Sebastian Vettel e la Ferrari conquistano il primo Gp stagionale grazie a un’ottima strategia e a un pizzico di fortuna, secondo Lewis Hamilton, completa il podio Kimi Raikkonen.

Prima gloria per…Loria. Cosi potremmo riassumere la vittoria che Sebastian Vettel e la Ferrari hanno conquistato quest’oggi in quel di Melbourne. Una vittoria frutto della grande strategia del box rosso ma anche alla furbizia di Vettel, che ha approfittato della possibilità di poter sfruttare l’ingresso in pitlane, durante il regime di VSC, per scavalcare quel tanto che basta la W09 di Lewis Hamilton.

Dopo una partenza senza incidenti si prospettava una gara che, fino ai primi pit-stop,sembrava potesse essere già nelle mani della Mercedes di Hamilton, ma l’ingresso della VSC prima e della Safety car poi, a causa dello stop prematuro delle due Haas di Magnussen e Grosjean, ha cambiato del tutto i giochi. I due piloti della scuderia statunitense sono stati vittime di due pit-stop da film dell’orrore da parte del team e sono stati costretti a parcheggiare anzitempo le loro monoposto a bordo pista. Nel caso specifico, è stata l’obbligatoria rimozione della vettura di Grosjean, fermatasi subito dopo curva 2 a causa del mancato serraggio della ruota anteriore sinistra, a provocare la VSC che ha scombinato le strategie.

Prima dell’avvento della Safety car, sia Raikkonen (al 18°giro) che Hamilton(19°giro)  avevano già effettuato il loro pit stop montando le mescole Soft, mentre Vettel aveva deciso di proseguire per allungare il suo stint con gomme Ultrasoft, provando una strategia differente rispetto al compagno. Una strategia a due punte quella studiata dal muretto del Cavallino che ha funzionato e  premia i rischi presi con Vettel. Sono da premiare,infatti, il tempismo con cui il box Ferrari ha richiamato Vettel per il pit-stop e la bravura del pilota tedesco nell’utilizzare traiettorie più strette nelle ultime curve del terzo settore, per percorrere meno strada e sfruttare l’ingresso in pitlane (non sottoposto a regime di VSC) , guadagnando cosi il tempo necessario per uscire davanti a Hamilton, rimasto poi sorpreso di essersi ritrovato dietro al tedesco.

Seconda metà di gara al cardiopalma dopo il rientro della Safety car, con un Lewis Hamilton molto aggressivo alle spalle di Vettel, abile nel tener dietro il rivale quasi sempre costantemente sotto il secondo di svantaggio e in grado quindi di poter azionare il DRS. In questo frangente si è potuta notare la buona velocità che Vettel riusciva ad avere in uscita di curva, prendendosi quei metri di vantaggio utili per evitare un possibile sorpasso da parte del inglese. A pochi giri dalla fine Hamilton ha dovuto rallentare il suo ritmo (ancora un giallo il motivo, probabilmente problemi al motore o di fuel saving) tanto che ha permesso la rimonta di Raikkonen e Ricciardo, pronti ad attaccare il suo secondo posto, ma l’inglese è comunque riuscito a tagliare il traguardo mantenendo la sua posizione.

Una vittoria, quella di Vettel, che dà sicuramente morale e la giusta motivazione agli uomini in rosso per poter lavorare con ancor più fiducia sulla SF71H, la quale necessita ancora delle dovute modifiche per essere sfruttata al 100% dai due alfieri della rossa. Sicuramente la tappa australiana è un ottimo punto di partenza da cui partire e ha offerto una Ferrari tutto sommato competitiva, nonostante la non perfetta messa a punto. La vera competitività della rossa l’abbiamo vista oggi in gara, con un passo gara molto simile a quello di Hamilton: infatti nel primo stint il distacco tra Hamilton e Raikkonen non è mai salito sopra i 4 secondi. Dato sicuramente positivo ma,come ripete spesso Maurizio Arrivabene, servono “testa bassa e piedi a terra” per far diventare un sogno….una possibile realtà. Siamo solo all’inizio di un mondiale che si prospetta avvincente.

Vettel: “Abbiamo avuto fortuna ma vittoria meritata”

Non può che essere al settimo cielo Sebastian Vettel dopo la vittoria odierna. Il pilota della Ferrari, dopo una partenza pulita ha mantenuto la sua posizione, tenendo il passo di Hamilton e Raikkonen, decidendo poi di proseguire il suo stint con gomme Ultrasoft,al contrario del compagno che ha anticipato la sosta. Una scelta che si è poi rivelata azzeccata grazie al “fortunato” ingresso della VSC causato dagli inconvenienti al pit stop di Grosjean, e ha permesso al tedesco di fare il suo pit-stop e di scavalcare un sorpreso Lewis Hamilton.

Ecco le parole del tedesco a fine gara:”E’ andata piuttosto bene, abbiamo avuto un po’ di fortuna con la Safety car, ma mi sono davvero divertito. Speravo di fare una buona partenza, ma non ha funzionato, quindi all’inizio mi sono dovuto accontentare del terzo posto. Poi ho perso un pochino contatto con Lewis e Kimi, perché nel primo stint ho fatto un po’ fatica con le gomme e devo dire che mi sono sentito meglio con le soft nel secondo”.”Nel primo stint pregavo per la Safety car, poi ho visto la Haas ferma e a quel punto ero pieno di adrenalina: la gara è stata neutralizzata ed ho cercato di rientrare il più veloce possibile. Anche se eravamo molto vicini con Lewis, siamo riusciti a tornargli in pista davanti.

Dopo il rientro della Safety car Hamilton ha tentato in tutti i modi di mettere pressione al tedesco, nel tentativo di superarlo,ma si è dovuto arrendere:”Lui ha tenuto la pressione alta all’inizio dello stint, poi però sono riuscito a godermi la guida negli ultimi giri, quando ha rallentato e si è un po’ staccato”. Seb, inoltre sottolinea il fattore “fortuna” che oggi ha giocato a suo favore:”Ovviamente oggi abbiamo avuto un po’ di fortuna, perché Lewis ieri aveva fatto un giro grandioso ed ha meritato la pole position. Ha fatto anche un’ottima gara, controllando molto bene all’inizio. Noi abbiamo avuto un pizzico di fortuna, ma ce la prendiamo volentieri”.

Un motivato Seb si appresta ora ad affrontare le prossime sfide che attendono lui e la squadra: “Portiamo un’altra vittoria a Maranello, ma ne vogliamo molte di più. La macchina ci ha dato buone sensazioni e questa vittoriaci porta una bella motivazione e tanto vento in poppa per le prossime settimane”.

Raikkonen: “Il terzo posto non è il massimo ma soddisfatto della SF71H”

Un weekend vissuto in positivo per Kimi che si è dimostrato subito in palla  fin dal venerdì, confermandosi ieri durante le qualifiche e oggi, dopo una buona partenza, ha provato a impensierire Lewis Hamilton nei primi metri, mantenendo poi un ritmo simile a quello dell’inglese,a dimostrazione della buona competitività in gara della SF71H. Fermatosi anticipatamente al giro 18, il finlandese ha provato un’ undercut su Hamilton, ma al giro successivo il box Mercedes ha richiamato l’inglese, rendendo vana la buona riuscita della sosta anticipata.

Ecco le parole di Kimi :”Sono partito bene e ho provato a stare in scia a Lewis fino a quando non c’è stato il pit-stop. Non ho nulla da recriminare sulla strategia. Non sapevo esattamente cosa stava accadendo in pista, ma ero consapevole di quanto stavo facendo io. Andavo forte ed ero contento”. Sul episodio chiave del Gp, che ha permesso al compagno Vettel di aggiudicarsi la vittoria, il finlandese ha detto “A volte si è fortunati e altre volte no, oggi a noi è andata bene con l’ingresso della Safety Car e abbiamo due macchine sul podio”, prosegue Kimi, che però alla ripartenza non ha avuto lo spunto migliore per continuare ad insidiare Hamilton.

Nella seconda metà di gara Raikkonen ha avuto qualche difficoltà in più rispetto al primo stint, tanto che si è dovuto guardare dalla Red Bull di Ricciardo per difendere il podio:”Il problema è che mi sono dovuto difendere dalla Red Bull di Ricciardo, il quale aveva gomme più fresche. Il terzo posto non è certamente il risultato migliore per me, comunque abbiamo avuto ottime velocità per tutto il weekend, per cui va bene”.

Kimi ora si concentra già per il prossimo appuntamento stagionale nel torrido deserto del Bahrain “Credo che non sia andata male, sono soddisfatto, ma consapevole che ci sono cose in cui dobbiamo crescere. Le condizioni di oggi erano migliori rispetto a sabato mattina e tutto ciò ci ha consentito di essere più competitivi. Le sensazioni sono buone, se restano così penso che avremo le carte per lottare per risultati importanti. Teniamo conto che Melbourne è un tracciato particolare, mentre in Bahrain sarà tutto diverso, in particolar modo per il caldo”, conclude l’ultimo Campione del Mondo del Cavallino Rampante.

Di Giuly Bellani

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