In genere quando si cerca qualcosa di nuovo, quando si vuole mettere un bel solco tra passato e presente, si cambia; e lo si fa in modo netto, con un taglio chirurgico se volete adottando un punto di rottura, una deviazione completa dalla filosofia seguita in passato; ora c’è da dire che la Ferrari ha compiuto un mezzo miracolo (come abbiamo più volte scritto) a recuperare così tanto alla Mercedes in un solo inverno, eppure c’è qualcosa che ancora non va nella evoluzione della Rossa, e sto parlando soprattutto di aerodinamica; cosa sta accadendo a Maranello? Mentre gli altri, praticamente tutti, sperimentano nuovi musetti, ali, particolari di tutti i generi arrivando anche a costruire 3 musetti in stagione (come Mercedes, piccoli cambiamenti ma che presuppongono una nuova riprogettazione e realizzazione del tutto…) o la Toro Rosso e la stessa Red Bull, per non parlare delle novità sperimentate dalla Force India (il musetto con i fori), alla Ferrari apparentemente è tutto fermo; certo c’è stato il pacchetto ‘B’ presentato in Spagna e ancora non ben collaudato, però insomma la quantità di innovazioni che vengono portate sono veramente esigue rispetto alla concorrenza che invece si sta dando molto da fare; poi ricordiamo che provare pezzi nuovi costituisce comunque una sperimentazione sempre utile in futuro che permette di archiviare dei dati che possono consentire nuove soluzioni; non vorremmo che tutta questa attenzione sullo sviluppo della Power Unit abbia fatto perdere la ‘bussola’ alla Direzione Tecnica, anche se , ricordiamolo, qualcosa dovrebbero pur fare gli Aerodinamici; allora viene da pensare che si stia lavorando sulla vettura 2016 con più risorse di quanto noi stessi ci aspettiamo;

arrivabene

Maurizio Arrivabene, che è sempre molto diretto, ha affermato che non dirà, come sempre si faceva gli anni scorsi, che il lavoro si sta concentrando tutto sulla prossima stagione, un refrain ascoltato fino allo sfinimento negli ultimi 5 anni con risultati che sono sotto gli occhi di tutti, eppure c’è il sospetto che stia accadendo proprio questo, con l’augurio però, di azzeccarci questa volta, un vero point break col passato, una vettura che abbia come punti di forza proprio i difetti degli ultimi 5 anni, la trazione soprattutto. Dobbiamo anche valutare un altro parametro che riguarda sempre l’aerodinamica, quando le Power Unit saranno tutte più o meno simili come prestazioni e affidabilità, e per la Ferrari questo traguardo non sarà così lontano, tornerà ad essere ancor più importante il lavoro di chi progetta e realizza le parti aero; dobbiamo sempre ricordare, da questo punto di vista, quanto fatto dalla Red Bull negli anni passati, che disponendo di un motore buono ma forse non il top, riusciva con le trovate geniali dei tecnici, a mettere in pista una vettura molto performante. Altra considerazione, non proprio banale, è relativa a chi ha contribuito a progettare la SF15-T, perché se gran parte del lavoro fosse stato fatto dai Tecnici che sono stati licenziati, vorrebbe dire che non è facile far evolvere la monoposto sulla base del lavoro di qualcun altro che senz’altro ha un suo modo di pensare e di lavorare che poi è sempre diverso da Ingegnere a Ingegnere. Il punto è che probabilmente Allison per la vettura 2016 dovrebbe essere partito da un ‘foglio bianco’ (lo speriamo…) e che quindi il lavoro alla galleria del vento sia stato deviato sulla nuova macchina anche perché, vorrei ricordarlo, le ore passate nel ‘tunnel’ sono contingentate dalla FIA in maniera molto fiscale, e d’estate il reparto deve essere chiuso, anche se in passato sicuramente qualcuno non rispettava tali regole presentandosi dopo la pausa estiva con vetture nuove e 5 decimi di guadagno. Proprio in virtù di certe ‘strane evoluzioni’ fatte nel mese di Agosto saranno da verificare le prestazioni, rispetto agli avversari, della Rossa a Settembre perché oramai appare chiaro che a Maranello in quel periodo si rispetti fino in fondo il regolamento. Noi francamente ci aspettiamo per Monza una versione ‘C’ della vettura, cosa che, da quello che trapela, non accadrà, rinunciando così, in nome di un nuovo progetto, ad accumulare preziosi dati per le prossime stagioni. Insomma lo possiamo dire con certezza, un certo immobilismo su questo settore c’è da parte della Ferrari, che questa volta sia originato dalla sicurezza di sfornare una vettura fantastica in ottica 2016 è plausibile ed anche auspicabile, rimane però un dato di fatto, negli ultimi anni poche novità e poche sperimentazioni in pista, un trend non proprio positivo a questo punto della stagione…

Marco Asfalto

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