L’ex team principal della Renault e Mister E hanno parlato dei temi più caldi del fine settimana negli Emirati Arabi Uniti

Prima del GP di Abu Dhabi, Sebastian Vettel ha rilasciato un’intervista nel quale ha parlato della sua difficile stagione. Il tedesco della Ferrari si è preso la colpa del gravissimo errore che ha commesso in occasione di Hockenheim, quando ha gettato al vento una vittoria che avrebbe sancito un importante allungo nella classifica mondiale. Con l’incidente sono invece iniziato i problemi del Cavallino, che hanno permesso ad Hamilton di dominare la seconda parte di stagione con relativa facilità. Vettel ha detto chiaramente che anche senza i suoi errori non avrebbe vinto il mondiale, dal momento che la sua monoposto è spesso risultata troppo inferiore alla Mercedes da Singapore in avanti. È innegabile che le frecce d’argento abbiano migliorato la propria performance in maniera nettamente superiore alla Ferrari, ma Seb ha voluto nascondere altri errori madornali che molto probabilmente sono costati il titolo alla rossa.

Nel week-end appena trascorso, hanno parlato anche altri due personaggi da sempre noti nel circus di Formula 1 come l’ex patron Bernie Ecclestone e Flavio Briatore. Mister E è stato molto duro con Sebastian nelle sue dichiarazione, ma ha dato anche un briciolo di speranza al Cavallino per il futuro più immediato parlandone con “La Gazzetta dello Sport”: “Sebastian non è Schumacher -ha esordito Ecclestone-. I paragoni tra i due vanno evitati. Michael si prese sulle spalle la squadra e la portò fuori da una crisi interminabile. In Red Bull Seb era amato e parlava con tutti, in Ferrari credo non sia così. Questo lo ha deconcentrato e non sarebbe dovuto accadere. Vettel è molto sensibile caratterialmente e deve dimostrarsi più forte da questo punto di vista”.

“Sono comunque sicuro che non sia un pilota finito, ma solo disorientato. Ha tutto per ritrovare la giusta concentrazione e recuperare il tempo perduto. A mio parere la Ferrari ha avuto la macchina migliore, ma sia la squadra che Sebastian hanno commesso degli errori e si sono persi. Francamente non ne conosco il motivo, ma anche la Mercedes su molte piste è stata fortissimo. Sono sicuro che la rossa fosse la più forte, ma i troppi errori hanno fatto la differenza ”.

Foto link tratta dal profilo twitter @Briatore

Flavio Briatore ha parlato del ritiro di Alonso a Sky Sport F1 , suo pupillo sin dai tempi della Renault. Per l’imprenditore piemontese il ritiro ( a suo parere temporaneo) dello spagnolo rappresenta un enorme perdita per il circus iridato, dato che si tratta di uno dei migliori piloti in circolazione: “La Formula 1 senza Fernando è come il Real Madrid che ha perso Cristiano Ronaldo. Si tratta di una delle poche star riconoscibili in questo sport , dato che se alla maggior parte di loro togli la tuta io non ne riconosco nessuno. Fernando è assieme ad Hamilton, Vettel e Raikkonen uno dei gladiatori di 7-10 anni fa, che ormai non ci sono più in questo mondo”.

Briatore ha poi affrontato l’argomento ritiro/pausa di Alonso, confidando di avere speranze per un ritorno del due volte campione del mondo:

“Attualmente si tratta di un anno sabbatico, ma non sono sicuro che non tornerà in F1. Si tratta di un “vediamo cosa accade” più che di un addio. Necessitava una sosta dopo un sacco di anni di attività, un po’ come fecero Prost e Senna. Il problema è che esistono solo due team per vincere, che sono Mercedes e Ferrari. Per me con il suo talento è forte quanto Hamilton. Se venisse chiamato da uno di questi due team secondo me tornerebbe, ma è solo una mia ipotesi. Dopo tanti anni frustranti aveva bisogno di fermarsi, dato che la Mclaren ha fatto degli sforzi ma con risultati patetici. Sarebbe stato troppo utile per lui continuare a lottare solo per qualche punto”.

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