I CERCHI DELLA DISCORDIA E LE PRESSIONI
Quanto accaduto in relazione ai cerchi Mercedes dotati di fori che riescono a raffreddare le gomme è alquanto sospetto per quanto riguarda il comportamento della Federazione, è quasi palese anche all’occhio meno esperto che dispositivi del genere siano aerodinamici e quindi vietati; ma a Parigi fanno spallucce e ammettono che i cerchioni ‘miracolosi’ sono legali ed anzi rimandano la discussione su questo particolare tecnico coinvolgendo tutte le squadre; peccato che sia troppo tardi, di fatto la Mercedes ha risolto i gravi problemi di blistering alle gomme posteriori proprio quando ha studiato ed applicato tale soluzione (costata 30 mln?) che è sulla vettura fin dal GP di SPA, insomma un modo elegante di chiudere la stalla quando le vacche sono oramai a pascolare per le praterie. Il punto è che Mercedes, molto astutamente, temendo dei reclami che potevano portare a divieti specifici, ha tolto le flange forate dai cerchi ed ha chiuso i fori sottostanti con della resina specifica; un lavoro fatto d’urgenza e quasi da ferramenta non certo da ingegneria ad alti livelli, ma perché tanta fretta? Il timore non era solo di reclami ufficiali (pochi i Team che li fanno) ma era di arrivare ad una penalizzazione seria se ci avesse messo lo zampino Red Bull la quale non ha bisogno di carte bollate, è sufficiente una parolina di un dirigente e in FIA scattano tutti sull’attenti, da ricordare che proprio da loro è partita la querelle dell’olio poi quasi bandito dalla Federazione e guarda caso nel momento in cui Ferrari ne aveva carpito la tecnologia; fatto sta che RB voleva raggiungere un grande risultato in USA e la semplice minaccia di una qualsiasi azione ha convinto i Tedeschi a tornare indietro e quindi far ricomparire sulle gomme posteriori l’odiato blistering. Ma le alleanze di potere ed economiche in F1 non sono così limitate, ed infatti la Pirelli ha reagito, per carità, tirando in ballo tutte le motivazioni possibili facendolo con tanta tenacia da essere alla fine sospetta; ebbene la reazione è stata quella di modificare le pressioni degli pneumatici posteriori, guarda caso proprio quelli con cui soffre, senza cerchi forati, proprio la Mercedes. Queste azioni registrate nel weekend del Texas ci mostrano chiaramente quali sono le strategie e le alleanze in F1 e definiscono una scacchiera molto chiara e delineata, i prossimi a vincere, almeno entro 5 anni, saranno i ‘signori’ della Red Bull, e non sarà per regolamenti ad hoc oppure occhi chiusi dei commissari, sarà tutto merito di Verstappen… Sì certo…
Marco Asfalto

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