Il tedesco della Ferrari appare fiducioso per ciò che concerne le sue possibilità di rimonta, in classifica piloti, da Lewis Hamilton e spera di poter ridurre tale gap, come accadde negli anni dei suoi titoli mondiali con la Red Bull. Primo terreno di caccia: Spa- Francorchamps.

24. Questi sono i punti, che dopo la pausa estiva, separano Sebastian Vettel dal suo rivale Lewis Hamilton. 24 lunghezze che lo stesso tedesco spera di ridurre nell’arco di questa seconda parte di stagione, sfruttando la spinta della nuova PU Ferrari che farà il suo debutto “solo” nella gara di casa per la Rossa a Monza mentre par il gp a Spa è ancora previsto l’impiego della unità motrice numero 2.

Ferrari che tra “l’autogol” di Vettel in Germania e la pioggia “maledetta” del sabato pomeriggio all’Hungaroring, ha una gran voglia di riscatto e sarà pronta a dar battaglia alle Frecce d’argento già nell’imminente Gp del Belgio. Spa e Monza saranno due crocevia fondamentali per il proseguo del campionato e gli uomini in rosso ne sono consapevoli quindi avranno un ruolo chiave la velocità ma anche determinazione e concentrazione.

Se c’è un pilota abituato alle rimonte nella seconda metà di stagione è proprio Sebastian Vettel, che proprio nel 2012 dovette recuperare ben 42 punti sull’allora leader Fernando Alonso arrivando poi a laurearsi comunque campione del mondo alla fine della stagione.

Proprio su questo punto, Sebastian ha posto l’accento nella conferenza stampa riservata ai piloti.

In passato mi sono trovato in situazioni peggiori e poi ho comunque rimontato- ha ricordato Seb facendo poi un paragone con lo stato d’animo dell’anno scorso a questo punto della stagione –  Non ricordo esattamente quale fosse il mio stato d’animo a questo punto dello scorsa stagione, ma so che oggi la chiave sarà essere veloci, avere la velocità, penso che questo farà la differenza. Ci sono ancora dei punti su cui possiamo migliorare, ma so che possiamo raggiungere i nostri obiettivi”.

Vettel

Un anno fa, piste come Spa e Monza erano considerate ostiche per la Ferrari a confronto con la Mercedes ma quest’anno la SF71H è stata veloce in tutte le tipologie di tracciato, pronta a dar battaglia alle Frecce d’argento: accadrà anche a Spa?

“Non sappiamo ancora, vedremo. Ovviamente non è facile ora fare delle previsioni, ma abbiamo visto nella prima parte di stagione che la nostra monoposto si è confermata molto competitiva anche su piste simili a Spa e Monza. Come ho detto la chiave sarà essere pronti a giocarcela ovunque, ed è quello che proveremo a fare. Abbiamo delle novità questo weekend, e speriamo che tutto funzioni come ci aspettiamo”.

La prima metà di stagione ci ha consegnato una Ferrari come la vettura più veloce in pista ma che è riuscita a capitalizzare poco, mentre Mercedes è stata colei che è riuscita a capitalizzare il più possibile arrivando alla pausa estiva in cima in entrambe le classifiche. Ecco il pensiero di Vettel sull’argomento.

Penso che abbiamo avuto gare dove ci siamo confermati più forti ma non abbiamo vinto per un motivo o per l’altro, così come abbiamo avuto weekend in cui le Mercedes erano più veloci ma non sono riuscite a vincere. Credo che su questo fronte ci siamo equivalsi. Un aspetto per me particolarmente importante è stato constatare che la Mercedes prima della pausa estiva non era più veloce, un’impressione che invece avevo avuto ad inizio estate. Li abbiamo ripresi, ed in Ungheria sull’asciutto eravamo noi i più veloci”.

Più volte è stata messa a confronto la diversità di personalità tra i due contendenti al titolo 2018, i quali sono uguali solo nel numero di titoli mondiali conquistati e per essere piloti di F1. Una differenza fra tutte è la ricerca della celebrità di Lewis e la vita riservata di Sebastian, il quale nega la volontà di essere una celebrità ma di rimanere solo uno sportivo.

“Non mi interessa come sono considerato, e ovviamente non sto cercando di essere una celebrità. Sono orgoglioso di essere uno sportivo, se alla gente piace okay, ma tutti poi hanno le loro opinioni. Io e Lewis siamo due personalità differenti che condividono una passione, quindi sotto certi aspetti abbiamo parecchio in comune. Per quanto mi riguarda confermo che non mi piace la celebrità, sono molto più contento di essere considerato uno sportivo”.

Sulle possibili novità che la Ferrari introdurrà Vettel ha confermato:“Avremo un nuovo motore. A Spa ci sono rettilinei molto lunghi, quindi c’è sempre qualche novità sulla monoposto, non credo solo per noi, ma un po’ per tutti”.

Parlando di mercato piloti, è ancora fresca la notizia della promozione di Pierre Gasly in Red Bull, in sostituzione del partente Daniel Ricciardo in destinazione Renault, per il 2019. Il pilota francese ha sino a qui mostrato una buona velocità, convincendo i vertici della Red Bull a promuoverlo nella scuderia senior. Un percorso che ricorda quando successo quasi un decennio fa a Sebastian Vettel, come ricorda oggi ai microfoni della stampa.

“Per prima cosa faccio le congratulazioni a Pierre, visto che non l’ho ancora incontrato. È ovviamente un’enorme possibilità per la sua carriera, e credo che sia abbastanza felice! Saprà cosa fare, penso che abbia la velocità e la preparazione necessaria per questo passaggio, altrimenti non gli avrebbero offerto l’opportunità. Nel mio caso è successo parecchio tempo fa, ma lo ricordo come un grande passo, forse un po’ diverso perché a quel tempo la Red Bull non era ancora un team che aveva vinto dei Mondiali. Forse per me è stato un po’ più facile”.

 

L’altra notizia bomba di questa calda estate 2018 è l’annuncio del ritiro di Fernando Alonso al termine di questa stagione. Notizia non poi cosi inaspettata visto il “purgatorio” targato Mclaren in cui Fernando, dal 2015, vive. Oltre a ciò lo spagnolo ha più volte detto di aver perso la motivazione nel continuare in questa Formula 1, non più di suo gradimento. Vettel, commentando la notizia, ha voluto puntare il dito su ciò che mancato al pilota di Oviedo per avere qualche titolo in tasca in più nella sue carriera nella massima formula.

“Gli auguro tutto il meglio, sono abbastanza sicuro che continuerà a correre in altre categorie, magari un giorno tornerà, mai dire mai. Gli gli ultimi anni per lui non sono andati come nelle aspettative, ma è difficile giudicare dall’esterno, non capisci mai il quadro completo della situazione se non sei completamente coinvolto nel processo decisionale, in quello che succede all’interno del team giorno dopo giorno. Ma direi che il motivo per cui non ha vinto è chiaro: non aveva un pacchetto tecnico per poter puntare a vincere” ha concluso il 31enne tedesco.

Giuly Bellani

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