La Fia ha scelto lo strumento di protezione del capo del pilota che verrà introdotta nei prossimi anni in Formula 1 e nelle altre Formula di categorie inferiori.
Le opzioni al vaglio erano tre:

Sebastian Vettel (GER) Scuderia Ferrari SF16-H – Testing Halo

l’halo, cioè un tubo inclinato che passa sopra la testa del pilota con un pilone che scende davanti al volante (e che ricorda un pò un tanga) ,

 

 

lo shield, cioè un semplice parabrezza in policarbonato ad alte prestazioni, che si estende lungo quasi tutta la parte piana del telaio davanti al pilota e la versione Redbull,

Risultati immagini per halo redbull newsf1..it

che era un mix tra le due, con un plexiglass che andava ad appoggiarsi su un Halo con due supporti verticali.

La versione più brutta esteticamente e più “odiata” dai tifosi, cioè l’halo, è risultata la soluzione vincente. Le versioni di prova utilizzate dai team erano semplici tubi in acciaio saldati coperti da una pelle (estetica) di carbonio.

C’è da aspettarsi che la versione definitiva sarà completamente in carbonio e vincolata rigidamente al telaio (le versioni di prova erano tenute da poche viti, giusto per impedire che la parte volasse via). Perchè quindi la Fia ha scelto il tanto vituperato Halo?

Evidentemente la federazione non si è preoccupata minimamente dell’appeal verso il pubblico ed ha puntato solo sulla sicurezza e le indicazioni dei piloti sono state fondamentali. Probabilmente la curvatura molto accentuata dei cupolini in policarbonato creava ai piloti dei seri problemi e il vantaggio di intercettare piccoli frammenti è stato considerato secondario. C’è da dire che un frammento piccolo non ha energia necessaria per fare danno e semplicemente rimbalza sul casco del pilota. La molla che colpì Massa è un evento che, probabilmente, non si ripeterà mai. Elementi più grandi, come, ad esempio, uno pneumatico, verrebbero intercettati dall’halo, evitando un impatto col casco che possa risultare mortale; lo shield stile Ferrari in questa situazione risulterebbe pressochè inutile. Personalmente sono convinto che questa scelta getterà nella rabbia molti tifosi old school, e non mi stupirebbe un passo indietro della FIA, spinta dalla nuova governance della Formula 1, visto che l’importanza dello spettacolo ora viene riconosciuta come fondamentale
A livello tecnico, l’introduzione dell’Halo è la meno “invasiva” dal punto di vista aereodinamico: i profili possono essere disegnati in maniera tale da essere neutri (e probabilmente la federazione imporrà il divieto di usare questi profili per “guidare” i flussi)a livello aereodinamico, mentre lo shield avrebbe creato una “bolla” che che avrebbe inficiato notevolmente il raffreddamento del motore e l’ala posteriore. Inoltre dovremo aspettarci un aumento del peso minimo delle vetture da regolamento ed uno svantaggio a livello di posizione del baricentro, che si alzerà sensibilmente a causa di questo componente pesante e situato in alto

di @WernerJrQuevedo 

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