Il figlio del 7 volte iridato tedesco, attraverso un’intervista alla rivista ufficiale della Fia, ha voluto mettere in evidenza quanto sia pesante portare il cognome del padre.

Dopo aver vinto la Formula 3 Europea nel 2018, Schumi Jr ha messo in mostra sempre più le sue abilità portando molti a fare scomodi paragoni con il celebre padre, creando molta pressione a giovane tedesco.

In questo 2019 Mick dovrà affrontare le sfide della Formula 2, confermato nel team Prema. Il recente ingresso nella Ferrari Driver Academy e la nuova sfida in Formula 2 saranno lo stimolo maggiore per il 19enne figlio d’arte, per conquistare la Superlicenza e poter guidare le vetture della massima formula. Inoltre, facendo parte del programma dei giovani piloti della Ferrari, potrà avere l’occasione di disputare qualche test con le monoposto di Sauber, Haas e con la stessa monoposto del Cavallino.

Attraverso una recente intervista rilasciata ad Auto , la rivista ufficiale della Fia, il figlio del pilota più titolato della storia della Formula 1, ha rilasciato alcune dichiarazioni circa il significato di portare il cognome di una leggenda del motorsport mondiale.

“Sono felice di essere il figlio del più grande pilota di Formula 1 di tutti i tempi” – ha dichiarato Mick– “Sono contento che sia diventato quel tipo di campione e lo ammiro moltissimo anche se a volte può essere difficile. Ci sono lati positivi e negativi. Nonostante questo, avere il supporto di tante persone in giro per il mondo non può essere affatto una cosa negativa e sono grato per questo”.

Schumi Jr ha poi parlato di un fatto particolare, quando ancora piccolo il padre Michael gli chiese se era intenzionato a seguire le sue orme e diventare anche lui un pilota professionista.

“Le gare e il karting sono una cosa abbastanza normale nella mia famiglia e ho sempre amato andare in kart con mio padre. È stato molto divertente condividerlo con lui e mi ricordo che un giorno mi domandò sequesto per me avrebbe continuato a essere un hobby o se avessi voluto farlo da professionista. Gli risposi che desideravo farlo come lavoro e in effetti non ho mai desiderato altro”.

Infine, Mick ha ripercorso il suo 2018 in Formula 3,che lo ha portato a vincere il titolo. Una stagione che ha visto il 19enne tedesco cambiare decisamente passo dopo la seconda metà di stagione.

“È iniziato tutto a Spa e poi al Nurburgring, dove ho vinto tutte e tre le gare. Era chiaro che il campionato fosse a portata di mano. Con il senno di poi può sembrare strano, ma per tutta la stagione non ho mai pensato che il titolo fosse fuori vista, ero sempre convinto che fosse ancora possibile vincere. Avevamo il ritmo, ma pareva che ci fosse qualcosa che non funzionava nel modo giusto. Però, ho sempre creduto fermamente che avremmo risolto i nostri problemi” ha concluso Schumi Jr.

Giuly Bellani

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