E’ andato in scena un GP dai due volti, uno noioso e ben studiato a tavolino e l’altro frutto di eventi che spesso non sono prevedibili e che anzi animano e rendono interessanti le corse, insomma accadimenti che tutti vorremmo sempre vedere in pista. Hamilton Vince meritatamente la gara senza faticare troppo, senza intoppi di nessun genere e soprattutto in assenza di safety-car (quasi un record a Montreal) che potessero rovinargli la giornata, ma proprio lui e Rosberg sono i protagonisti di quella parte del GP noioso e ben orchestrato affinchè la sicurezza di portare a casa la doppietta e la Vittoria del Britannico, non venisse minata da nessun imprevisto, una specie di tacito accordo maturato dopo i fatti di Montecarlo secondo i quali bisognava restituire il maltolto ad Hamilton; dico questo, perché è stato evidente come nella seconda parte della gara, quando Rosberg poteva attaccare in virtù di un migliore sfruttamento degli pneumatici Soft, dai box siano partiti ordini che avevano il preciso scopo di rallentare il Tedesco che era in piena rimonta; prima gli viene comunicato che a causa di un piccolissimo problema ai freni posteriori (temperature) dovrà stare buono per ben 10 giri; strano in genere si dice al Pilota di cambiare ripartizione e poi gli si dice di spingere appena si torna alla normalità; nel mentre alla tornata n. 41 vengono comunicate ad Hamilton le condizioni di Rosberg, in particolare gli si dice che ha problemi ai freni ma che non ha problemi di consumi; non accade altrettanto al Tedesco il quale fa la stessa domanda al suo ingegnere riguardo al compagno di Squadra, in questo caso, però, il tecnico si abbottona rispondendo che non può dare certe informazioni perché vietate dal regolamento (ma guarda…), a quel punto Rosberg capisce l’antifona e alza il piede e rinuncia alla rincorsa, mancavano 5 giri alla fine e nelle 4 tornate antecedenti il suo distacco era poco più di 1 sec. anzi c’è stato un momento in cui ha potuto aprire il DRS ma purtroppo per lui anche Hamilton ne ha giovato a causa di un doppiato che lo precedeva; insomma è mancato qualcosa che è assente fin da Agosto 2014, un vero reale duello in pista tra i due, capaci di battersi solo sulla distanza ma mai arrivando ai ferri corti in pista; il tutto ben orchestrato dal box tramite comunicazioni radio spesso fuorvianti per chi è dietro. Le ragioni sono giuste, per carità, la Mercedes vuole Vincere il Campionato con il massimo scarto di punti possibile, tanto per rinverdire i successi degli anni ’50 e far passare alla storia queste 2 stagioni, è giusto ed appropriato guardando le cose dal loro punto di vista, tuttavia dobbiamo rimarcare quanto tutto questo stia nuocendo a tutto il Circus F1, perché francamente ieri tutti avremmo voluto vedere almeno un minimo, cioè solo un minimo di duello tra i due…

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Al giro 63 la comunicazione via radio con il ‘niet’ dell’Ingegnere di Rosberg che non fornisce informazioni su Hamilton e il Tedesco che alza il piede; il Britannico ha effettuato il cambio alla tornata n. 30 montando le Soft, Rosberg al giro successivo mettendo sempre le Soft; 1 sola sosta per loro in questo GP, anomalo visto che in teoria le SuperSoft sarebbero dovute essere gomme dalle alte performance e dal grande degrado, invece ben 30 giri, quasi metà gara anche se l’asfalto di Montreal non è molto abrasivo e le mescole subiscono poco carico laterale; non proprio quello che si era detto ad inizio stagione quando sugli pneumatici a banda rossa si facevano ben altri discorsi; certe gare avrebbero potuto essere molto più ‘movimentate’ se le SuperSoft avessero avuto delle caratteristiche più consone ai requisiti tanto pubblicizzati.

Se non ci fosse la Ferrari… Eh! Possiamo dirlo forte, perché se è vero che ieri ci sono stati moltissimi duelli ed anche qualche ‘sportellata’ avremmo comunque assistito ad una gara dominata nelle prime posizioni solo dai motorizzati Tedeschi, una specie di monomarca che può anche esaltare lo spettacolo, per carità, ma insomma dalla F1 ci si aspetta qualcos’altro, e poi i tanti sorpassi danno spettacolo, certo, ma vuoi mettere se la lotta avviene per arrivare ai vertici della classifica, piuttosto che tra doppiati? In pratica ieri ci sono state due gare, una di F1 e una di ‘F2’ due distinte categorie in una delle quali si è infilato un outsider, la Ferrari appunto; e viene da pensare riguardo allo sviluppo delle Power Unit in stagione, se le regole fossero rimaste le stesse del 2014, con i motori congelati, a che tipo di gare avremmo assistito? Ve lo dico io, i Team con il motorone Teutonico avrebbero doppiato tutti gli altri e non ditemi che l’audience non sarebbe crollato a picco come certi indici di borsa nel fatidico giorno di venerdì…

Guardando la classifica appare chiaro ciò che stiamo dicendo, i primi 7 gli unici a giri pieni sono tutti motorizzati Mercedes, tranne le due Ferrari, un discorso a parte per Hulkenberg che senza il duello rusticano con Vettel ed altri problemini probabilmente non sarebbe stato doppiato; fatto sta, e questo è molto chiaro, se non ci fosse la Ferrari a cercare di attaccare la corazzata Tedesca, ci sarebbe un monomarca, almeno su circuiti simili a quello di Montreal, o comunque piste di motore. Ora dobbiamo dire che la nuova evoluzione della Power Unit di Maranello è stata all’altezza delle rivali ma il GP ha preso una piega non proprio favorevole alle Rosse per alcuni motivi apparsi già al Sabato e rintuzzati ieri; Vettel che deve cambiare le centraline e viene penalizzato e Raikkonen in una di quelle strane giornate passate tra la luce e le ombre; parte benissimo il Finlandese ed anzi ne avrebbe più di Rosberg, ma purtroppo in quella curva si passa uno alla volta; poi si difende bene da un attacco, rimane in 3° posizione e qui inizia la sua gara che, senza infamia e senza lode, gli consente di essere sempre ad una manciata di secondi da Rosberg; entra al box alla tornata 27 per montare le Soft ma va in testa-coda in accelerazione probabilmente perché gli pneumatici sono ancora freddi , si ritrova quindi dietro a Bottas che si ferma invece al giro n. 29, la distanza fra i due è di circa 2 secondi che rimangono pressoché costanti nelle tornate dalla 30 alla 39, così si decide di far rientrare Kimi (40° giro) e di fargli montare le molto più performanti (in teoria…) SuperSoft, un azzardo per riconquistare la 3° posizione, ma qui accade proprio ciò che non ti aspetti, gli pneumatici a banda rossa dovrebbero, con vettura più leggera e pista gommata, regalare almeno 1 secondo a giro alla Ferrari rispetto alla pur velocissima Williams, eppure la media dei tempi dalla tornata n. 42 alla n. 69 sono di 1:17.882 per Bottas e 1:17.408 per Raikkonen; in pratica il Finlandese era più veloce di soli 4 decimi a giro con gomme super morbide e con Bottas su Soft cambiate 12 giri prima; francamente c’è qualcosa che non va, viene da pensare ad un problema tecnico perché quando Kimi è rientrato aveva circa 19 sec. di ritardo dal suo Connazionale e con 28 giri a disposizione qualcosa si poteva tentare; insomma c’è poco da dire Raikkonen si è addormentato in quei giri? Ha avuto un problema alla vettura? Oppure il set di gomme nuove era difettoso? Se paragoniamo le ultime tornate di Vettel con quelle di Kimi è evidente che qualcosa non è andato come dovuto, il Tedesco ha montato gomme Soft al giro 35 e per semplificare vi proponiamo un grafico dei due Piloti Ferrari dalla tornata 50 alla n. 69.

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Prendiamo in esame la media delle tornate dalla 50 alla 68 perché nella 49° Vettel fa un tempo molto alto e alla 69° Kimi alza il piede; dicevamo la media di questi 19 giri è molto esplicativa per capire la differenza di velocità di entrambi, Vettel 1.17.744, Raikkonen 1:18.145; quindi il Tedesco con gomme Soft più usurate girava 4 decimi più veloce del Finlandese, qualcosa di veramente anomalo lasciatemelo dire; rimane il dubbio sulle gomme a banda rossa che nella 2° parte di gara si sono rivelate, su alcune vetture, più lente di quelle a banda gialla; motivi legati alla temperatura e allo scarso carico laterale? Può essere aspettiamo quindi di vederle all’opera quando non ci saranno più situazioni poco adatte; il dubbio, però, rimane…

Sempre parlando di Vettel che ieri, diciamolo chiaro, ha fatto una gara strepitosa coadiuvato da un’ottima strategia, perché partito 18° ed arrivato 5° a soli 4 sec. dal compagno di Team che invece era 3° in griglia; dobbiamo rimarcare come i suoi tempi erano sul livello delle Mercedes ed anzi anche più rapidi; ecco la media sempre di quelle 19 tornate (50-68) VETTEL 1:17.744 ROSBERG 1:18.009 HAMILTON 1:17.904 rimane il rammarico di una stagione durante la quale non si riesce ad avere una vera gara che possa mettere in competizione fin da subito le vetture Ferrari con le Mercedes in quanto nelle qualifiche queste ultime sembrano irraggiungibili; perché dati alla mano, probabilmente con una lotta più serrata, grazie alla nuova Power Unit di Maranello, ne potremmo vedere delle belle, invece che farci colpire dai soliti colpi di sonno dell’ultima parte di ogni GP.

Marco Asfalto

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