosberg. Comunque sul podio i due rivali si ignorano e il Tedesco della Mercedes non ha affatto un’espressione felice e questo, a mio parere, la dice lunga sulle strategie interne…

Marco Asfalto

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