Dopo una settimana “tragica”, dal punto di vista motoristico, per i colori teutonici, la Mercedes ritrova la velocità delle grandi occasioni, ritrovando la pole con Nico Rosberg davanti a Lewis Hamilton.
Il Pilota tedesco (alla diciassettesima pole in carriera) “risorge” e così ritorna a giocarsi le ultime chanches mondiali, ma il capoclassifica iridato, all’ultimo tentativo, quasi era riuscito a mettersi davanti al compagno, rimanendo alla fine indietro di soli 76 millesimi (a causa di un leggero “lungo” al tornantino che gli ha fatto perdere decimi preziosi).
Qualifiche che si sono concluse senza dar modo ai piloti di effettuare il secondo tentativo cronometrato in Q3 a causa dello spaventoso incidente (fortunatamente senza conseguenze) di Daniil Kvyat avvenuto poco prima del tornantino Spoon, a causa di un errore di guida del pilota Red Bull (che ha perso il controllo della sua monoposto dopo aver toccato l’erba con la posteriore sinistra).
La “stella” di Stoccarda ha dato una mano anche alla “rediviva” Williams, terza (con Bottas) e quinta (con Massa) davanti rispettivamente alle due Ferrari di Vettel (4°) e Raikkonen (6° ad un solo centesimo dal brasiliano).
Una Ferrari sì più indietro rispetto a sette giorni fa, ma più vicina, in termini di distacco cronometrico sul giro secco (circa 6 decimi) rispetto alle previsioni, il che fa ben sperare gli uomini di Maranello per il Gran Premio, dove si punterà al gradino più basso del podio cercando di sopravanzare le monoposto di Sir Frank subito alla partenza, poiché farlo in gara potrebbe risultare impresa ardua a causa delle altissime velocità di punta delle due FW 37-Mercedes.
Per poi magari tentare di trovare un miglior rendimento degli pneumatici in corsa anche rispetto alle Mercedes, che dovranno di nuovo fare i conti con le pressioni delle gomme imposte dalla Pirelli, più alte di ben 2 PSI rispetto a quelle dello scorso anno; su questo versante attenzione anche alla Red Bull di Daniel Ricciardo (7°), sempre “gentile” nello sfruttamento delle coperture.
Sebastian Vettel, dopo esser sembrato costantemente meno a suo agio rispetto al compagno di squadra finlandese (accusando un fastidioso sottosterzo penalizzante per il suo stile di guida, che richiede un’anteriore “appuntito”, preciso e rapido nell’ inserimento in curva) ha trovato il giro buono solo all’ultimo tentativo, e sia lui che Raikkonen cercheranno il miglior feeling di guida possibile durante la gara.
Gara che, secondo le previsioni meteo (costantemente in evoluzione in Giappone, ancora di più  in questa stagione) potrebbe anche vedere qualche scroscio di pioggia (data al 20%) durante il suo svolgimento, aggiungendo ancora più incognite (e difficoltà) ad una Mercedes alla ricerca del ritorno alla vittoria “scacciacrisi”.

si Giuseppe Saba

Tabella tempi Qualifiche Gp Giappone:

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