Il crash al via toglie immediatamente dai giochi entrambe le Ferrari dal Gp di Singapore, mortificandone i sogni di vittoria.
Per la gioia di Hamilton, ritrovatosi sul gradino più alto del podio ed in “allungo” (forse decisivo) nella Classifica Piloti.

Una carambola, ed una scalata verso la vetta del Mondiale Piloti che s’è fatta tremendamente più ripida.
Ecco una sintesi del Gp di Singapore per la Ferrari. Con un Max Verstappen che, volente o nolente, si trova sempre al centro del caos.
E stavolta, probabilmente, con una percentuale superiore di responsabilità rispetto ad altre occasioni, nonostante l’incidente possa, comunque,essere catalogato tra quelli “di gara”.

Vettel, con il “diritto di traiettoria” dato dal trovarsi davanti, chiude nettamente (forse troppo) la porta in faccia all’olandese della Red Bull che, a sua volta, si trovava ad essere passato a sinistra dall’altra Ferrari di Raikkonen, autore di un ottimo spunto al via.
Ma l’olandese, come dimostrato già altre volte, non alza mai il piede (e neppure frena, come confermato in conferenza stampa), incurante che questo possa portare conseguenze, oltre che alla sua gara, a quella altrui (chiedere al compagno Ricciardo che pensa di ciò quanto successo in Ungheria, tanto per capire…).

E così, trovatosi nel “sandwich” Ferrari, non pensa ad essere conservativo (cosa che, comunque potevano fare pure i due ferraristi. Soprattutto Vettel, che lotta per li mondiale).

Ma a lasciare perplessi sono le parole rilasciate alla stampa dal “giovane Max”, dove sostiene che Vettel “avrebbe dovuto” lasciarlo passare (pur essendo davanti?), e che “era contento” che a ritirarsi fossero stati tutti e tre. Francamente sconcertante.
Ora tutti e tre i piloti coinvolti sono sotto investigazione degli steward di gara. Vedremo  e vi terremo aggiornati se ci saranno sviluppi.

Hamilton ringrazia, comunque autore di una grande partenza (in seconda marcia, su asfalto bagnato) dove ha guadagnato la posizione decisiva sulla Red Bull di Ricciardo (che pare aver avuto un problema idraulico a rallentarne il passo), ed incassa un +28 nella classifica mondiale che potrebbe essere “la” fuga decisiva (la classifica Costruttori pare già irrimediabile per Ferrari) verso l’iride numero 4 per l’inglese.

Di certo, nonostante si sia fatto “maledettamente” complicato, la Ferrari non darà per chiuso il discorso Mondiale Piloti.
E la pole position di ieri (insieme alla possibilità di schierare la Power Unit numero 4, più “dotata” di cavalli, a partire dalle prossime gare) potrebbe essere quel “bicchiere mezzo pieno” fondamentale per mantenere lontani gli “spettri dello sconforto”.
Già a partire dal prossimo Gran Premio in terra di Malesia.

di Giuseppe Saba (Twitter: @saba_giuseppe)

Video via @f1

Photo via #Skysport

 

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