Ci risiamo, era da tanto tempo che non parlavamo più delle gomme, argomento sempre molto discusso sulle nostre pagine; è utile ricordare quanto questo elemento di una vettura sia importante ai fini delle prestazioni della stessa; si costruiscono vetture intorno ad uno pneumatico e si può costruire uno pneumatico apposito per una macchina, e sappiamo che con la mescola giusta si possono rifilare anche 2 secondi alla macchina migliore se questa non poggia a terra con le giuste gomme. Ora il regime di monogomma non aiuta affatto a capire che direzione abbia preso un fornitore; siamo sicuri che gli pneumatici vengano progettati e quindi costruiti su specifiche generiche piuttosto che su quelle di una determinata monoposto? Quello che dobbiamo fare è semplicemente fidarci di quello che ci viene detto ed affidarci alla professionalità di una Azienda a livello mondiale. Però sarebbe interessante se i fornitori fossero due o anche tre; le Scuderie potrebbero scegliere liberamente e si eviterebbe anche solo il sospetto di presunti sotterfugi ingegneristici; certo qualcuno storce il naso ben sapendo che se uno di questi fornitori decide di sviluppare uno pneumatico su una determinata vettura, gli altri avranno le briciole, ma gli altri potranno sempre cambiare Azienda e rimettere tutto in gioco; purtroppo invece, da anni, non è più così, si è scelta la strada di un pericoloso monopolio in F1 ed anche in altre categorie motoristiche (vedi MotoGP ad esempio…), ma perché questa scelta? A cosa serve? La F1 poi si sta lentamente appiattendo da anni, motori tutti uguali con specifiche dettate dal regolamento che di fatto indica come deve essere un propulsore, poco spazio anche per l’aerodinamica, gomme uguali per tutti, ci manca il monotelaio e allora potremo dire addio alla competizione, quella vera…

Quest’anno si sono cambiate delle regole a proposito di gomme, ci sono 3 tipologie a disposizione e, in teoria, maggiori margini per strategie diversificate; la scelta è stata fatta in parte per le lamentele di alcuni Team ed in parte con la promessa di dare più spettacolo, promessa che sentiamo ripeterci da anni dal buon Hembery; ma poi, puntualmente le cose vanno sempre in un’unica direzione e cioè questi pneumatici appaiono duri più del marmo; sempre Paul Hembery aveva rilasciato questa dichiarazione il 7 Gennaio a F1i.com “stiamo cercando di ricreare un crollo, il concetto è che le gomme devono avere un calo netto attorno al 15°-18° giro in modo tale da tornare ad avere in gara quelle 2-3 soste dalle quali ci siamo allontanati un pochino” inoltre l’arrivo della famigerata mescola ULTRASOFT avrebbe dovuto dare maggiori opportunità su alcuni circuiti con prestazioni molto performanti anche se per pochissimi giri, sempre come dichiarato da Pirelli; in effetti eravamo tutti molto curiosi di vedere all’opera i nuovi pneumatici e ne abbiamo avuto l’occasione a Montecarlo ed in Canada; però c’è stato un avvenimento che ha lasciato tutti molto sorpresi compresa la stessa fabbrica Milanese, nel circuito del Principato di Monaco, Hamilton al giro 31 sceglie di montare le ULTRASOFT e con queste compie ben 47 giri per un totale di 156,839 Km e non solo, ottiene il suo miglior giro al passaggio n. 71 col tempo di 1:17.939 cioè quando gli pneumatici avevano percorso ben 40 giri; al momento del cambio molti rimasero stupiti, perché sembrava un azzardo, era quasi ovvio ci dovesse essere un altro stop per Hamilton, ma in Mercedes erano tranquilli e sicuri della decisione operata; un grande acume tecnico da parte della Squadra Tedesca che osa fare una scelta che poteva mettere in discussione la 1° posizione di Hamilton; la Red Bull non ha fatto altrettanto ed infatti Ricciardo ha montato le Super Soft (usate) al giro 32 ottenendo il suo miglior timing alla tornata 67 col tempo di 1:18.294, giusto per fare un esempio, sempre a Montecarlo Perez ha fatto 48 giri ma con le SOFT, mentre Button ne ha fatti 47 ma con le SuperSoft. Quindi non solo le ULTRASOFT non hanno mantenuto la promessa di essere gomme dal rapido degrado ma addirittura hanno offerto la miglior prestazione quando in teoria sarebbero dovute essere alle ‘tele’, tra l’altro, sempre Hamilton in Canada ha percorso 24 giri su ULTRASOFT USATE.

Insomma come abbiamo osservato nelle prime righe di questo articolo, siamo di nuovo a parlare di gomme che non mantengono le aspettative di quanto dichiarato ad inizio stagione, un refrain a cui tutti si stanno lentamente abituando ed anzi si comincia a non farci più caso, eppure, lasciatemelo dire, c’è qualcosa che non torna nelle scelte operate da Pirelli…

Marco Asfalto

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