Seconda vittoria consecutiva per la Ferrari e per Sebastian Vettel che si aggiudica il Gran Premio del Bahrain, al termine di una gara ricca di emozioni, con un finale al cardiopalma come non accadeva da anni.


Ultimi giri che hanno lasciato tutti i tifosi della Ferrari col fiato sospeso, ma alla fine il quattro volte campione del mondo riesce a precedere di pochi metri alla bandiera a scacchi il finlandese della Mercedes Valtteri Bottas e l’altro pilota della casa tedesca Hamilton. Ottima quarta posizione per Gasly, così come la nona di Ericsson che porta la Sauber a punti.

Da dimenticare la gara per le Red Bull, entrambe fuori dai giochi al secondo giro, con Ricciardo che si deve arrendere ad un guasto elettrico sulla sua monoposto, mentre Verstappen ad una foratura alla posteriore sinistra dopo un duello con Hamilton. Costretto al ritiro anche Kimi Raikkonen, a causa di in problema durante la seconda sosta. È stata una gara molto tattica, con Ferrari e Mercedes che si sono sfidate maggiormente all’interno dei rispettivi box, valutando dati relativi ai consumi e alla durata dei pneumatici, cercando di capire quale potesse essere la strategia migliore per poter vincere la gara e cercando anche di prevenire quella degli avversari.

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Ma in pista lo spettacolo non è mancato, con Hamilton che dopo pochi giri era già in quarta posizione (stupendo il sorpasso con il quale l’inglese supera in un colpo solo tre piloti in rettilineo sfruttando scia, DRS e la maggior potenza del motore Mercedes) e Bottas all’inseguimento di Vettel, dopo aver sopravanzato il connazionale della Ferrari in partenza. La scuderia tedesca opta per entrambi i piloti per una strategia ad una sosta, montando su entrambe le W09 il compound medio all’unico pit (quello più duro portato dalla Pirelli e che sulla carta aveva tutte le possibilità per poter durare fino a fine gara), mentre la scuderia italiana per una su due soste. Molto scaltri i meccanici della Mercedes a fare la finta su quelli della Ferrari, facendoli credere che Bottas stava per rientrare e Vettel, per prevenire un eventuale “under cut”, decide di rientrare, mentre il finlandese continua sulla sua vera strategia. A questo punto il muretto della scuderia di Stoccarda crede di aver intrappolato la Ferrari all’interno della sua ragnatela: infatti, con entrambi i suoi piloti su una sosta, la Mercedes aveva la gara in pugno. Questa convinzione è diventata sempre più realtà quando entrambe le W09 giravano con un ritmo veramente molto sorprendente, con un passo gara molto simile a quello della vettura numero cinque di Sebastian Vettel, che, però, montava gomme soft e quindi sulla carta più prestazionali e meno durature e che, per difendere la sua leadership, doveva distanziare Bottas di almeno 24 secondi, il tempo necessario per un pit. In questo frangente, però, la Mercedes pecca un po’ di superficialità: sicuri della seconda sosta di Vettel, Bottas rallenta di molto il suo ritmo per preservare i suoi pneumatici, aumentando il suo distacco a circa dieci secondi. Invece, tra la sorpresa di tutti, giro dopo giro, la Ferrari ritardava sempre più il suo rientro ai box e quando ormai l’intento della rossa è diventato chiarissimo, il muretto intima al finlandese di velocizzare il suo ritmo e, tornate dopo tornate, il suo distacco si riduce sempre di più fino a quando, all’inizio dell’ultimo giro, ha la possibilità di poter attaccare, ma Vettel si difende da vero campione, vincendo così in occasione del suo 200° GP. La Ferrari trionfa così attraverso una splendida follia: allungare così tanto lo stint con la gomma soft era un vero e proprio azzardo dato che la Pirelli non dava per questo compound una vita tale da permettere al tedesco di fare poco meno di quaranta giri. La Mercedes, dal canto suo, dimostra ancora una volta il suo potenziale: in gara ha avuto un passo veramente ottimo, alle volte quasi inarrivabile, ed inoltre aveva pienamente indovinato con grande anticipo la strategia migliore. Stranamente, rispetto alla sua storia recente, in questo fine settimana si è dimostrata, più debole in qualifica anche perché in gara ha mostrato un buon bilanciamento anche se pecca un po’ di velocità di punta sui lunghi rettilinei. Appuntamento a domenica prossima per il GP della Cina, per un nuovo duello tra la Ferrari e la Mercedes, tra Vettel ed Hamilton, per un mondiale che diventa sempre più imprevedibile ed emozionante.

Francesco Saverio Falco

Foto  Mercedes AMG

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