F1 NEWS GP SINGAPORE 2014

Le scintille che prevedevo ieri non sono arrivate, ovvero ce ne sono state di fiamme e scintille, ma non da parte della Rossa, facendo un poco il punto oggi si è rivisto un grande Vettel (2°) capace di tenere dietro, con gomme molto più usurate, sia Ricciardo, che però lamentava cali di potenza, che Alonso, in un trenino che ha caratterizzato le ultime fasi della gara, quindi 2 Red Bull sul podio insieme all’immancabile Mercedes guidata questa volta da Hamilton che certo ha fatto una bella gara, ma con una vettura così, questa volta la fortuna ha girato e Rosberg si è dovuto ritirare per un problema di software,


sì esatto, lo stesso marchiano ‘marchingegno che a volte blocca i nostri computer, e a nulla vale in certe occasioni avere la tecnologia più sofisticata del pianeta, perché quando un software decide di fare i capricci…  La Ferrari a mio parere ha perso una grande occasione visto che il passo gara era veramente notevole, quando è entrata la safety-car,


al giro 31, Alonso era in 2° posizione con gomme SuperSoft ad un pugno di secondi da Hamilton (anch’esso sulle stesse gomme), le 2 Red Bull avevano cambiato gli pneumatici poco prima mettendo le Soft, quindi si è deciso in casa Ferrari di fare l’azzardo, ricordiamo che la gara è su 61 giri, quindi marcando la strategia delle ‘lattine’ e non quella della Mercedes, si è deciso di far entrare lo Spagnolo per montare l’ultimo treno di gomme che lo avrebbe portato fino alla bandiera a scacchi e lì è iniziata l’agonia nostra e della Rossa, tutti concentrati sui tempi del Britannico che doveva distanziare tutti di almeno 27 sec. per poter rientrare davanti e sulle prestazioni di Ricciardo e di Vettel augurandosi un calo improvviso delle prestazioni legato all’usura degli pneumatici, cosa che non è assolutamente accaduta; certo col senno di poi è facile parlare ma era davvero il caso di rimettersi in coda alle 2 Red Bull aspettando il finale di gara?


Vero è che qui i Commissari di pista sono lentissimi e questa è cosa risaputa (ben 6 giri per togliere solo dei detriti…) però è stato un vero rischio perché abbandonare la 2° piazza per la 4° non è mai il massimo soprattutto con una differenza di prestazioni tra le due mescole di circa 1,8 sec. ed infatti Hamilton con pista libera (che anche Alonso avrebbe avuto…) è riuscito ad accumulare abbastanza secondi su Vettel da rientrare subito dietro di lui per poi passarlo facilmente visto che era sì con le Soft ma con gomme freschissime, in queste ultime fasi il terzetto inseguitore di cui parliamo girava, nonostante le monoposto fossero scariche, addirittura più lento che ad inizio gara; a mio parere, quindi, un errore è stato fatto, marcare la RB, seguire le strategie di questo astuto muretto non porta mai bene, su tutti si dovrebbe rammentare la stagione 2010, la storia dovrebbe insegnare ma tant’è…

singapore_gommeAlonso dal canto suo difende la scelta del box in un’intervista del dopo gara di cui riportiamo uno stralcio: “stavamo assicurando la seconda posizione prima della safety-car, eravamo 2° al momento sul 3° con una strategia buona, poi la safety-car è arrivata forse al momento sbagliato se non pittavamo eravamo con le SuperSoft e dovevamo aprire 27 secondi a Hamilton è funzionato ma lui da 2 secondi di vantaggio a tutti per ogni giro quindi ha avuto abbastanza per aprire il gap, noi sicuramente non riusciamo a fare quello quindi penso la nostra strategia è stata quella giusta, l’unico forse un po’ di sfortuna al momento”, insomma Alonso è soddisfatto del risultato ottenuto rispetto a come si era messa la gara, noi, francamente, quando si è trovato in seconda posizione speravamo qualcosa di più, e veramente c’erano tutti i presupposti, dando un’occhiata ai tempi e facendo una simulazione, visto che il 5° cioè Massa è arrivato sul traguardo con 27 sec. di ritardo dall’Asturiano questi sarebbe comunque rientrato dietro le Red Bull ma disponendo di un treno di gomme nuove avrebbe almeno potuto attaccare; facendo qualche conto al giro 37 torna ai box la safety-car, Alonso è sulle gomme ‘rosse’ deve attaccare e mettere almeno tra se e Vettel 20-25 secondi in almeno 15-18 giri, così da rientrare sì alle spalle delle lattine con un gap che non superi i 5-7 secondi e giocarsi il tutto nei giri rimanenti… Insomma si è rischiato? O si è solo fatta la stessa strategia delle monoposto di Milton Keynes ? Forse il vero rischio era seguire il Pilota Mercedes, comunque la gara è andata e un potenziale podio con essa, si è partiti 5° e si è arrivati 4° grazie al ritiro di Rosberg, niente di anomalo e niente sorprese, come per la gara di Raikkonen ‘obbligato’ alla stessa strategia del compagno di Squadra, affoga nel traffico arrivando 8° partendo dalla 7° casella e con, ricordiamolo, Rosberg ritirato, si poteva fare di più? Immagino di sì, ma questa è la vita… A Singapore però qualcos’altro abbiamo visto, uno scatenato Vergne (6° partiva 12°) che le prova tutte per tenersi un posto alla Toro Rosso guidando proprio come un Toro indemoniato, a volte sembrava più di essere a Pamplona durante la festa di San Fermino che a Singapore, comunque alla fine rimedia anche una penalità ; i giovani, Kvyat (14° partiva 10°) e Magnussen (10° partiva 9°) che ce la mettono tutta ma soffrono disidratazione, dovrebbero essere più resistenti dei vecchi, ma si sa le nuove generazioni sono ‘debolucce’ sotto certi aspetti, Massa (5° partiva 6°) che mette in luce il suo talento che va e viene come certi temporali, Perez (7° partiva 15°)che fa una gara al fulmicotone, attacchi, sorpassi, duelli, insomma la sintesi di quello che dovrebbe essere una gara motoristica;  Hulkenberg che davvero mette in mostra le sue doti di guida parte 13° e arriva 9° su una pista su cui sorpassare è molto difficile; Bottas (11° partiva 8°) questa volta arriva molto lontano dal compagno di squadra e sulle tele, perdendo delle posizioni proprio negli ultimi giri e finalmente, udite udite le Lotus finiscono entrambe la gara a ridosso della zona punti con Maldonado 12° e Grosjean 13°; il rammarico è per la Sauber che sembrava in discreta forma in questo GP e che, visto come sono andate le cose, poteva puntare alla zona punti, purtroppo Gutierrez si è ritirato  come Sutil del resto, davvero una stagione da dimenticare per la simpatica Squadra Elvetica… Una nota per le capacità da veggente di Paul Hembery, responsabile della Pirelli, intervistato dai cronisti di Sky sull’usura delle gomme e sulle strategie delle Squadre parla di safety-car ed è il giro 29, subito accontentato al giro 31, a causa del distaccamento dell’ala anteriore di Perez deve uscire la safety… Si conferma la ‘tradizione’ di Singapore… Insomma ieri avevo detto ‘ne vedremo delle belle’ la gara lo è stata ma mi riferivo a ben altro come avrete tutti capito…

Marco Asfalto   

Twitter : @marcoasfalto

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