Oggi inauguriamo una rubrica, ‘Spotlight’ con la quale parleremo di volta in volta del personaggio della F1 che è sotto i riflettori per un motivo o per un altro, sia che vinca compiendo delle imprese o che rimanga inghiottito dalla mediocrità, perché spesso si è sotto i riflettori proprio quando si perde o in occasioni di manovre poco pulite o peggio incidenti; essere in luce perché si è vincenti in fondo è normale; sono curioso di vedere dove ci porterà questa rubrica e se ci sarà qualcuno che affollerà più di altri le nostre pagine durante l’arco della stagione. Oggi comunque parliamo del Finlandese Kimi Raikkonen.

“Sei più veloce di così. Non pensare di esserlo: convinciti di esserlo. Smettila di provare a colpirmi! Colpiscimi!”Questo è ciò che dice Morpheus a Neo nel film MATRIX, quando lo addestra e lo sfida sul tatami in un combattimento di arti marziali; e la cura della nuova Ferrari sembra andare nel senso giusto tanto che  Maurizio Arrivabene

ne ha parlato in un’intervista svelandoci qualcosa di anomalo per il Finlandese: Il vero scoop di questi test è che Kimi sorride, una cosa quasi preoccupante. In più parla tantissimo con i ragazzi del team, è un chiacchierone. Gli ho anche chiesto se si sentisse bene, la verità è che c’è profondo entusiasmo nel team e i meccanici sono felicissimi di lavorare con lui. In più il rapporto tra i nostri piloti è ottimo, particolare davvero fantastico”. In Effetti in questi test vediamo un Kimi diverso, parla come mai prima, e anche l’espressione del volto sempre molto distaccata è un poco diversa, almeno nello sguardo; finalmente ha una vettura che lo ‘segue’, che si comporta come lui vorrebbe, precisa in entrata di curva (finalmente!) e stabile in accelerazione, insomma non un cavallo pazzo da dover domare, ma un ottimo destriero con cui galoppare al massimo delle possibilità che poi sia un purosangue è tutto da dimostrare, ma intanto si gira con motivazione e soddisfazione e non è poco dopo la stagione veramente nefasta dello scorso anno, quando, bersagliato da guasti e prestazioni anonime c’era stato anche qualcuno che ne aveva messo in discussione le capacità.

Raikkonen è un personaggio particolare all’interno della F1, sornione, per niente emotivo, sembra quasi che possa fare a meno del circus, ed anzi quando è stato mandato via dalla Ferrari si è consolato con altre corse come se, in fondo, conti solo la velocità per lui e non l’essere sempre in vetrina come per tanti altri, è un puro ‘racer’ un pilota di altri tempi, è uno che se non si diverte a guidare allora sì che va in crisi, e non gli importa di essere nelle prime pagine dei giornali, è insomma un tipo alla James Hunt, un purista della velocità ma che vive la sua vita senza troppo stress, e il calvario dello scorso anno lo stava deprimendo, soprattutto, al di là dei risultati finali, perché non si stava affatto divertendo come avrebbe voluto con un ‘giocattolo’ mal fatto e soprattutto non adatto a lui, se poi ci mettiamo la presenza di Alonso a decidere, insieme ad alcuni personaggi ora allontanati, come doveva essere la vettura ed anche certi ordini di Scuderia, allora è abbastanza semplice capire la persona che abbiamo di fronte e il suo entusiasmo attuale,

sembra che Maurizio Arrivabenelo abbia addirittura sorpreso ad armeggiare con la SF15-T, e alla domanda su cosa stava facendo ha risposto :”ero meccanico!” sarebbe stato fantastico poterlo vedere alle prese con la vettura, in fondo da quanti anni non vediamo un Pilota con una chiave in mano a sistemare o riparare qualcosa? Forse decine di anni, un gesto antico che in qualche modo ci rende questo Pilota simpatico e soprattutto lo fa sentire vicino a noi, a quelli come me che passano ore in officina a cercare di migliorare un motore o un telaio, qualcosa che porta molti a ricordare i tempi dell’adolescenza in cui ci si prodigava per ore in modifiche ai motorini o ai kart, una visione romantica di cui questo sport ultratecnologico ha ancora bisogno checché se ne dica; tra l’altro il Finlandese si dimostra alquanto comunicativo oltre che ottimista affermando:

“Anche se oggi non è stata la giornata ideale, per piccoli problemi che ci hanno impedito di girare quanto volevamo, siamo riusciti comunque a fare altre cose e ad imparare ulteriormente. Stiamo andando nella direzione giusta in tutti i campi, la squadra ha fatto un bel lavoro durante l’inverno. Naturalmente una cosa sono i test e un’altra le gare, ma finora sta andando bene. I vertici del team sono riusciti a mettere le persone giuste nei posti giusti. Siamo solo agli inizi, ma tutti sembrano essere più a loro agio. Per il prossimo test cercheremo di mettere in macchina le cose che servono”; la Ferrari quindi si sta giovando dei tanti cambiamenti, eliminazione delle ‘correnti’ interne, un nuovo spirito di gruppo che influenza anche il Pilota di Ghiaccio cosa peraltro abbastanza difficile visto il carattere, ora, la domanda è, abbiamo ritrovato un grande pilota? Io dico di sì, ci sono tutte le premesse e poi stiamo parlando di un numero 1 bisogna ricordarlo sempre, un Campione del Mondo e per capire con chi abbiamo a che fare snoccioliamo qualche dato:

205 GP; 1 titolo Mondiale (2007); 20 Vittorie; 16 Pole Position; 40 Giri Veloci; 77 Podi; 1008 Punti; 130 Gran Premi a Punti; 27 Gp andando a punti consecutivamente che è anche un record. Tra l’altro detiene un altro record in Compagnia di Fangio, unico Pilota ad ottenere un Hat-trick al debutto sulla Ferrari.

Poi si ‘gioca’ spesso con la sua personalità, e il suo carattere schivo presta il fianco a critiche sulla sua vita privata, visto che non è il tipo da andare davanti ai microfoni a mettere in chiaro le cose o ‘twittare’ frasi al veleno; in fondo che bisogno ne ha? Vive la sua esistenza, si diverte correndo ed è lontano anni luce da polemiche o iniziative prese con lo scopo di diventare più popolare, lui lo è egualmente ma solo perché è veloce e se quando chiude la visiera invece di diventare un leone diventa ICEMAN questo non lo rende meno temibile, anzi probabilmente lo è di più perché un vero killer è freddo, determinato e tenace, lontano da emotività che ne danneggino la prestazione, semmai un killer ha bisogno di una buona arma, e sembra che  Kimi la stia finalmente ritrovando…

Marco Asfalto   

Twitter : @marcoasfalto

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