Felipe Massa, trentasette anni, una vita in Formula 1 e poi l’approdo in Formula E. Dopo due gare da debuttante nella categoria elettrica, il brasiliano non ha raccolto neanche un punto in graduatoria. Il passaggio dalla F1 alla Formula E è risultato più difficile del previsto per il brasiliano che ha raccontato a Racefans.net le sue difficoltà.

Non è facile. Ci sono così tante cose che devi cambiare, specialmente quando sei abituato a guidare in Formula 1 – ha spiegato Massa – ho fatto alcuni test e penso che, passo dopo passo, sto iniziando a capire come funziona la procedura in Formula E”.

La Gen2 ha rimescolato le carte tra i costruttori e rivoluzionato la categoria. Lo sviluppo tecnologico, oltre ad aumentare le prestazioni e l’autonomia del mezzo, ha cambiato le strategie di gara. Trovare il perfetto bilanciamento in poche ore e terminare la corsa in zona punti è complicato anche per piloti molto abili come Felipe.

“Ci sono tante aree molto diverse, in particolare le gare dove hai bisogno di restare concentrato, mentre in qualifica devi gestire il massimo della potenza per un solo giro – ha raccontato Massa – quindi, ci sono davvero parecchi aspetti che sono diversi, anche le piste. Sono dei cittadini, sono decisamente strette e con poca aderenza. C’è molto da imparare, ma spero di poter fare le cose nel modo giusto”.

 

Il difficile passaggio generazionale di Vergne

Chi si aspettava Jean Eric Vergne, saldamente, al comando della graduatoria dopo i primi eprix stagionali si è dovuto ricredere. Il campione del mondo in carica, nonostante un ottimo passo gara, è sembrato insofferente. Se nel eprix di Ad Diriyah, i problemi erano stati causati da un drive through a pochi minuti dalla bandiera a scacchi, a Marrakech la rimonta del francese è nata da un incredibile errore di precipitazione alla prima curva.

Vergne, intervistato da Motorsport.com, ha commentato il tamponamento della Virgin di Bird con un laconico: “Sono stato un idiota. Cerco sempre di tenere un margine di sicurezza, come ho fatto lo scorso anno a New York con Buemi, ma credo che quest’anno la vettura sia un po’ differente”.

Le vetture sono cambiate, evolute. Persino i piloti più esperti della categoria devono confrontarsi con spazi di frenata differenti e una potenza che sui tracciati cittadini del campionato di Formula E non si era mai vista prima. E’ una rivoluzione che miete le prime vittime illustri.

“Ho lottato duramente con tutti. Nessuno mi ha lasciato passare agevolmente ed ho dovuto prendere molti rischi. E’ stata una bella lotta. Nella scorsa stagione ho pensato a difendermi, mentre quest’anno sono stato il re dei sorpassi”, ha chiosato Vergne.

Vandoorne vola ma solo in classifica Fanboost

Il periodo nero di Stoffel Vandoorne sembra non finire mai. Dopo la terribile annata in F1 vissuta in McLaren, surclassato dal compagno Alonso, Vandoorne sperava di aver chiuso il conto con la sfortuna con la fine del 2018. Il pilota belga, non aiutato in F1 dalle pessime prestazione della McLaren-Renault, ha scelto di approdare in Formula E alla HWA.

Per ora, le uniche soddisfazioni sono arrivate in classifica Fanboost, dove il belga riscuote un grande successo di pubblico. In pista, Vandoorne non ha mai sfruttato la potenza supplementare per un risultato in zona punti. Nonostante ciò, il belga si augura una lunga carriera con HWA e Mercedes in Formula E.

È bello cambiare un po’ ambiente. Poi in realtà ci sono un sacco di persone che già conosco qui nel paddock, ho ritrovato molti piloti contro cui ho corso in passato. Anche tra i team ci sono un sacco di squadre junior, meccanici che conosco, per cui vedo tante facce familiari – ha raccontato Vandoorne – è bello cominciare qualcosa di nuovo e di fresco. Sì, è un po’ come ritornare indietro alle origini. Tutti i piloti hanno lo stesso catering e si passa un po’ più di tempo tutti insieme”.

Per molti il passaggio di Stoffel Vandoorne in FE è stato considerato un declassamento. Lando Norris, neo pilota McLaren, non è stato un lord inglese quando ha precisato di non voler essere il nuovo Vandoorne di Woking. Il ruolo di Stoffel Vandoorne in Formula E è tutt’altro che marginale. Se dovesse svolgere un ottimo lavoro al simulatore Mercedes e fare una buona stagione nel campionato elettrico, le possibilità di un ritorno nel Circus della F1 sarebbero concrete. Il belga, per ora, è focalizzato sulla sua prima stagione in Formula E.

“Mi sono sempre piaciuti gli aspetti tecnici della macchina e di essere coinvolto nello sviluppo, quindi è un anno importante per noi per raccogliere più informazioni possibili da passare alla Mercedes per la prossima stagione”, ha concluso Vandoorne.

Appuntamento tra una settimana per l’eprix di Santiago del Cile, dove tutto potrebbe cambiare. Gli ex piloti di F1, cioè Vandoorne, Wehrlein e Massa, sono tutti fermi a quota zero in classifica. Gli ultimi saranno i primi? Lo scopriremo nelle prossime tappe del Mondiale di Formula E.

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