Vettel domina ma la safety car per il crash delle Red Bull frantuma i sogni di gloria del tedesco che chiude quarto. Secondo Raikkonen davanti a Perez

Ancora una volta il Gran Premio d’Azerbaijan si è corso ad un passo dalla follia. Il quarto appuntamento del mondiale 2018 ha regalato un mix di emozioni e spettacolo che il circus iridato ci sta proponendo sempre più spesso in questo inizio di campionato, anche se come a Shanghai queste emozioni sono state molto amare per i ferraristi. Ad imporsi è stato infatti Lewis Hamilton, nettamente più lento sia di Vettel che del compagno di squadra Bottas, sfortunato protagonista del finale di gara quando aveva la vittoria in pugno. Il trionfo dell’inglese lo proietta in testa al mondiale, mentre Raikkonen e Perez precedono Seb solo quarto al traguardo.

Sebastian Vettel è stato semplicemente perfetto sin dal via, dove ha tenuto a bada le Mercedes e le Red Bull. Alla terza curva Raikkonen e Ocon si sono toccati, con il francese costretto al ritiro ed Iceman al cambio dell’ala anteriore. Nelle retrovie un’altra collisione portata fuori gara Sirotkin e costringeva la direzione gara a far entrare la safety car.

Alla ripartenza il leader ferrarista ha staccato le Mercedes alla perfezione, riuscendo a costruire un margine di ben 3” solo nel primo giro lanciato nei confronti di Hamilton. Inspiegabile la gara delle Red Bull, attaccate con facilità dalle Renault nelle prime fasi per dei probabili problemi alle batterie su entrambe le vetture. Purtroppo per il team francese Hulkenberg ha ripetuto la manovra dello scorso anno distruggendo la sua macchina contro un muretto, lasciando il solo Sainz in pista per la squadra transalpina. Nel frattempo eccezionale prova di Leclerc, sempre in zona punti per tutto l’arco della gara.

Nel corso del ventiduesimo passaggio Lewis Hamilton ha commesso un errore alla prima curva, dovendo rientrare a fine giro per passare alle gomme Soft. Vettel ha proseguito per una decina di tornate montando in seguito anche lui la mescola ”gialla”. Poco dopo è successo ciò che in Mercedes speravano. Il duello in casa Red Bull è finito con il solito disastro di Verstappen, che nel tentativo di difendersi da Ricciardo ha cambiato più volte traiettoria sul rettilineo finendo per essere tamponato alla prima staccata. Tutto ciò ha portato la safety car in pista e Bottas ne ha approfittato per montare le UltraSoft restando al comando. Anche le Ferrari ed Hamilton hanno copiato la sua scelta dunque tutto era pronto per un gran finale a quattro.

La vettura di sicurezza si è trattenuta in pista per un grottesco errore di Romain Grosjean: il francese del team Haas si è schiantato sotto safety car mentre scaldava le gomme ed era in sesta posizione, gettando al vento ulteriori punti pesanti per la squadra dopo quanto accaduto in Australia.

Al quarantottesimo giro la gara è ripresa. Vettel ha tentato un assalto disperato a Bottas, arrivando lungo e spiattellando le gomme per non colpire le barriere. Ne hanno subito approfittato Hamilton e Raikkonen per mettersi a caccia del leader finlandese. Purtroppo la splendida gara di Valtteri è stata distrutta dal contatto della sua gomma posteriore sinistra con un detrito, che ha forato lo pneumatico costringendolo al ritiro mentre la vittoria era ad un passo. Nella lotta per il podio intanto Perez sorpassava Vettel in netta difficoltà con le gomme.

Sul traguardo ha così trionfato un incredulo Lewis Hamilton, che mancava l’appuntamento con il successo da Austin 2017. Secondo in maniera altrettanto clamorosa Kimi Raikkonen, ora terzo nel mondiale a -22 dal battistrada della Mercedes. Terzo Sergio Perez, con una Force India rivitalizzata dai rettilinei di Baku. Il messicano è comunque sotto investigazione per utilizzo di DRS in zone non consentite e tra poco la FIA deciderà se penalizzarlo o meno. Solo quarto un delusissimo Vettel, che sa comunque di avere in mano la macchina migliore ma che occorre concretizzare la domenica i record del sabato. Quinta posizione per la Renault di Sainz, finalmente competitivo.

Strepitosa prova di Charles Leclerc, sesto con l’Alfa Romeo-Sauber. Per il monegasco si tratta dei primi punti iridati, dopo un inizio di stagione in cui era sempre stato dietro ad Ericsson, oggi solo undicesimo. La zona punti viene completata da Fernando Alonso davanti a Lance Stroll, con una Williams in ripresa, seguito da Vandoorne ed Hartley. Così come nel caso di Leclerc anche per il neozelandese si tratta del primo finale a punti della sua breve carriera.

Ora il mondiale vede Hamilton in vetta con 70 punti seguito da Vettel a 66. Terzo sale Raikkonen a 48 che scavalca Bottas e Ricciardo fermi rispettivamente a quota 40 e 37. Nel mondiale costruttori è invece la Ferrari a riscavalcare la Mercedes. Per la rossa 114 punti, contro i 110 dei rivali tedeschi. Prossimo appuntamento tra due settimane a Barcellona per il Gran Premio di Spagna.

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