Come nel 2017, anche quest’anno le due pretendenti alla corona iridata saranno Ferrari e Mercedes, due vetture che non potevano essere più diverse. E’ ormai evidente come le altre squadre (se si esclude la RedBull) copino o si ispirino alle due vetture, che invece proseguono senza deviare dalle proprie innovazioni continue.

Se Mercedes è la vettura estrema per passo (anche quest’anno lunghissimo) e sfrutti il rake, Ferrari sembra essersi avvicinata alla lunghezza Mercedes, senza però raggiungerla. Ancora un’incognita lo sfruttamento del rake (inclinazione del fondo della vettura per trasformare il fondo piatto in un grande diffusore e variazione della geometria in fase di frenata ed accelerazione) da parte della rossa, che si è presentata in diverse configurazioni.

Osservando frontalmente le due vetture, senza dubbio la Mercedes ha una linea più filante, grazie al musetto basso e stretto che fa sì che i flussi scorrano ai lati dello stesso, elaborati poi dal cucchiaio (o mantello, come lo chiamano gli Inglesi). Ferrari invece opta per la soluzione che va per la maggiore, muso largo con piloni dell’ala che fanno da “tunnel”, che poi vanno ad alimentare la cascata di batwing. Molto diverse anche le ali, con Mercedes dotata di un generatore di vortici molto più evidente di quello Ferrari, che ha invece dei flap rialzati verso il centro vettura e delle suffiature sul profilo principale. Se lo schema sospensivo anteriore è simile (se si eslcude il pivot alzato della sospensione Mercedes), le prese freni sono molto diverse, con quelle delle frecce d’argento molto più piccole e ricche di elementi di micro-aereodinamica.

 

Venendo alle pance, Ferrari prosegue con la teoria elaborata l’anno passato, con un doppio imbocco che pesca i flussi sia diretti che quelli che scendono dall’alto, guidati dalle varie paratie, bargeboard e dallo specchietto. Più tradizionale la pancia Mercedes con il classico imbocco unico.

Bargeboard completamente diversi, con quelli Rossi a sfruttare la larghezza massima della vettura, mentre Mercedes ne utilizza alcuni più “vecchia maniera”, molto vicini al telaio. Molto più grande l’air intake mercedes, segno evidente che i flussi che Mercedes prende in alto, Ferrari li prende da sopra le pance.


La freccia d’argento ha delle curiose scanalature ai lati del fondo,mentre la vettura di Maranello ripropone la sciabola come l’anno passato con il misterioso spessore del fondo in cui passerebbero flussi caldi; inutile parlare della zona di gestione del tire squirt che viene variata di gara in gara. Differenze anche sulle T-Wing, quelle Mercedes montate sul monopilone dell’ala(correzione, già una delle due ali è stata spostata sul prolungamento della pinna), quella Ferrari, molto inclinata all’indietro, montata sulla pinna.Per ora ala retta per Ferrari e a Cucchiaio per Mercedes, ma sicuramente ci dobbiamo aspettare evoluzioni in merito.Fondi estrattori abbastanza simili, con Ferrari però che adotta addirittura 3 profili. Due formula diverse, che utilizzano molto soluzioni innovative e mai viste. Solo a fine anno sapremo quale delle due sia stata la strada migliore da percorrere

Ing. Werner Quevedo Twitter
Video confronti Salvatore Asero

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