Il monegasco sta seguendo lo stesso lavoro di Vettel ma con gomme più dure. Tanti giri per la Red Bull di Gasly e Lewis si affaccia nelle prime posizioni

La seconda giornata di test sul tracciato del Montmelò sta ricalcando in pieno il copione di ieri per quanto riguarda la leadership della classifica. La Ferrari è sempre in testa ed è arrivato il tanto atteso debutto di Charles Leclerc. Il monegasco per ora è stato meno attivo di Sebastian Vettel, anche se la miglior prestazione è arrivata senza troppi problemi. Pochi minuti fa, Leclerc  ha girato in 1’18”982 con la mescola C2 a banda bianca, più dure della C3 indossata da Seb nel suo tentativo migliore. Questo spiega gli 8 decimi di differenza che ci sono tra i due, ma va sottolineato come Charles stia ottenendo le proprie prestazioni in dei long run che confermano la bontà della nuova SF90. Per il momento 35 giri all’attivo e nessun errore da parte di Leclerc.

In seconda posizione troviamo la Renault di Daniel Ricciardo, che dopo una giornata anonima ieri ha deciso di spingere maggiormente in mattinata. 1’19”886 con mescola C3 il miglior tempo dell’australiano, che ha all’attivo anche 27 passaggi. Terzo Lewis Hamilton con la Mercedes W10. Il britannico era risultato molto tranquillo nelle prime ore, dando l’impressione di non voler forzare. Poco fa ha montato anche lui la mescola C3 piazzando un buon 1’19”928 che lo tiene ad oltre un secondo da Leclerc con una gomma più morbida. Il campione del mondo ha messo insieme 37 passaggi ed è il più attivo di giornata al momento. Quarto Antonio Giovinazzi con l’Alfa Romeo Racing, che è risultato uno dei piloti più presenti in pista avendo inanellato ben 31 tornate. Il suo 1’20”119 è arrivato a parità di gomma con i due che lo precedono ed il pugliese sta costantemente migliorando i propri tempi.

Quinta piazza per la Mclaren con Lando Norris, seguito da Stroll con la Racing Point e dalla Red Bull motorizzata Honda di Gasly. 37 i giri completati dal francese al debutto nella squadra di Christian Horner, segno di un’affidabilità in grande crescita della power unit nipponica. Chiudono la Haas di Magnussen e la Toro Rosso di Albon

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