Per la rubrica Q&A questa settimana ho incontrato Romain Grosjean, pilota del team Haas. La giovane scuderia americana, fondata da Geene Haas ha esordito in Formula 1 solo quest’anno ma ha già raccolto punti importanti nelle prime gare. Ora sta vivendo un momento di fisiologico assestamento e negli ultimi appuntamenti non è più riuscita ad andare a punti. Di questo, della stagione e naturalmente del nuovo tracciato di Baku ne abbiamo discusso con il pilota francese.

Buongiorno Romain, vorrei iniziare naturalmente parlando di Baku, una nuova città, destinazione inedita per tutti. Che impressione ti ha fatto?

E’ una bellissima città, molto interessante. Avevo una gran voglia di venire qui perché amici che ci erano già stati me ne hanno parlato raccontandomi ottime cose. C’è un bellissimo mix di trazione e modernità e dei magnifici grattacieli; la città sembra che si stia veramente modernizzando, ed è bellissimo che la Formula 1 sia arrivata qui.

 

Cosa pensi dell’attuale dimensione commerciale della Formula 1 che va a correre in sempre nuove località? Oppure preferisci le piste tradizionali e i circuiti storici?

Mi piace andare a correre in posti nuovi, credo che sia un bene per la Formula 1 e per la crescita del nostro sport, ma anche le piste storiche hanno il loro fascino. Naturalmente mi manca molto il GP di Francia, e sarebbe bello ritornasse in calendario per averne un’altra oltre a Monaco. Ci piacerebbe ovviamente avere almeno una gara in più negli Stati Uniti dove abbiamo la nostra sede, e poi vorrei tanto che si tornasse a Imola che è una pista meravigliosa.

 

Ti piace guidare sui circuiti cittadini? Ormai ce ne sono diversi in calendario.

Si mi piace perchè le gare sono sempre molto imprevedibili. Bisogna essere sempre molto attenti per guidare così vicino ai muri e qualcuno finisce sempre per andarci a sbattere. E’ sempre molto divertente quando non sei tu ad andare a sbattere.

 

Questa pista è nuova per tutti, non ci sono dati degli anni passati, solo previsioni. Che impressione ti ha fatto il tracciato? Quali sono le parti che più ti hanno colpito?

La pista sembra bella e molto veloce, ma al tempo stesso complicata. In alcuni punti è molto larga, ma in altri è veramente stretta con i muri molto vicini e le velocità sono molto alte. Sarà sicuramente interessante valutare il passaggio stretto delle curve tra la 8 e la 12 e come si riuscirà a trovare un buon bilanciamento fra la parte guidata nella città vecchia e i due lunghi rettilinei.

 

L’entrata della pit lane è stata criticata per la chicane che presenta arrivando ad altissima velocità dal rettilineo. Qual è la tua opinione su questo?

Si credo anche io che quella chicane sia molto fastidiosa e forse fuori luogo. Dal rettilineo arriveremo velocissimi ed è difficile riuscire a farla al meglio; inoltre il limite di velocità per la pit lane è stato piazzato subito dopo la curva, il che la rende ancora più difficile da interpretare. Sarebbe stato meglio attivare il limitatore prima della curva.

 

Dopo l’ottimo inizio di stagione nelle ultime gare non siete riusciti a raccogliere punti, cosa sta succedendo? Qualche problema specifico?

Si è vero abbiamo avuto un ottimo avvio di stagione e abbiamo saputo gestire davvero bene le prima gare dell’anno e raccogliere degli ottimi piazzamenti. Siamo molto vicini alla zona punti, siamo davvero a un passo. Lavoriamo sempre in quella direzione e quello è il nostro obiettivo e impegno primario. I punti che abbiamo raccolto nelle prime gare sono stati preziosissimi per la nostra stagione ma non basta, puntiamo ad altri piazzamenti. Il nostro problema al momento è l’utilizzo delle gomme.

 

 

Quindi il vostro più grosso problema al momento sono le gomme? Qualche mescola in particolare vi crea più problemi ai altre oppure è un problema più generale legato ad altri fattori?

Si quello è il più grosso problema che abbiamo al momento. Non si tratta di una mescola in particolare, ma soffriamo molto le temperature e le varie differenze nelle tipologie di asfalto che incontriamo, e ci creano moltissime difficoltà le piccole differenze come asperità, ruvidezza ecc. Questa è al momento la nostra priorità di sviluppo naturalmente.

 

Quale evoluzione della PU Ferrari state utilizzando?

L’ultima che la Ferrari ci ha dato (ride). In realtà è la penultima disponibile, quella ancora con il turbo piccolo, ma devo dire che siamo soddisfatti, non ci sta dando problemi e le prestazioni sono buone.

 

Siete davvero convinti di poter lottare con la McLaren per la settima posizione in classifica costruttori o è troppo ottimistico?

No non lo è affatto. Siamo convinti di potercela giocare con un team come loro per la classifica costruttori. Loro certo hanno un budget molto più importante e stanno migliorando la macchina andando a punti spesso nelle ultime gare. Ma anche noi stiamo sviluppando tanto e porteremo novità. (Ridendo aggiunge) Non mi chiedere quali però perchè non te lo posso dire.

 

Come ti sembra l’approccio del team rispetto a quello della Lotus considerando che siete una squadra esordiente? Il fatto di avere il quartier generale negli Stati Uniti crea qualche difficoltà o un differente approccio al vostro lavoro?

Devo dire che sono molto soddisfatto; il team lavora bene, e anche se siamo esordienti siamo molto preparati, abbiamo tutti una gran voglia di far bene e anche se alcune situazioni sono nuove siamo pronti ad imparare dai nostri errori. Nel metodo di lavoro non vedo grosse differenze, Geene Haas è una persona molto precisa e vuole sempre essere informato sulle attività e i progetti della squadra per seguirli di persona; vuole sempre essere molto presente nelle decisioni del team. Avere la sede negli Stati Uniti non ci crea problemi, anzi credo che sia un ottimo veicolo per promuovere la crescita della Formula 1 negli States, cosa che sta già avvenendo.

di Stefano De Nicolo’

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