L’ex presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo attraverso un programma radio andato in onda su Radio Rai, la Politica nel Pallone, ha voluto toccare diversi temi di attualità legati alla F1 e fra questi ha voluto ricordare come il traguardo di arrivare in Ferrari come accaduto a Charles Leclerc sarebbe stato raggiunto anche da Jules Bianchi…

Sono passati ormai 4 anni da quando  Luca di Montezemolo, aveva lasciato il posto di presidente della Ferrari, dopo un 2014 dai risultati disastrosi per la scuderia di Maranello. Da allora la Ferrari non è ancora riuscita a conquistare un titolo mondiale piloti che manca da 11 anni, dal 2007 con Kimi Raikkonen e da 10 anni esatti quello Costruttori.

Rispetto alla condizione in cui l’aveva lasciata, la scuderia di Maranello ha fatto grandi passi avanti, arrivando negli ultimi due anni, a rivaleggiare per il titolo con la Mercedes. Alcuni avvenimenti però hanno fatto perdere la strada verso il titolo, segno di una squadra che nei momenti concitati non è stata in grado di fronteggiare l’armata delle Frecce d’argento.

La Ferrari è certamente molto diversa da quella che ho lasciato nell’ottobre 2014 – ha esordito Montezemolo– Diversa negli uomini, e forse anche un po’ diversa nella mentalità, ma questo fa parte nel gioco.

“È una Ferrari che ha rincorso il mondiale in questi quattro anni. In certi momenti – a volte a inizio stagione, a volte a metà – c’era la sensazione di avere finalmente una Ferrari in condizioni di vincere, ma purtroppo questo non è avvenuto e già 2/3 gare prima della fine del mondiale non è stato possibile. Credo però che quest’anno ci sia stata una Ferrari che ha dimostrato di saper fare una buona macchina, una vettura che in molte situazioni era superiore alla Mercedes, ma è mancata un ‘lampo’ finale. Noi abbiamo perso molti mondiali all’ultima gara, quello che mi è spiaciuto negli ultimi anni è stato vedere una Ferrari già battuta a 2/3 gare dalla fine“.

Fernando Alonso

Montezemolo ha voluto ricordare come negli ultimi anni in cui è stato presidente e dove al timone della Rossa c’era una certo Fernando Alonso, con il quale ha rischiato di vincere due mondiali, nel 2010 e nel 2012. Alonso,tutt’ora viene considerato tra i migliori piloti del Circus, ma che nonostante il suo talento non ha raccolto quanto avrebbe potuto, a causa delle sue scelte ma anche del carattere poco spesso da “uomo squadra”. Opinione che ha ribadito lo stesso Montezemolo.

GP ITALIA – 06/09/2014
© FOTO STUDIO COLOMBO X FERRARI

Devo dire che è stato un pilota un po’, non dico rovinato, ma condizionato da un carattere non semplice. Rispetto a Lauda e Schumacher, lui è meno uomo squadra. Però io lo considero soprattutto in gara uno dei più grandi piloti, ancora oggi tra i migliori 2/3 della griglia.

“Peccato che nelle ultime stagioni non sia stato in condizione di avere una macchina veramente competitiva. Però ricorderete che lui ha perso due mondiali con noi, nella seconda parte dell’ultima gara. Sia ad Abu Dhabi dove non riusciva a sorpassare il russo Petrov alla fine del rettilineo, sia in quella del Brasile, dove per un pelo avrebbe vinto. Con noi ha sfiorato il mondiale con una macchina che in quel periodo non era la migliore in due anni su quattro che è stato con noi“.

Charles Leclerc, il ricordo di Jules Bianchi e il vivaio Ferrari

Nel 2019, Ferrari avrà sul secondo sedile un nome inedito dopo 5 anni appartenuto a Kimi Raikkonen: Charles Leclerc. Il monegasco ha concluso la sua prima stagione in F1 a bordo della Alfa Sauber, disputando una buona stagione e dimostrando grande intelligenza sia nella guida che fuori dall’abitacolo.

Mi dicono sia un ragazzo molto serio, che ha fatto una stagione importante. Inoltre, mi ha impressionato che, pur andando spesso molto forte, abbia fatto pochissimi errori, che per un esordiente è un dato significativo. Mi aspetto un inserimento graduale, che non ci si aspetti delle cose eccezionali già dalle prime gare Capirà che alla Ferrari si lavora per la squadra e non solo per se stessi, quindi dovrà avere uno spirito di squadra. Sembra un pilota che potrà avere un grande futuro. Detto questo, la Ferrari per lui sarà un passo molto grande, perché la pressione e l’attenzione è diversa da quella della Sauber“.

leclerc

leclerc

Dopo anni dalla nascita della Ferrari drivers Accademy, si è deciso di promuovere un pilota del proprio vivaio, ma Montezemolo ha voluto ricordare come prima di Charles, un altro giovane promettente del vivaio Ferrari sarebbe stato promosso in squadra…Jules Bianchi, scomparso nel luglio del 2015 a seguito del terribile incidente accorsogli in quella maledetta domenica di fine ottobre 2014 a Suzuka, durante il Gp del Giappone sotto il diluvio: è una ferita ancora aperta per tutti i ferraristi.

Ho sempre creduto, e anche Domenicali, al vivaio. Bisogna poi sempre stare attenti di mettere in macchina un giovane senza anticipare i tempi. Noi l’abbiamo fatto con Massa, che mandammo un po’ in provincia alla Sauber e poi tornò da noi. Avevamo lo stesso percorso pronto per il povero Bianchi – molto veloce e molto serio. Credo che per Leclerc sia stata una scelta giusta, perché tra i giovani era quello con maggiore potenziale. Senza il monegasco ci sarebbe stata un’ulteriore conferma di Kimi“.

Schumacher e Lauda

L’ex presidente della Ferrari ha poi rivolto un pensiero a due personaggi che hanno tenuto in alto il nome della Ferrari per diversi anni: il primo è Niki Lauda, al quale invia un augurio di pronta guarigione dopo che recentemente, l’attuale presidente non esecutivo della Mercedes era stato sottoposto ad una importante operazione chirurgica:“Con Niki ho parlato proprio ieri pomeriggio, speriamo riesca ad uscire completamente da questa difficile operazione che è stata quella del trapianto del polmone, ma lui ha molta tempra. A lui voglio molto bene, abbiamo vinto e iniziato insieme. È stato un pilota importantissimo nella storia della Ferrari, intelligente e vicino alla squadra“.

 

Il secondo è Michael Schumacher, il quale sta ancora riprendendosi dal terribile incidente avvenuto nel dicembre 2013 e Montezemolo ribadisce quanto il “kaiser” è e sarà sempre un grande lottatore esprimendo tutta la sua vicinanza:È un lottatore, lotta, io ho sempre fiducia nelle sue capacità, voglio anche a lui molto bene. Abbiamo passato un periodo di vita insieme, anche a livello familiare, mi fa piacere vedere Mick che sta andando bene e adesso è alla vigilia di un’importante stagione in F2 e gli sono molto molto vicino, penso a lui molto spesso“.

Giuly Bellani

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