L’episodio di ieri dimostra quanto può cambiare l’esito di una gara sin dai primi metri

Nonostante il grande spettacolo che il tris di gare consecutive tra Francia, Austria e Gran Bretagna ci ha offerto nel corso del GP, la partenza rimane un momento fondamentale per l’andamento successivo dell’evento. Abbiamo visto recentemente dei grandi sorpassi e staccate al limite, che possono decidere anche il nome del vincitore ( si veda Vettel ieri su Bottas). Ma molto probabilmente, avremmo avuto un esito totalmente diverso se lo scatto al via sarebbe stato lineare e privo di inconvenienti.

Sebastian Vettel ha costruito buona parte del suo successo scattando in maniera perfetta dalla seconda casella, situata per altro dal lato sporco della pista. Hamilton ha invece pattinato tantissimo da quello pulito, vedendosi costretto a cedere il passo alla Ferrari del tedesco e successivamente anche al compagno di squadra Bottas. Tutto ciò ha apparecchiato la tavola per quanto successo alla staccata di curva 3, dove si è originato il contatto Raikkonen-Hamilton che ha scatenato un mare di polemiche tutt’ora in corso. Kimi ha commesso un errore, bloccando le ruote anteriori in staccata e centrando in pieno la freccia d’argento del britannico che si è inevitabilmente girato, finendo in ultima posizione. La penalità di 10 secondi inflitta al finlandese ci collega ad un’ulteriore situazione cruciale avvenuta nei primi metri in quest’annata, ovvero alla partenza del GP di Francia.

In quella occasione furono Vettel e la Ferrari a rovinarsi con le loro stesse mani, con il leader del mondiale che andò a centrare in pieno la Mercedes di Bottas danneggiando la sua ala anteriore. In quell’occasione furono dati 5 secondi di penalità a Seb, dato che ieri Kimi non ha procurato danni alla sua monoposto mentre al Paul Ricard Vettel distrusse l’alettone anteriore della sua SF71-H. Anche in Austria il primo giro è stato determinante. Al Red Bull Ring Verstappen ha costruito la sua vittoria scavalcando, non senza malizia con una piccola toccata, Raikkonen nella parte centrale del tracciato, quando le Mercedes erano ancora in testa ma presto avrebbero alzato bandiera bianca.

Dunque in una Formula 1 che sta ritrovando pian piano sorpassi e spettacolo, la prima curva o il primo giro in generale si dimostrano ancora una volta determinanti. Non sarà il caso che i piloti si diano una calmata all’inizio delle gare ricordandosi che durano 60/70 giri? La risposta ce la darà il tempo. ma per il momento godiamoci lo spettacolo sperando che anche in Germania la lotta sarà serratissima e quanto mai aperta.

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