Il miglior tempo di Vettel ha dimostrato che la SF90 può giocarsela benissimo con la Mercedes, a patto di risolvere i problemi di gioventù

I test invernali al Montmelò sono terminati. La Ferrari ha ottenuto la miglior prestazione con Sebastian Vettel, che calzando la mescola C5 ha sfiorato il record della pista in 1’16”221. Alla faccia di chi diceva che le nuove monoposto sarebbero state più lente. Se la Mercedes era apparsa in ritardo fino a ieri mattina, Lewis Hamilton ci ha tenuto a dare un segnale portandosi a soli 3 millesimi dal tedesco nella sua simulazione di qualifica pomeridiana. Il campione del mondo ha montato anche un altro set di gomme più morbide cercando ripetutamente di prendersi il primato, ma senza riuscirci. Al di là delle sue frasi fatte come quelle di Toto Wolff, secondo i quali ”La Ferrari è avanti di mezzo secondo”, la sensazione è che mai come quest’anno la sfida sia aperta, bilanciatissima e destinata a protrarsi ( si spera) fino ad Abu Dhabi.

Barcellona ci ha detto che la Ferrari è probabilmente la macchina migliore al momento, anche se con meno vantaggio rispetto alla prima settimana grazie alla versione B presentata dalla Mercedes. Quello che preoccupa a Maranello è l’affidabilità: la SF90 è stata perfetta nella prima settimana, mentre successivamente sono arrivate le prime novità sulla power unit ( si parla già di un’evoluzione importante) ed i problemi non sono mancati. Ieri Vettel si è fermato a causa di un problema elettrico, mentre Leclerc aveva accostato giovedì per un guasto allo scarico. Anche le prime due giornate erano state difficili, con il tedesco vittima di un brutto incidente nella mattinata di mercoledì dopo essersi piantato in pista il giorno prima per un problema all’impianto di raffrreddamento.

La Mercedes ha marciato come un orologio, anche se ha perso tutto il pomeriggio di martedì per la precauzionale sostituzione della power unit dopo una perdita d’olio quando c’era Bottas al volante. Successivamente la W10 non ha più palesato il minimo problema, girando in continuazione anche se è apparsa inferiore dal punto di vista prestazionale. Quello che fa paura della Ferrari è l’incredibile facilità con la quale la creatura di Mattia Binotto scende in pista siglando subito il tempo, senza nessuna difficoltà. In pochi lo avranno notato, ma andando al di là del miglior tempo assoluto sono stati altri due i croni spaventosi da parte della rossa: Charles Leclerc è andato sull’1’17” basso con la gomma bianca C2, mentre Sebastian Vettel ha staccato un impressionante 1’16”720 con le C3 ed al termine di un run di parecchi giri, palesando un’abbastanza marcata superiorità sulla velocità pura.

L’incognita resta l’affidabilità e, se è vero che Ferrari ha portato a Barcellona un’evoluzione della power unit che ha dato dei grandissimi risultati ma problemi tecnici, sarà da vedere se a Maranello risolveranno al banco questi intoppi di gioventù. In questo caso potremmo vedere questa specifica motoristica in Australia, con grandi possibilità di fare un sol boccone degli avversari. La Mercedes resta ovviamente la favorita e non sarà facile scalfire la loro superiorità, ma questo sembra davvero l’anno migliore per riuscirci.

 

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