Lewis Hamilton domina il rientrante Gran Premio della Francia,

comandando la gara dal primo all’ultimo giro, e, approfittando del quinto posto di Sebastian Vettel, si riprende la vetta della classifica mondiale. Chiudono il podio Max Verstappen e Kimi Raikkonen. Come detto, il tedesco della Ferrari non va oltre il quinto posto in gara, complice il contatto al via con l’altra Mercedes di Valtteri Bottas, il quale costringe entrambi i piloti a rientrare ai box per sostituire rispettivamente il musetto anteriore e la posteriore destra e che, inoltre, causano una penalità al tedesco di cinque secondi. Di conseguenza Hamilton, libero dalla pressione della SF71H numero cinque, gestisce la corsa a suo piacimento, attraverso un passo gara, con le gomme super soft, veramente molto buono e quasi inarrivabile sia per entrambe le Red Bull sia per il finlandese della Ferrari. Il quattro volte campione del mondo mostra ancora una volta tutta la sua forza e velocità, quando approccia il fine settimana col giusto temperamento e concentrazione e la vettura si dimostra sin dall’inizio competitiva. In effetti, la conformazione della pista, con un lunghissimo rettilineo e con curve ad ampio raggio che richiedono un buon carico aerodinamico, esalta molto le qualità tecniche della W09, la quale, inoltre, si è presentata al week-end francese con una nuova versione della “power unit” che doveva essere introdotta in Canada, ma che per problemi di affidabilità è stata portata dalla Mercedes solo al Paul Ricard.

 

Unica nota dolente per la scuderia tedesca è il ritiro per problemi proprio al motore della Force India di Perez, che come il duo Hamilton-Bottas, montava la nuova specifica 2.1 della “power unit”. Spetterà ai tecnici e agli ingegneri della casa costruttrice teutonica capire cosa non abbia funzionato sulla vettura cliente e capire come risolvere questi problemi di affidabilità che, puntualmente, si sono ripresentati. Nonostante tutto, la Mercedes può far festa sia per la grande gara di Lewis Hamilton sia per l’ottima prestazione di entrambi i piloti in qualifica, ritornata, nuovamente, ad essere terra di conquista per le frecce d’argento. Non bisogna dimenticare che, così come accaduto in Spagna, la Pirelli ha portato mescole ribassate di 0,4 mm per evitare problemi di blistering che la Mercedes, più di tutte le altre scuderie, aveva patito durante i test sul circuito catalano. Differentemente dal fine settimana spagnolo, la Ferrari è apparsa sicuramente molto più competitiva e sembra aver capito come far funzionare questa tipologia di pneumatici, che ritorneranno per l’ultima volta in occasione del Gran Premio della Gran Bretagna; ma non è un caso che due delle tre vittorie di Hamilton (entrambe ottenute con un dominio totale) siano avvenute sotto queste particolari condizioni. Questa piccola provocazione non vuole per nulla togliere i meriti alla Mercedes e a Lewis Hamilton, ma a volte ci si chiede cosa sarebbe potuto accadere se tutto fosse rimasto così come doveva essere. Tra una settimana si ritorna in pista con il Gran Premio dell’Austria, una pista che non vede alla vigilia un vero e proprio favorito, per cui ci sarà sicuramente da divertirsi e aspettare la bandiera a scacchi per capire chi riuscirà a conquistare il gradino più alto del podio.

di Francesco Saverio Franco

Classifica Piloti

 

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