VETTEL VINCE MA HAMILTON E’ UN LEONE… E LE GOMME…

La gara del GP di Gran Bretagna è stata condizionata dagli incidenti e da alcuni contatti alla partenza. Si è fatto un gran clamore dopo che Hamilton si è girato a causa di una toccata di Raikkonen subito dopo il via; di fatto il Britannico si è ritrovato ultimo e in quel momento è iniziata la sua rabbiosa rimonta. Non dobbiamo comunque sottovalutare le safety-car che hanno facilitato Hamilton nel suo compito arduo. Ecco il grafico che evidenzia i sorpassi del pilota Mercedes by @F1

Hamilton al primo giro era 17° con ben 11 sorpassi si ritrova 5° al passaggio n.14 e con un gap di circa 26 secondi dal leader, Vettel; tuttavia andremo a dare un’occhiata ai passaggi dal n.11 al n.19 perché ci sono alcuni dati interessanti da prendere in esame; Hamilton ha sicuramente stressato le gomme col pieno carico di benzina e dovendo fare una gara in rimonta; al giro 11 aveva comunque spazio davanti perché Verstappen era a circa 13 sec. ricordo che entrambi erano su gomme Soft, ecco il grafico

da notare l’alto degrado di Vettel che era al comando quindi con aria libera, le sue gomme sono andate nettamente in crisi con un peggioramento di circa 7 decimi mentre Hamilton abbassava costantemente il timing; certo il Britannico ha sicuramente chiesto molto alla sua power unit, ma il calo di prestazioni di Vettel è lampante. Questo dimostra che, probabilmente, senza l’incidente al via Hamilton si sarebbe involato verso una vittoria netta e che il week end è stato costruito dalla Mercedes in ottica gara piuttosto che per le qualifiche. Vettel si è poi fermato al giro 20 montando le Medium mentre il Britannico al passaggio n. 25 montando gli stessi pneumatici. Al giro 24 Hamilton era arrivato a circa 7 sec. da Vettel avvantaggiandosi del tempo di sosta del Tedesco; quando rientra, giro 26 si ritrova staccato di circa 28 sec. e continua ad essere velocissimo tanto da recuperare a Vettel ben 6 secondi in soli 5 passaggi.

La prima Safety-car azzera tutto e consente ad Hamilton di essere vicino alla testa della corsa, la SC entra alla tornata n. 32 per uscire al 37 e rientrare di nuovo al passaggio 39, alla tornata 41 tutto torna normale e Hamilton è solo ad 1,5 sec. da Vettel. Da notare che la Ferrari ha scelto di cambiare le gomme in regime di SC optando quindi per le 2 soste, mentre in Mercedes hanno scelto la sosta unica. La sensazione è che anche senza SC la Ferrari avrebbe dovuto fermarsi comunque 2 volte; la scelta di montare gomme Soft si è rivelata vincente perché ha consentito a Vettel di giocarsi il 1° posto negli ultimi giri con pneumatici più performanti. Rimane il dubbio che in condizioni normali la gara sarebbe stata molto diversa per la Rossa che avrebbe avuto un degrado importante.

LE POLEMICHE DI TOTO WOLFF ED ALLISON

E qui arriva la nota dolente, perché se è vero che Hamilton va in pista ed esce dalla vettura deluso e pieno di adrenalina, i vertici e i tecnici Mercedes non dovrebbero alludere ad un complotto Ferrari  (detto da Allison e riferito da Wolff) per mettere fuori gioco il Britannico, e poi Raikkonen non è proprio il tipo da progettare e poi compiere atti simili; la Mercedes è incappata in una caduta di stile che non si vedeva da anni in F1; poi Hamilton ci mette del suo in conferenza stampa additando il tutto come qualcosa che non è casuale. Wolff poi ritratta tutto ai microfoni di Sky, tuttavia c’è da sottolineare che il comportamento in pista di Bottas negli ultimi giri preludeva proprio ad un contatto con Vettel che non è mai arrivato ma è stato più volte cercato e solo l’esperienza del Tedesco lo ha evitato. E’ umano non accettare la sconfitta soprattutto se si è abituati a vincere facilmente ma certi atteggiamenti sono da censurare. Kimi ha poi ammesso l’errore ed ha accettato tranquillamente la punizione di 10 sec. che ha scontato al box; pena troppo severa soprattutto se confrontata con la ruotata di Verstappen allo stesso Raikkonen in Austria con la quale gli ha preso la posizione, in quel caso Kimi non andò fuori pista perché riuscì a tenere la vettura, ma non conta l’effetto, conta il gesto, per chi scrive entrambi sono semplici incidenti di gara, ma la sanzione di uno deve comportare la sanzione dell’altro…

Marco Asfalto

 

 

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