Da sempre tappa fondamentale dell’inizio di stagione, il GP di Spagna mai come quest’anno giunge in un momento cruciale del campionato. Il ritorno della della Formula 1 in Europa potrà regalarci la chiusura pressoché definitiva del mondiale (in caso di vittoria di Rosberg), così come una sua auspicabile, per quanto improbabile, riapertura.

La fuga di Nico, che arriva da quattro vittorie consecutive, e già pressoché definitiva grazie al vantaggio accumulato con una Mercedes molto molto buona ed un avvio di stagione perfetto. All’estremo opposto troviamo le speranze di rimonta di una Ferrari in difficoltà che paga un mondiale nato male, fatto di sfortune e scarsa affidabilità.

Tre saranno i temi inevitabilmente centrali del weekend:

arrivabeneI malumori in casa Ferrari. Non è un mistero che il presidente Marchionne sia profondamente scontento dei risultati (‘Fa male vedere la Ferrari soffrire così’), ma nemmeno fra i tifosi l’ottimismo è alle stelle. Figuriamoci fra i giornalisti. Dalle voci circolate nei giorni scorsi e rilanciate da Autosprint sembrerebbe infatti che la poltrona di Maurizio Arrivabene sia a rischio. Si parla di James Allison pronto a subentrare e a cedere la direzione tecnica ad Aldo Costa di ritorno a Maranello dopo l’esperienza strepitosa –e vincente- in Mercedes. Uno scossone ai massimi livelli dunque, che potrebbe portare stimoli nuovi all’interno della scuderia fiaccata dalle sconfitte e demoralizzata dalle avversità. Vero è che ogni progetto, come la storia ha dimostrato più volte, ha bisogno di tempo per essere perfezionato e trasformato in vincente; la stessa Mercedes, così come la Ferrari di Schumacher e la Williams degli anni ’90, monoposto quasi imbattibili, hanno richiesto qualche anno per essere raffinate, migliorate, corrette.

Le novità tecniche portate dalle scuderie. Considerata come secondo inizio del campionato e vicina alle sedi di molte delle scuderie, Barcellona è la prima trasferta europea dopo le prime gare disputate lontano in altri continenti secondo i dettami della F1 moderna. E’ gara, storicamente, in cui tutte le scuderie presentano pacchetti di novità tecniche corposi, e rappresenta già uno snodo chiave per la stagione della Ferrari; è tempo di dimostrare che la monoposto è matura e in grado di stare davanti a tutti. La vittoria è da riconquistare immediatamente sia per la classifica che per il morale di tutta la squadra, che non può continuare un inseguimento effimero e inconcludente ad una Mercedes modello astronave. Dopo le evoluzioni su PU ed ala anteriore di Sochi, si attende a Montmelò un nuovo alettone posteriore da Ferrari (Vettel monterà tra l’altro un cambio nuovo senza penalità dopo l’incidente in Russia), ma anche Mercedes presenterà un pacchetto di novità significativo che riguarderà tutti gli aspetti della vettura. Così faranno anche McLaren, che annuncia una vettura del tutto nuova, Williams e Red Bull, che proveranno ad insinuare il secondo posto della Ferrari. Nelle zone basse della classifica attese novità anche per Manor, Toro Rosso, Renault e Haas, che monterà il motore evoluzione che la Ferrari ha già utilizzato a Sochi.

Sul fronte gomme debutto stagionale per la mescola Hard che affiancherà le Medium e Soft scelte dalla Pirelli per la tortuosa pista catalana molto severa sugli pneumatici.

La nuova line-up di piloti in casa Red Bull. La notizia più importante della scorsa settimana in realtà è ancora attuale e quantomai discussa e discutibile. Il terremoto interno alla scuderia dopo gli errori di Kvyat a Sochi ha sorpreso tutti per la tempistica più che per la sostanza stessa della comunicazione.

Il passaggio di Verstappen nel team maggiore era atteso in realtà per fine anno e prossimo all’annuncio ufficiale; ma il nervosismo e lo scarso rendimento di Kvyat è stato punito severamente, accelerando le decisione. Entrambi i piloti coinvolti nell’operazione saranno inevitabilmente sotto i riflettori: si vorrà valutare lo stato d’animo di Kvyat, bocciato senza appello e retrocesso, ma anche lo spirito e la rapidità con cui il giovane Verstappen saprà adattarsi ed un top team come Red Bull e dimostrare il proprio talento cristallino. Uno scambio di questo tipo, al di là dello stato d’animo certamente opposto dei due protagonisti, mette in realtà in difficoltà entrambi i piloti, costringendoli a misurarsi vetture che non conoscono e che potranno guidare non prima di venerdì nelle libere.

Si inizia di conseguenza a parlare anche di mercato piloti, ma anche di mercato motori, con la stessa Toro Rosso che ha annunciato una l’esistenza di una trattativa per utilizzare i motori Honda nel 2017.

 

Appuntamento da giovedì su NewsF1.it per questo fine settimana ricco di spunti di riflessione. Si inizia giovedì con le conferenze stampa e le prime impressioni sul weekend. Qualifiche e gara sabato e domenica alle ore 14.

Previste inoltre due giorni di test dopo la gara che seguiremo come sempre in pista con la nostra diretta Twitter.

 

 

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