Le indiscrezioni che circolano parlano di un incremento del carico che avrebbe già compensato le nuove regole sull’aerodinamica 2019, le scuderie hanno una ottima capacità di reazione negli ultimi anni avendo sviluppato con accuratezza le simulazioni al computer e la galleria del vento, non c’è dubbio che questa voce possa essere vera tuttavia vale la pena di ricordare come sono evolute negli ultimi due anni le due squadre che si sono giocate il titolo e quali sono stati davvero i loro punti di forza, questo ‘esercizio’ può forse darci un’indicazione di come saranno le vetture di quest’anno ma anche su quali aree saranno concentrati gli ingegneri. Premesso che una vettura viene sviluppata in ogni singolo centimetro quadrato è importante capire in quale direzione sono andati gli sviluppi durante la stagione.

La Mercedes negli ultimi anni appare sempre molto simile e mai rivoluzionata, passo lungo praticamente uguale da due anni, bassissimo rake e pochissimi interventi radicali almeno esterni, il loro recupero durante il campionato è sempre arrivato, sia nel 2017 che nel 2018, nella capacità di sfruttare al meglio gli pneumatici lavorando in parte sull’aerodinamica ma soprattutto sulle sospensioni. Le gomme quindi rimarranno il loro punto di forza ma soprattutto l’obiettivo primario di una monoposto che genera molto carico col corpo vettura e che dovrebbe mantenere lo stesso passo arrivando così ad una vettura lunghissima nella sua totalità, l’aumento della capacità del serbatoio (da 105 a 110 kg) non dovrebbe essere influente da questo punto di vista perché la vettura potrebbe perdere troppo in agilità allungandola ulteriormente. Rimane l’incognita di quanto possa essere avvantaggiata da una conformazione regolamentare che solo apparentemente favorisce l’assetto parallelo al terreno. Insomma i Tedeschi dovrebbero puntare sulla continuità senza stravolgere nulla. Da capire se le indiscrezioni sul pacco batterie ‘sdoppiato’ della Ferrari abbia avuto un seguito e quindi imitato da Mercedes.

La Ferrari ha fatto scuola soprattutto con la parte centrale del corpo vettura, ha un assetto rake molto pronunciato ed un passo decisamente più corto della rivale, ben 105 mm, avrebbe forse bisogno di allungarsi (pochi millimetri) per sistemare adeguatamente il serbatoio maggiorato e per poter generare più carico col corpo vettura; difficilmente però si andrà nella direzione di stravolgere il progetto e probabilmente si affineranno le soluzioni nella parte centrale della macchina, soluzioni adottate anche da altre scuderie (Red Bull) già nel 2018; il nodo della questione è quanto e come potrà mantenere un assetto rake così accentuato con i flussi anteriori completamente ridisegnati, ci aspettiamo da questa giovane squadra qualche soluzione geniale come siamo stati abituati negli ultimi tempi, ma non è tutto qui, la zona a ‘coca cola’ dovrebbe essere il fiore all’occhiello della nuova vettura che avrà anche un sistema di raffreddamento differente e che dovrebbe conferire al posteriore una snellezza invidiabile. Rimane tuttavia l’incognita sospensioni, è sulla meccanica che deve arrivare la svolta in quanto la power unit è di altissimo livello ma lo sfruttamento gomme non è stato pari alla Mercedes nel 2018. Da verificare il comparto elettrico, batterie e software di gestione ma su questo sembrano già avanti come dimostrato in passato.

In definitiva due concetti di vettura molto diversi nel 2018 che dovrebbero essere ancora più distanti nel 2019; ma non manca molto affinché si tolgano i veli alle vetture per vedere, almeno esternamente chi ha cambiato in modo significativo il layout della monoposto.

Marco Asfalto

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