Il Gran Premio di Monza vede la Mercedes dominare, con Lewis Hamilton che precede il compagno Valtteri Bottas sotto la bandiera a scacchi; molto distante la Ferrari di Sebastian Vettel a concludere il trio del podio. Quinto un deludente Raikkonen, che deve lasciare strada anche a Daniel Ricciardo, autore di una gara capolavoro, considerando la sua partenza dal fondo della griglia. Hamilton ottiene così la sua 59° vittoria, nel fine settimana in cui viene incoronato come il miglior pilota della storia della Formula 1 in termini di pole position ottenute in carriera (69).

Il dominio Mercedes non è solo dovuto alla terza doppietta stagionale, con un Bottas abile a mettersi in seconda posizione dopo pochissimi giri, nonostante in partenza fosse stato superato da Raikkonen, ma soprattutto alla prova di forza messa in mostra su un tracciato completamente favorevole alla W08, sia dal punto di vista del passo gara sia da quello della velocità. Per la prima volta in stagione, la Mercedes si è dimostrata molto forte anche con il compound rosso, generalmente molto più performante sulla SF70H, attraverso un passo gara irraggiungibile per tutti quanti gli altri, di circa cinque, sei decimi a giro migliore di quello della monoposto italiana, alla fine distante una trentina di secondi dal duo Hamilton-Bottas. Inoltre, il nuovo aggiornamento introdotto dalla scuderia tedesca con la quarta e ultima versione della Power Unit, ha permesso alla W08 di essere praticamente inavvicinabile sui lunghissimi rettilinei del circuito di Monza, così come avvenuto una sola settimana fa in quel del Belgio. Il grandissimo vantaggio ottenuto dalla scuderia tedesca in questi due gran premi in termini di prestazione e di velocità, potrebbe in qualche modo essere pagato più in avanti nel corso della stagione, qualora la Mercedes non si dovesse dimostrare affidabile sotto questo punto di vista. La supremazia della scuderia tedesca è stata così netta che al termine della gara, durante il giro d’onore, Hamilton ha atteso il compagno di squadra Bottas, per procedere uno a fianco dell’altro, per dimostrare come quella di oggi sia stata una vittoria di squadra e quanto sarà indispensabile il ruolo del finlandese per la conquista del suo quarto titolo mondiale. Così come non accadeva dalla Cina, in occasione della seconda gara del mondiale, Lewis Hamilton ritrova la testa della classifica piloti, anche se al tempo condivisa con Vettel, con un vantaggio di tre punti rispetto al tedesco, completando, al momento, una grandissima rimonta, considerando i venticinque punti di distanza dopo il successo ferrarista sul tracciato monegasco.

La Mercedes, grazie al bottino pieno, riesce ad allungare in maniera importante nel campionato costruttori, portando il distacco a 62 lunghezze dalla Ferrari. L’ultimo gran premio corso sul suolo europeo certifica ancora una volta che è la W08 la vera favorita al titolo mondiale, essendo una vettura molto più competitiva sia dal punto di vista telaistico sia da quello motoristico, ma la Ferrari ha tutte le carte in regola per poter impensierire la supremazia della Mercedes, guardando con ottimismo al prossimo appuntamento a Singapore, nel quale la forbice in termini di prestazione dovrebbe tornare ad assottigliarsi rispetto agli ultimi due circuiti, dove la sua configurazione stretta e tortuosa potrebbe favorire non poco una vettura dal passo corto, reattiva e forte in trazione come la SF70H. Non basta che attendere due settimane, per vedere chi tra Vettel e Hamilton, tra Ferrari e Mercedes, riuscirà ad adattarsi meglio al tracciato cittadino di Singapore, facendo attenzione alla Red Bull, che su questo tracciato si gioca moltissime chance di vittoria.

 

Francesco Saverio Falco

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