Che un cambio di ‘filosofia’
ci fosse stato lo avevamo ben capito, non solo per tutte le teste ‘tagliate’ ma per l’approccio, l’atteggiamento, molto diversi dal passato, una rottura, un cambio anche di comunicazione che forse ci voleva per riorganizzare un esercito dopo una sconfitta, via i vecchi comandanti e un nuovo ‘Lider Maximo’ (Maurizio Arrivabene) a guidare una motivata truppa.

Ferrari_f1_2015_organigramma

Questo prologo perché qualcosa sta veramente accadendo in quel di Maranello cominciando a delineare quella che sarà la strada da seguire per la rinascita, è notizia di oggi (fonte Gazzetta dello Sport) che finalmente la Ferrari si stia dotando di tutti quegli strumenti per mettere in atto la propria fame di conquiste, sembra che sia stato commissionato alla AVL, azienda Austriaca leader mondiale nella simulazione e ricerca per propulsori e telai, un modernissimo ‘banco prova’ più propriamente definito ‘piattaforma di simulazione dinamica’ in pratica dei rulli sui quali posizionare la vettura e simulare tutte, o quasi, le condizioni reali di utilizzo della monoposto, questo tipo di piattaforme sono diffuse in tutto il mondo e le case automobilistiche le usano normalmente per testare i propri prodotti, la differenza sostanziale è nella velocità di simulazione e nella specificità dei sensori e del software che raccoglie i dati, molto più sofisticato, in pratica, con questo apparato adottato a Maranello, si potrà far arrivare la macchina fino a 360 Kmh, essa potrà ospitare un Pilota in carne ed ossa oppure essere guidata da un robot, sarà, tra l’altro, connessa direttamente al nuovo simulatore che manderà in pensione il ‘ragno’;

A sinistra il simulatore Mercedes che si sposta su rotaie a destra il vecchio Ragno Ferrari ora mai obsoleto


ma non è solo questa la novità sembra infatti che tali rulli siano inclinabili potendo così simulare il comportamento della vettura in diverse condizioni mettendo così ancor più sotto carico anche le componenti meccaniche. Si potrà così lavorare ‘quasi come in pista’ soprattutto sui punti deboli riscontrati lo scorso anno, il ‘brake by wire’ e la ricarica degli accumulatori, che tanti problemi hanno creato sulla F14T, costo dell’operazione circa 40 milioni di euro e collocazione del diabolico macchinario in una struttura di circa 100 mt di lunghezza, non si potranno fare prove aerodinamiche perché in contrasto col regolamento, ma, come ben si capisce, avere un apparato del genere in sede porta tantissimi vantaggi andando a sostituire i test in pista vietati da alcuni anni. Era ora che la Rossa uscisse dal pantano della vecchia ‘mentalità analogica’ ed entrasse di diritto nell’era digitale, perché questo è stato il punto veramente debole della Ferrari negli ultimi anni, privata dei test sui quali aveva costruito grandi successi non è stata in grado di rinnovarsi adeguatamente e l’aver sfiorato il Mondiale con Alonso per 2 volte ha forse fatto credere che si poteva andare avanti su quella strada, ci voleva il fallimento della F14T per convincere i dirigenti a cambiare rotta ed adeguarsi a metodi e sistemi moderni, fiore all’occhiello di Red Bull ed ora anche di Mercedes. Non sappiamo se il nuovo ‘marchingegno’ sia già operativo ma che lo sia o no testimonia quanto di buono si stia facendo per tornare competitivi. C’è comunque da chiedersi quanto sia stato utile eliminare i test in nome del risparmio se poi le Squadre spendono cifre folli per simulatori e simili; c’è anche da sperare che la FIA non decida di vietare tali dispositivi, proprio adesso che la Rossa ne ha uno in casa, lotte politiche all’orizzonte? E’ probabile avvengano, Inglesi e Tedeschi vorrebbero continuare il loro dominio, anche tecnologico, e faranno di tutto per affossare i sogni della Ferrari, speriamo prevalga il buon senso…

Parlando della nuova vettura qualche idea ce la siamo fatta noi di newsf1.it, vi dirò il mio pensiero sperando di non essere smentito, innanzitutto credo che la 666 avrà le sospensioni anteriori push-rod, quindi una parte anteriore del telaio più bassa, si parla di un cofano-motore più ingombrante per via della diversa collocazione di alcuni apparati della Power Unit ma le pance laterali dovrebbero essere in realtà più snelle, differenti anche le sospensioni posteriori (già modificate a fine 2014) e soprattutto l’apparato frenante.

Se volete potete rileggere i nostri articoli sulla tecnica che saranno più esaustivi. Aleggia però un sano ottimismo, almeno da parte nostra, per come abbiamo immaginato il lavoro svolto fin ora ed anche per la nuova aria in quel di Maranello, se ricordate qualcuno disse che la 666 al simulatore era più lenta di 2 sec. della F14T, poi però in Ferrari si parla di vincere almeno 2 gare; non si fanno presentazioni ‘sfarzose’ per non far perdere 3 giorni agli ingegneri; si ingaggia Vettel (il Dio Marte), il quale sarà anche un grande amante della Rossa, ma di certo stupido non è, ovvio che abbia avuto delle garanzie se non delle certezze; si rinnova completamente il reparto simulazione ingaggiando Vergne, Ben Ferrey (ex resp. Simulatore Red Bull), arrivano poi dalla McLaren Christopher Laws e Ashley Warne. Insomma un vero rinnovamento che ha il suo culmine nella sostituzione del ‘ragno’ a favore di un nuovissimo simulatore dall’hardware e sofware completamente diversi e in linea con i modernissimi apparati della concorrenza. Cos’altro dire? Noi vediamo il bicchiere mezzo pieno, ci sarà da soffrire ma forse qualche soddisfazione potrebbe arrivare già nel 2015…

Marco Asfalto   

Twitter : @marcoasfalto

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2 Risposte

  1. maxleon

    Già qualcuno mormorava che in Ferrari avessero promosso i numeri due perchè non avevano fondi a sufficienza, evidentemente, dato l’ingente investimento, non è così, molto probabilmente hanno cercato di potenziare le infrastrutture, risparmiando su tecnici superpagati e plafonati, in una politica di attesa e di studio.

    Ora credo che il quadro sia completo, niente più leaders maximi, ma una squadra concentrata ad evolvere; sono in tanti che non credono in una ripresa Ferrari, dicendo che ormai sono plafonati sulla PU ideata da Marmorini, eppure in più di una occasione ho scritto e ripetuto che in fin dei conti l’unità termica Ferrari non era poi tanto male, se non fosse per tutto quello che vi girava intorno, purtroppo è anche vero che cambiando anche solo il turbo (che sembra essere il maggior responsabile della deifallance), bisogna sostituire e riprogettare tutta la parte superiore al monoblocco, perchè cambiano tutti i paramentri di combustione, nonostante tutto, però io sono fiducioso per una serie di motivi:

    Il primo è che la collaborazione con AVL (azienda espertissima nello studio delle parti interne, dalla combustione ai cilindri pistoni e finanche al sistema di frenata) non può essersi limitata alla realizzazione delle infrastrutture a Maranello, ma sicuramente avranno messo mano all’intera PU in un reciproco rapporto di collaborazione, ed in tutto questo Marmorini ha lasciato da tempo la Ferrari e non credo affatto che il suo sostituto non abbia preso in considerazione l’ipotesi di avvalersi di una collaborazione più specifica. In secondo luogo sappiamo che a volte (anche con qualche aiutino da parte della FIA) il propulsore non è l’unica variabile a fare la differenza, infatti fino al 2013 il motore Renault, che non era certo il migliore del lotto come potenza, è riuscito a tenere banco.

    Detto questo, credo che la Ferrari si stia muovendo nella giusta direzione (finalmente), sospensioni push o pull rod non credo facciano la differenza, come non lo ho mai creduto, piuttosto sono convinto che un tecnico debba avere piena fiducia in quello che fa e non penso che Allison abbia seguito il progetto di Tombazis anche a rischio di presentarsi impreparato all’appuntamento di Melbourne, quindi sono propenso a credere anche io che le sospensioni anteriori, a dispetto di tutte le chiacchiere, saranno di tipo push, fosse solo perchè esse sono di più facile regolazione ed in un anno di transizione come questo avere più margine di manovra è indispensabile, tuttavia non sappiamo l’entità del ritardo Ferrari, per cui non ci resta che armarci di pazienza ed aspettare.

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