Come si costruisce un successo in F1? Ci sono tanti modi, scriversi le regole ad esempio, ma non è questo il caso della Rossa; innanzitutto ci vogliono investimenti e poi strutture e Uomini giusti al giusto posto, non è una cosa semplice ed anzi molto difficile perché far combaciare il tutto, tecnologia, risorse umane e prestazioni dei Piloti è qualcosa di molto difficoltoso, fatto sta che questa Ferrari sta disputando una stagione di tutto rispetto una vittoria e altri 4 podi in 6 gare non sono male sempre considerando le prestazioni 2014; la classifica Piloti parla chiaro Hamilton 126; Rosberg 116 e Vettel 98; insomma la Ferrari è sempre lì ad un passo pronta a cogliere un qualsiasi errore della corazzata Mercedes e a vincere quando strategie e condizioni lo permettono, il tutto in attesa della nuova Power Unit che dovrebbe portare 30 cv in più sotto al cofano ed alla quale dovrebbero rispondere i Tedeschi ma non sappiamo con quali risultati finali vista la loro estrema affidabilità. Il pacchetto ‘B’ che non ha dato i risultati sperati in Spagna è stato verificato e sembra si stia lavorando sull’aspetto soprattutto meccanico in vista del Canada (7 Giugno) quindi se tutto dovesse andar bene potremmo finalmente vedere qualcosa di diverso soprattutto in qualifica dove il divario con i primi è ancora su quei 7 decimi che ancora non consentono di mettere ‘sotto torchio’ la concorrenza fin dai primi giri; comunque un plauso alla Scuderia per la compattezza, l’umiltà e soprattutto la razionalità con cui sta fin qui gareggiando; l’unica nota dolente, se mi permettete, è Kimi Raikkonen che ancora non riesce a capitalizzare le prestazioni della SF15-T, sempre troppo lontano in qualifica e sempre a dover recuperare posizioni, di certo non può andare avanti così, gare tutte in salita e strategie sempre al limite per recuperare e per questo è stato anche ‘strigliato’ da Maurizio Arrivabene; da parte mia dico che è un peccato per il Finlandese che ho sempre ammirato molto e che spero possa fare molto di più in stagione; lo stiamo aspettando in tanti e credo che prima o poi il suo talento possa finalmente esplodere regalandoci una qualche super prestazione; in attesa che questo accada vi proponiamo le interviste dei diretti interessati tratte dal Media Center Ferrari

Maurizio Arrivabene: “Complimenti a Seb che ha saputo resistere nel finale all’assalto della Mercedes di Hamilton, che montava gomme Supersoft, mentre le sue Soft avevano perso pressione per via della safety car troppo lenta. Non era facile… Nel momento chiave della gara, il nostro stratega, Iñaki Rueda, ha detto a tutti di stare calmi e rimanere in pista, senza cambi di strategia, mentre Hamilton entrava a cambiare le gomme. Riconosco che abbiamo avuto fortuna, i nostri avversari sono sicuramente forti e intelligenti, ma noi siamo stati furbi. Quanto a Kimi, il suo problema è la qualifica, perché in gara sa sempre andare forte. Nel sorpasso che ha subito da Ricciardo anch’io volevo andare fino in fondo alla questione, ma ho visto che la regola è cambiata rispetto a qualche anno fa. Nel momento in cui un pilota allarga la traiettoria e l’altro ha già una ruota dentro, la manovra è permessa, e quindi accettiamo la decisione dei commissari. Per le prossime gare non staremo a guardare, abbiamo altri sviluppi in mente, ma se capitano colpi di fortuna è giusto approfittarne. Finora siamo sempre saliti sul podio e il distacco dagli avversari non è troppo grande. Forse su alcune piste avremo ancora gli stessi problemi di Barcellona, ma in altre saremo più forti”.

Kimi Raikkonen: “Sapevamo che partendo dalla sesta posizione sarebbe stata una gara difficile. Per tutta la corsa sono rimasto dietro a vetture più lente e non c’era modo di superarle, anche se avevo un passo nettamente migliore. Al pit-stop siamo riusciti a passare una Red Bull e abbiamo guadagnato una posizione, ma poi l’abbiamo persa in modo stupido. Stavo seguendo la mia traiettoria quando Ricciardo mi ha colpito sullo pneumatico posteriore facendomi andare largo e riguadagnando la posizione. Non è facile capire quali manovre siano permesse in pista e quali non lo siano; è una cosa strana, ma non possiamo farci nulla. Per le prossime gare dobbiamo fare meglio nel complesso, se vogliamo essere sicuri che gli pneumatici lavorino bene e che non si commettano errori il sabato in qualifica, perché questo rende la vita molto più facile la domenica. Ora andiamo in Canada un po’ più sereni, anche se è troppo presto per fare previsioni. Avremo le stesse gomme ma il layout della pista è completamente diverso, quindi aspettiamo e vedremo”.

Sebastian Vettel: “Oggi abbiamo ottenuto tutto quello che potevamo ed è stato bello finire secondo. Ho cercato di essere aggressivo in partenza, ma non sono riuscito a guadagnare subito una posizione. Avevamo un buon ritmo e abbiamo messo le Mercedes sotto pressione, cercando di avvicinarci prima dei pit-stop e non permettendo loro di scappare, ma ovviamente non è stato abbastanza. Abbiamo provato ad anticipare la sosta ai box, ma loro hanno risposto un giro dopo e purtroppo ci sono usciti davanti. Negli ultimi giri Lewis alle mie spalle su gomme Supersoft mi ha messo molta pressione, è stato davvero difficile perché all’inizio le mie gomme non erano in temperatura e non era facile rimanere in pista: dovevo concentrarmi su ogni uscita di curva. Abbiamo ancora molto da imparare, se è più freddo nelle qualifiche sul giro singolo è difficile portare le gomme in temperatura: e questo è qualcosa su cui bisogna lavorare. Voglio ringraziare i ragazzi di Maranello, il motore andava bene e nei tratti più veloci non avevo problemi a non farmi raggiungere. Si sta lavorando in tutte le aree, perché vogliamo di più, ma teniamo i piedi per terra sapendo dove vogliamo andare e dove vogliamo essere. Sono molto felice, è stata una grande gara e la squadra ha dato il 100%. In Canada il tracciato è completamente diverso, ma cercheremo di essere competitivi anche lì”.

Marco Asfalto

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