Inizia un nuovo anno di gare per la gioia di tutti gli appassionati di formula 1 e, come di consueto, riparte da Melbourne, Australia.

La pista si presenta come un insieme di chicane molto veloci e un insieme di rettilinei dove sarà importante l’aderenza al terreno per una accelerazione efficace.

In effetti, i tratti dritti attorno al lago di Albert park non sono caratterizzati da lunghezze estreme e tutti, compreso il rettifilo principale, misurano meno di 800 metri.

Ad essi si uniscono cambi di direzione repentini e con raggi di curvatura ridotti fino a misurare meno di 30 metri. L’estensione di questi, però, è particolarmente limitata e le macchine riescono ad attraversarli senza ridurre troppo la velocità di percorrenza.

Inoltre, 7 cambi di direzioni davvero veloci richiedono alle macchine un extra sforzo in termini di opposizione nei confronti della forza centrifuga.

Questi dati uniti assieme indicherebbero che la pista su cui partirà il mondiale 2019 è abbastanza veloce.

Cambi di direzioni provanti per le gomme e rettilinei su cui è difficile raggiungere velocità di punta molto elevate non creerebbero problemi qualora le squadre decidessero di aumentare il carico aerodinamico tramite l’aumento di incidenze ed inarcamenti alari. c’è più bisogno di deportanza che di velocità di punta.

Si svolga un confronto per chiarire la situazione:

La velocità media in curva sul circuito australiano è di 193kmh. Sui tracciati di Spa Francorchamps e di Sochi vengono raggiunti rispettivamente i 150kmh e 148kmh di percorrenza media di curva. si noti peraltro che non viene conteggiato il tratto curvilineo di Lakeside drive, il quale alzerebbe ulteriormente la media. Questo perchè la rotazione del volante e la forza centrifuga non sono tali da poter definire come curva quella parte di circuito.

Sono circa 40 i kmh di differenza sulla media generale. e con questi numeri, con curve velocissime e rettilinei non troppo estesi, Melbourne si presenta come un tracciato da alta deportanza.

Potremmo vedere alettoni posteriori particolarmente inarcati, cosi come quelli anteriori. Un altro aspetto su cui porre l’attenzione sarà l’angolo di Rake che caratterizza ultimamente i fondi piatti.

Di seguito un confronto dalla scorsa stagione:

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