aimar_alberto

Ricordo di aver introdotto il funzionamento del muso a pellicano della Redbull quando, in occasione del GP di Italia, la scuderia aveva deciso di rimuoverlo perché generava portanza non necessaria a fronte di una resistenza aerodinamica aumentata. A Singapore penso invece che potremo rivedere questo componente proprio a causa della tipologia di pista, formata prevalentemente da curve strette e lunghe in gran numero, molti brevi rettilinei, ed un asfalto urbano che sicuramente non aiuta il grip: insomma, sarà una pista da alto carico aerodinamico e in molti porteranno soluzioni tecniche per aumentare la deportanza. Riporto un breve tratto di articolo per quanto riguarda le descrizione del muso a pellicano della Redbull: “Il suo funzionamento è basato sul restringimento della sezione di passaggio del flusso inferiore, che acquista velocità per attraversarlo nella stessa quantità di tempo: nose_F1_pellicano

V1 è la velocità del flusso in entrata nella sezione di area A1, mentre V2 è quella nella sezione intermedia A2 che si riduce. Se A2 si riduce, ma devo mantenere l’uguaglianza significa che V2 per forza aumenta. Per la seguente regola, si nota poi che se la velocità di un flusso aumenta, diminuisce la sua pressione P, a discapito della pressione dinamica. P + ½ (ρ V^2) =costante = p0          “. Ora, noi crediamo che anche le altre squadre abbiano componenti equivalenti che siano capaci di produrre una depressione nella parte inferiore del muso, di modo da ottenere un grip migliore sulle ruote anteriori, importanti per la direzionalità della vettura soprattutto in una gara dove gli ingressi di curva sono tantissimi e percorsi su un asfalto scivoloso come a Singapore. Le auto in questione sono: Williams, ForceIndia,Mclaren,Sauber

  Si nota che i piloni che sorreggono l’ala anteriore attaccata al muso, non sembrano essere perfettamente rettilinei e paralleli al senso di marcia, ma sono posti in modo da formare una strettoia per il flusso che vi passa attraverso (si vede bene su williams e Mclaren). In questo modo si ottiene uno schema del genere:

 musetto_strettoria

Sempre per il teorema di Bernoulli, sopra citato nel discorso della Redbull, se la sezione si stringe, chiaramente il flusso deve accelerare per riuscire a passare tutto. Facendolo risponde alla stessa formula prima illustrata, e si vede che perde pressione statica per commutarla in energia cinetica. Si crea quindi una depressione. P + ½ (ρ V^2) =costante = p0 Addirittura ci tengo a far notare che la ForceIndia sembra usare sia l’uno, che l’altro sistema, unendo una strettoia in prossimità dei piloni di sostegno seguita da una sporgenza in zona posteriore a questa. Probabilmente a Singapore le vedremo tutte queste singolarità, e presumo che vi sia un ritorno anche del muso a pellicano della Redbull. Articolo dell’Ing.  Aimar Alberto SITO ; AIMARALBERTO.WIX.COM/AEROSPACE-WORLD

Scrivi

Formula 1 - Notizie F1, News Auto