Dopo tante previsioni più o meno errate, soffiate, teorie, ipotesi, finalmente con le vetture in pista, abbiamo potuto valutare la variazione di assetto rake e del passo delle vetture che saranno in lizza per il titolo.

Ricordiamo che il passo è la distanza tra gli assi ruota ed il rake è l’inclinazione del fondo vettura rispetto all’asfalto. Il rake permette alla vettura di rimanere col posteriore più alto a bassa velocità (quindi, con le ali che lavorano meglio ed anche con un’inclinazione maggiore, aumentando il drag ma anche la deportanza), per poi “schiacciarsi” ad alta velocità, ottenendo così un miglioramento del Cx (penetrazione aerodinamica). Il rake è strettamente legato al passo, visto che si tratta, banalmente, di un triangolo rettangolo con l’ipotenusa pari al passo, la base pari alla sua proiezione sul suolo e l’altezza dipendente da angolo di rake e passo. A parità di angolo, un passo maggiore significa un’altezza maggiore del posteriore.

ReBull è stata la prima ad introdurre ed a sfruttare questo concetto molto importante, che richiede un tuning perfetto delle sospensioni, che devono “cedere” quanto basta per schiacciare il posteriore, senza esagerare (altrimenti il fondo tocca sull’asfalto, con il rischio della squalifica).

Quest’anno si pensava che gran parte dei team avrebbero adottato  la filosofia Mercedes, estremizzato il concetto, aumentando il passo e riducendo l’angolo di rake.


In realtà, il team anglo-tedesco ha scelto di accorciare il passo: ciò non implica che si sia scelto di abbandonare il concetto;

la nuova sospensione rivoluzionaria al posteriore, potrebbe richiedere ancora lavoro per essere funzionale al concetto. Solo alla prima gara riusciremo a capire meglio.

 

Ferrari invece, che molti pensavano avrebbe stravolto la vettura 2018, ha invece mantenuto un passo pressochè invariato, con un rake notevole (in curva, da dietro è facile vedere bene tutto il fondo piatto inclinato della vettura del Cavallino)

che al momento, viste le prestazioni, sembra decisamente azzeccato. Ma siamo solo ai test invernali, con disperazione e gioia che potrebbero svanire od invertirsi, al primo vero semaforo verde.

by Ing.  @WernerJrQuevedo

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