Yas Marina; partiamo dalle parole di Kimi Raikkonen del dopo gara “ho passato tutta la gara a risparmiare benzina”; in effetti il Finlandese è apparso lento e quasi rinunciatario, come spesso gli capita, tuttavia questa volta il motivo è stato abbastanza evidente come da lui ammesso; ha parlato poi di “velocità di crociera” e che questo “non ha nulla a che vedere con le corse”. Parole dure e sottovalutate, dette, ricordiamolo, da un campione del mondo. Ora dobbiamo fare una premessa; chiunque ci fosse stato al posto di Raikkonen non avrebbe cambiato la nostra opinione in merito alle regole attuali della F1; che accada alla Ferrari di dover andare piano o alla Mercedes od alla Red Bull, il principio rimane identico; non è ammissibile che la massima formula motoristica a quattro ruote sia stata trasformata in una gara endurance; e il fatto che non accada in tutte le piste non sminuisce la gravità della situazione. In F1 tutti i piloti dovrebbero correre e gareggiare al meglio delle proprie possibilità in relazione al mezzo utilizzato; la Federazione non dovrebbe intervenire con divieti che possano, anche ipoteticamente, limitare le capacità dei driver e la loro predisposizione naturale alla velocità; insomma a spingere sul gas. Stabilito, visto che si vogliono cambiare le regole dal 2021; che non importa proprio a nessuno di produrre propulsori, per le vetture di serie, simili a quelli di F1 che inquinino meno e che consumino altrettanto; è ora che la FIA inizi a cambiare qualcosa delle illogiche norme fin qui adottate e la prima dovrebbe proprio essere relativa al carburante da imbarcare; sembra quasi ovvio che nel 2018, con i consumi di olio ridotti a 0,6 litri/100Km alcuni potrebbero avere lo stesso problema che Raikkonen ha avuto ad Abu Dhabi, perché quell’iniezione di lubrificante in più (con i relativi additivi) serviva probabilmente ad aumentare la potenza ma anche a diminuire i consumi, la prova è proprio nelle prestazioni della Ferrari che sembra aver risentito maggiormente nell’adottare la nuova specifica prima di Monza (0,9 L/100Km invece di 1,3). Mercedes appare essere in forma ed aver risolto il problema e sicuramente anche la Rossa sarà a posto nella prossima stagione; ma gli altri? Riuscirà Renault ad essere nei parametri in tutte le gare e non dover ordinare ai suoi piloti, compresi quelli delle squadre clienti, di fare i tassisti? Per non parlare di Honda che ha problemi ancor più gravi. Ciò che risulta anomalo è il comportamento di Liberty Media, l’azienda statunitense dovrebbe essere la prima a far pressione sulla Federazione per cambiare le cose in nome di un sano spettacolo, eppure i due soggetti sembrano non dialogare a sufficienza; arroccati come sono a difendere ognuno i propri, a volte oscuri, interessi…

Marco Asfalto

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