Non è stato un gran premio molto entusiasmante quello andato in scena nel Red Bull Ring; poche emozioni per gran parte della gara ma cuore palpitante nelle ultime fasi. Bottas è partito come un fulmine, forse la migliore partenza nella storia della F1, ed ha così dato una bella lezione a quanti non ne hanno mai apprezzato il talento; è alquanto intricato capire il vero valore di questo Pilota, a Baku ha infilato una curva come non ci fosse un domani, in Austria invece, chiamato a vincere dopo la pole position, fa il suo lavoro egregiamente mettendosi davanti alla Ferrari di Vettel e girando con un ritmo impressionante soprattutto nel primo stint; io stesso immaginavo una Ferrari in forma maggiore con le gomme Ultra Soft e sono stato smentito sul campo dalle prestazioni super del Finlandese, ecco i tempi

Da rilevare come Bottas riesca ad abbassare il crono in maniera molto importante nei primi 9 passaggi mentre Vettel soffre la vettura carica di carburante e non sfrutta a dovere le gomme, o forse le risparmia per un recupero che non è riuscito a portare a termine, ecco infatti il GAP dal giro 1 al giro 33

Da notare come sia discretamente costante il vantaggio che il Finlandese della Mercedes  ha accumulato in queste tornate; da ricordare che entrambi erano sulle gomme Ultra Soft utilizzate nella Q2; le cose cambiano radicalmente quando si arriva al secondo stint, Vettel anticipa la sosta al passaggio n. 34 per coprire Ricciardo che si è fermato un giro prima, mentre Bottas fa la sua gara fermandosi al passaggio n. 41; entrambi montano le gomme Pirelli a banda rossa ovvero le Super Soft, con queste coperture e con una temperatura della pista che è di circa 49°, la Ferrari sembra rivitalizzata e Vettel comincia a rosicchiare qualcosa al suo rivale, ecco i tempi dalla tornata 51 alla 70

I timing non sono omogenei a causa dei tanti doppiati, tuttavia è rilevante come la Ferrari recuperi a vista d’occhio sulla Mercedes del Finlandese, che , tra l’altro, aveva una gomma posteriore palesemente danneggiata, forse anche a causa di questa immagine inizia il recupero di Vettel, ecco il GAP tra i due Driver nelle ultime fasi

La progressione della Rossa appare importante e costante in questi 27 giri tanto che il Tedesco si avvicina moltissimo fino a circa 6 decimi, ma questo non basterà per vincere la gara che è stata appannaggio di Bottas che ha tagliato in prima posizione il traguardo con merito.

In passato ho rimarcato come sia importantissimo per la Ferrari che Raikkonen sottragga punti alla concorrenza cercando così avvantaggiare Vettel, questo ‘lavoro’ è svolto egregiamente da Bottas in relazione al suo compagno di squadra, tuttavia Kimi appare poco costante nel rendimento, qualche volta viene messo fuori gioco da incidenti, altre volte sembra addormentarsi in vettura non fornendo il giusto appoggio alla squadra; forse era da valutare meglio la sua presenza anche in questa stagione, soprattutto se il team si era reso conto di avere una vettura competitiva, ecco lo schema dei tempi di Raikkonen paragonati con quelli di Vettel nella prima fase, quando c’era da costruire un GAP importante su Hamilton che era indietro con gomme meno performanti, di fatto Kimi doveva sottrarre punti al rivale n. 1 di Vettel

Il paragone è assolutamente impietoso nei riguardi del Finlandese della Ferrari, con differenze di 3-4 decimi a giro rispetto al compagno di squadra; francamente non è così che si vince un mondiale di F1.

Hamilton ha fatto una grande gara, c’è poco da dire, il massimo che poteva fare in queste condizioni, solo la resistenza e l’abilità di Ricciardo gli hanno impedito di arrivare a podio, ecco il suo recupero sul pilota Red Bull negli ultimi giri

In pratica lo stesso GAP che ha separato Bottas da Vettel, c’è da dire che è mancato Verstappen a sottrarre punti ad Hamilton, in genere l’Olandese è più veloce di Ricciardo ed il caso vuole che la Ferrari non trovi praticamente mai sulla sua strada delle condizioni più favorevoli, in questo caso solo la strenua resistenza della Red Bull che incitava il suo Pilota al Team-Radio, ha impedito al Britannico della Mercedes di trovare un podio che sarebbe comunque stato ampiamente alla sua portata.

Di seguito le velocità allo Speed-Trap

Hamilton ha messo a segno anche le migliori velocità nei vari settori e il giro veloce con 1:07.411 è evidente come la PU Mercedes sia stata ‘spremuta’ a dovere in questo GP con il chiaro intento di recuperare uno svantaggio in classifica che, nonostante tutto, è aumentato ancora anche se di poco.

Marco Asfalto

 

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