I “fantasmi” del 2016 si stanno nuovamente materializzando per Lewis, già il 2016, anno “nero”, pieno di ruggini, tensioni, episodi poco chiari in pista e fuori, determinanti in un modo o nell’altro, per l’esito finale del Campionato.

Ed ecco che dopo le “strane” gare di questo inizio 2017, come Sochi e Monaco, accade il fattaccio di Baku, con conseguente polemica per la sportellata di Vettel e successivo problema alla protezione della testa, all’interno dell’abitacolo, che ha di fatto privato Lewis della quasi certa e meritata vittoria.

Fiumi di parole, polemiche, veleni e ancora veleni, amplificati anche da una certa stampa che cerca sempre e comunque lo scoop.

Finalmente arriva il G.P. d’Austria, dove la sfida Seb / Lewis, diventerà sfida “vera”, intensa, incerta, tiratissima e adesso anche al veleno nonostante la “finta” pace, con parole dette forse per circostanza, durante la  classica conferenza stampa del Giovedì.

Il week end parte subito male per Lewis, costretto alla sostituzione del cambio con conseguente penalizzazione di 5 posizioni in griglia, come il regolamento vuole, ed ecco che i vecchi “fantasmi” tornano, non bastasse la vittoria persa a Baku per una banalità, roba da neppure Team di GP3, adesso ci si mettono pure i problemi al cambio.

Russia, Cina, Belgio, Malesia (soprattutto) nel 2016, in questa stagione Sochi, Monaco e Baku e adesso un altro incidente di percorso, in un momento della stagione, decisivo, fondamentale e a cui un Team Campione del Mondo non può, non deve incappare.

Ed ecco allora che vecchi fantasmi di Lewis ritornano, da esorcizzare immediatamente, oltre alla fin qui mancanza, in un modo o nell’altro, di regolarità di risultati in questo Campionato, gli strani “oscuri” episodi simil 2016, gli stessi che dopo Rosberg potrebbero far pendere l’ago della bilancia in favore di Vettel.

Perché perdere un Campionato contro Rosberg, ok potrebbe pure starci (soprattutto dopo che hai vinto i precedenti due sempre contro Nico) ma perdere nuovamente e questa volta contro Seb, sarebbe troppo per Lewis, i cui i vecchi “fantasmi” legati a certi presagi negativi potrebbero nuovamente materializzarsi, minandone l’umore e forse la sua motivazione.

                                                                                                                  

 

 

Davide Cacciotto

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