F1 NEWS –  ALONSO COMUNICA CON I NUMERI


 
Di Alonso si dicono molte cose, ma che sia un gran comunicatore nel bene o nel male è quasi scontato, Domenica scorsa a Sochi ha lanciato un messaggio molto chiaro, e non lo ha fatto via twitter o nelle interviste ma con i numeri, già immagino l’espressione sorpresa di alcuni di voi vista la gara opaca della Ferrari, ma un segnale è stato lanciato credetemi, ma partiamo da altre premesse fino ad arrivare al contenuto di questa ‘comunicazione’… Nella Gara svolta in Russia c’erano 2 difficoltà fondamentali, la mancanza di grip dell’asfalto, molto diverso da altri GP e il consumo del carburante che tutti tenevano d’occhio, Mercedes compresa, poi c’è stato anche il piccolo ‘incidente’ del cambio gomme dello Spagnolo in cui si sono persi alcuni secondi , in questo frangente si è parlato di un danno di poco conto visto che le cose non sarebbero cambiate molto, anche se io non sono d’accordo,  nello svolgimento della gara si è capito molto bene che, ad un certo punto, la gara la si stava facendo sulla McLaren, visto che Bottas su Williams era irraggiungibile mentre Massa ha optato su una strategia con 2 soste che non ha pagato. Magnussen è arrivato a 53 secondi da Hamilton, che ha vinto la gara, mentre Alonso a 60 secondi, quindi 7 secondi di distacco dai 2 contendenti, voglio ricordare che il Pilota della Squadra Inglese partiva 11° ed Alonso 8°, entrambi protagonisti di una partenza al fulmicotone recuperavano una serie di posizioni fino ad attestarsi intorno al 20° giro, Alonso 4° e Magnussen 5° , dopo poche tornate sarebbero iniziati i cambi gomme ed è stato proprio nel frangente del pit stop che il Danese riesce a passare lo Spagnolo che gli rientra alla spalle, ma non è tutto qui, la cronica difficoltà della Ferrari (antico problema…) di portare in temperatura le gomme fa il resto, con il Pilota della McLaren che nei giri susseguenti al cambio gomme stacca la Ferrari, per almeno 5 tornate, con una media di ben 7 decimi a giro, praticamente un’eternità in F1, solo al 34° giro Alonso riesce a marcare i tempi di Magnussen, per esemplificare si può dare un’occhiata al grafico qui sotto.

Alonso_tabbella


 
Quindi una posizione in più forse la si poteva conquistare, ma una cosa è da notare, oltre l’annoso problema della temperatura gomme, ed è il consumo del carburante, perché è evidente che la Ferrari procedeva in risparmio benzina, non potendo così esprimere tutte le sue potenzialità, e qui arriva il ‘messaggio’ dello Spagnolo, sempre che qualcuno abbia colto la comunicazione, infatti egli raccoglie la sua miglior prestazione sul giro proprio all’ultima tornata, con il tempo di 1:42.179, considerate che Magnussen ha fatto il suo personale record al giro 44 con 1:43.076, non solo, l’ultimo giro dell’Asturiano è stato mediamente più veloce di circa 1.1 sec. rispetto alle sue ultime 7 tornate. Tra l’altro confrontando il giro di Alonso con quello migliore di Bottas che ricordo è arrivato 3° la differenza non è enorme, il Finlandese infatti marca il suo giro con il tempo di 1:40.896 anch’esso all’ultima tornata. Insomma il divario di questa F14T con le altre monoposto riguarda senz’altro la Power Unit meno potente ma anche la meccanica e l’aerodinamica, non manda in temperatura le gomme, non le sfrutta a dovere e probabilmente nella ricerca di trazione e carico aerodinamico consuma molta benzina più delle altre e in questo caso lo scontro è stato impari proprio con la Scuderia (McLaren) che non riceve più aggiornamenti importanti sulla PU da parte della Mercedes, ma si vede che il lavoro sul resto della vettura sta cominciando a dare i suoi frutti, in previsione del 2015. Il messaggio di Alonso? Per me molto chiaro, quando non ha avuto problemi di consumi ha girato di 1 sec. più veloce e solo all’ultima tornata, della serie, vedete? Io ci sono ecco cosa posso fare… Sì ma con un’altra vettura caro Alonso…

Marco Asfalto   

Twitter : @marcoasfalto

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1 risposta

  1. maxleon

    In realtà scrivevo questo commento altrove in relazione alle dichiarazioni rese da Marchionne:

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    Ho come l’impressione che il nuovo quadro si stia man mano delineando, epurando quegli elementi che sono stati la causa del fallimento del 2014, a cominciare dal reparto ibrido, per proseguire con quello motori e per finire con lo stesso Alonso il quale, come da lui stesso sottolineato, se va via lo fa solo per il bene della Ferrari…… Evidentemente il nuovo progetto mal si addice alle richieste dello spagnolo e per lo sviluppo è necessario un pilota con le caratteristiche di Vettel (a malincuore perchè sono convinto che Alonso valga molto di più) un pilota che più si adatta alla simulazione e può contribuire fattivamente alla causa, guarda caso sembra che in Ferrari approderanno Riccardo Adami, ex ingegnere di pista di Sebastian Vettel; Daniele Casanova anch’egli ex RBR e che sembra andrà a “coadiuvare” (o sostituire?) Tortora al reparto simulazione e sembra stia corteggiando (se non è già cosa fatta) un certo Wolf Zimmerman, motorista e uomo Mercedes, coadiuvato guarda caso da Kenny Handkammer, ex capo meccanico della Red Bull.

    Il tutto lascia presupporre che non si tratti di semplici rinforzi, ma anche un modo come un altro di togliere “forze” alla concorrenza e di acquisire nuove idee per lo sviluppo sottraendole direttamente a chi finora, sotto questo aspetto, è stato il più prolifico in campo.
    “”””

    In relazione all’articolo, fermo restando che condivido assolutamente tutto l’assunto, pare che la F14T sia ormai un libro aperto ed effettivamente non c’è un’area specifica dove intervenire, almeno per quest’anno e questo giustificherebbe l’apparente immobilità della Ferrari e si, perchè per quanto riguarda il telaio tutte le “deduzioni” dell’autore mai come ora sono state più eloquenti, visto che la famigerata sospensione pull rod anteriore non permette certo un cambiamento radicale in itinere, per non parlare poi della PU, che oltre alla coibentazione degli scarichi, null’altro è stato permesso.

    Detto questo, sembra che tutto in Ferrari sia stato “calcolato” in funzione delle necessità, rimanendo come unici punti fermi il disegnatore ed il coordinatore, per il resto tutto è cambiato, sia riguardo alle risorse (nuova galleria del vento e nuovo simulatore) che per gli addetti in ogni settore deficitario.

    Nonostante le aree di intervento siano enormi, non credo proprio che i prossimi interventi saranno sufficienti a colmare il gap con le Mercedes.

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