aerospaceworld Scrivo questo articolo sull’impulso personale di esprimere il mio giudizio su  immagini che parlano da sole, prese dal gp di spagna in relazione alle novità tecniche della Ferrari. In particolare voglio soffermarmi sula novità del monkey sit fino ad ora non presente sulla f14t.

Io lo chiamo il monkey sit che non ci voleva. Si in effetti può sembrare utile che la Ferrari usi un dispositivo di questo tipo, ma analizziamo la situazione. Il monkey sit, senza farla troppo lunga, è un ala, proprio come l’alettone frontale, o ancora meglio, come quello posteriore.In fondo tra quest’ultimo e il nuovo componente non c’è molta differenza, e sembrano i cugini in scala. Ma cosa c’è che non torna nelle immagini scoperte all’inizio del gp di Barcellona 2014? Un’ala, sappiamo bene deve essere dotata di incidenza per poter generare quella forza, chiamata portanza, che spinge un aereo verso l’alto, o una macchina di formula 1 verso il basso. L’incidenza non è niente altro che l’inclinare questo oggetto rispetto alla corrente fluida che lo investe, per avere una maggiore deviazione del flusso che la lambisce. Un altro effetto positivo sulla portanza è generata dal profilo che deve essere inarcato quanto basta per soddisfare le esigenze: in sostanza l’inarcamento, detto in parole molto semplici, è la forma del profilo stesso. Più assomiglia ad una U, più si dice inarcato. Se il profilo è assomigliante ad una lastra piana, poco spessa, allora l’inarcamento non è presente. Questi due effetti aiutano molto la creazione di portanza(aerei)/deportanza(macchine). Ora: analizziamo vari casi tramite le seguenti immagini

foto link Auto motor und sport


 
Queste due foto riportano tre  monkey sit che appartengono alla McLaren di quest’anno , alla Ferrari F14T provato nei test pre campionato e mai usato e quello della F138 del 2013. Notiamo come entrambi siano ricurvi verso l’alto, e nel caso particolare, come quello della Ferrari generi una sorta di conca nella parte centrale del piccolo alettone, per aumentare ancora di più l’alettone. Notiamo poi come entrambi abbiano un soffiaggio molto sottile,  dato che in genere è un elemento che riduce la resistenza aerodinamica, ma penalizzando in parte la portanza. Questi sono monkey sit efficienti secondo me, e anche se creano una certa resistenza all’avanzamento, il motore la può sopportare, e cosi si crea la giusta depressione per spingere la macchina verso il basso. Ora: guardiamo qua, la f14T Analisi_ferrar_f14t_spagna Aggiornamenti Ferrari_spagna

Sottolineo tre punti: -incidenza molto inferiore ai primi; -si vede ad occhio che il profilo più basso del monkey sit ha una inclinazione quasi nulla. -Soffiaggio maggiore, per cercare di ridurre la resistenza, compromettendo in parte l’aerodinamica. Concentriamoci su questi aspetti e deduciamo due cosa: la Ferrari ha bisogno di carico deportante, a quanto pare, perché se hanno deciso di usare questa soluzione, fino ad ora ancora non adottata, è perché devono recuperare un minimo di gap anche in questa zona. Ma: carico basso, o almeno, più basso di quel che ci si potrebbe aspettare. Perché? Forse perché aumentare troppo la resistenza comprometteva le già basse prestazioni velocistiche del propulsore, andando a danneggiare la velocità di punta nel rettilineo principale. Al momento mi viene quindi fuori un dubbio che spero sia infondato ma viste le immagini, per lo meno, è legittimo: la f14t, differentemente da quanto dicono gli ingegneri di Maranello, forse soffre maggiormente le curve ad alta velocità, rispetto a quanto potevamo pensare? I rimedi non si possono prendere senza perdere le già poche prestazioni velocistiche? O paura che oltre ai bassi rendimenti del motore, qua il problema sia anche aerodinamico, e nonostante le parole di Fernando Alonso, la f14t  non si addice alle caratteristiche di Barcellona, circuito molto veloce, tanto è che la Ferrari ha cercato di recuperare….il recuperabile.. Ovvio, spero di sbagliarmi… AIMAR ALBERTO Sito :   AIMARALBERTO.WIX.COM/AEROSPACE-WORLD

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