La pioggia l’ha fatta da padrona anche nel sabato del Gran Premio USA di Austin, ma la FIA non sembrava curarsene più di tanto, pianificando prove libere e qualifiche agli orari schedulati. Nel caso che le condizioni meteo fossero peggiorare, come effettivamente è accaduto, non permettendo la disputa della sessione di qualificazione, vi sarebbe stata la concreta possibilità che quest’ultime venissero effettuate (come poi è stato deciso dalla FIA a seguito dei continui rinvii causa nubifragio) la domenica mattina prima della gara (alle 15 ora italiana).
In un primo tempo, comunque la Federazione aveva ritenuto possibile considerare validi per lo schieramento i tempi delle FP3: per questo, la sessione avrebbe avuto ancora più rilevanza in chiave gara, e nel diluvio texano Lewis Hamilton ha confermato il suo “stato di grazia” (e lo “stato dell’arte” dell’elettronica che gestisce la sua Power Unit Mercedes), ottenendo il miglior tempo e, soprattutto, riuscendo a sfruttare la “finestra” di tempo con condizioni del tracciato più favorevole possibile.
Anche Sebastian Vettel era riuscito a sfruttare una pista più preformante, issandosi davanti a tutti nelle primissime fasi, ma nel suo secondo tentativo si è attardato leggermente rispetto al bicampione della Mercedes, non trovando il momento più propizio. Pilota tedesco su cui “pende” comunque la penalizzazione in griglia di 10 posizioni per la sostituzione dell’unità endotermica della sua P.U. Ferrari (identica sorte toccherà all’altro pilota della Scuderia Raikkonen).
Grandi cose ha fatto vedere in pista anche Nico Hulkenberg, molto vicino ai tempi del ferrarista con la sua Force India, davanti alla Williams di Bottas e all’altrettanto positivo Carlos Sainz ed alla sua Toro Rosso, ben più “in palla” rispetto al compagno Verstappen, ultimo tra coloro che hanno effettuato almeno un tentativo cronometrato.
L’altro contendente per il Mondiale Piloti, Nico Rosberg, non è riuscito a sfruttare la sua Mercedes al pari del compagno capoclassifica del mondiale, compiendo anche un errore ad inizio sessione: errore che poteva costargli molto caro, visto che, uscendo di pista, aveva danneggiato l’ala anteriore della sua W06-Hybrid, ma, fortunatamente, è riuscito comunque a rientrare ai box e a far verificare ai suoi ingegneri che il danno non pregiudicava il prosieguo delle sue prove.
In attesa quindi di conoscere se il meteo concederà una tregua, consentendo lo svolgimento delle qualifiche (le previsioni sono comunque in netto miglioramento rispetto a ieri, con la possibilità addirittura di disputare una gara “asciutta”), l’appuntamento è per le 15 ora italiana.

di Giuseppe Saba

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