Le Mercedes tornano protagoniste nella prima sessione di prove libere a Barcellona, insieme ai test aerodinamici Reb Bull e a qualche problemino in casa Ferrari.

La prima sessione di prove libere è appena terminata, a Barcellona, e gli occhi erano certamente puntati sulle frecce d’argento, che sembrano aver portato in Spagna una monoposto completamente diversa rispetto a quella che ha gareggiato nei GP precedenti (tutti gli aggiornamenti nella nostra galleria fotografica qui).
Dopo alcuni giri con le gomme Hard (che tutti hanno praticamente abbandonato, essendo troppo dure), la scena è stata rubata dall’uscita di Fernando Alonso, che con la sua MCL 32 non riesce nemmeno a completare un giro di installazione,

fermandosi in curva 3, e lo spagnolo è così libero di poter giocare a tennis, lasciandosi alle spalle l’incubo McLaren Honda, almeno per oggi. Il guasto Honda è dovuto ad una perdita d’olio, e nel box Honda stanno sostituendo, in vista della FP2, la PU, lasciando però inalterata la centralina e la batteria.


Altri problemi, nei primi minuti, per Sebastian Vettel, che è costretto a parcheggiare la sua SF70-H all’uscita della pit-lane per un problema al cambio. Per un attimo, sembra essere tornato l’incubo del 2016, ma la Ferrari del tedesco torna subito in pista.
Le novità aerodinamiche Ferrari sono presenti sulla vettura n. 7, quella di Kimi Raikkonen, con il nuovo t-wing e il deviatore di flusso a 3 soffiature.

La monoposto n. 5 scende in pista con una configurazione classica, entrambe montano un solo monkey seat.
La Red Bull sembra aver introdotto degli aggiornamenti aerodinamici molto piccoli, quasi invisibili, tra cui il nuovo deviatore di flusso e la scuderia di Milton Keynes scende in pista con il liquido verde per il controllo dei flussi aerodinamici e con dei sensori per controllare il bilancio della monoposto.


In casa Haas gli aggiornamenti sul fondo sono presenti solo sulla vettura di Kevin Magnussen, che perde però la monoposto a dieci minuti dalla fine delle FP1 parcheggiando la sua monoposto nella ghiaia in curva 4.
In casa Renault c’è ancora Sergey Sirotkin a prendere il posto di Palmer, ma il russo, anche stavolta come a Sochi, ha dovuto abbandonare la sua RS17 a causa di una perdita d’acqua.
In casa Mercedes tante le novità, abbiamo visto, nella giornata di ieri, una monoposto completamente nuova (presto su newsf1 l’analisi tecnica delle modifiche sulla W08). Hamilton scende in pista con la monoposto completamente nuova, compresa l’ala dritta al posteriore e il nuovo monkey seat, mentre la monoposto di Valtteri Bottas presenta ancora la ‘vecchia’ ala a cucchiaio.

Dopo i primi giri, praticamente tutti i piloti escludono le mescole Pirelli Hard, giudicate troppo dure per il tracciato, prediligendo le Medium.
I primi a segnare giri veloci sono le Red Bull, ma la Mercedes si riprende in fretta le prime posizioni, riportandoci al 2016, con le Ferrari che si fermano ad 1 secondo dalle frecce d’argento.
Sono da verificare, ovviamente, i carichi di carburante, ma sembra che le Mercedes siano leggermente più instabili in pista rispetto alle rosse, che sono, invece, ben bilanciate.
La classifica dei tempi della FP1 a Barcellona ci ricordano molto quelle del 2016, ma da segnalare sono il buon 9° tempo di Niko Hulkenberg e il 10° di Carlos Sainz, che tiene alti gli onori di casa.
In seguito, i tempi segnati nelle FP1 e le mescole utilizzate.

Credits: F1 Official Twitter Account

di Marika Laselva

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