L’inglese ha provato ripetutamente a prendersi il miglior tempo mentre un problema elettrico ha chiuso il pomeriggio Ferrari

Si spengono i motori sul tracciato del Montmeló. I test invernali sono finiti ed ora si penserà a Melbourne dove tra due settimane scatteranno le prime libere della stagione. La Ferrari di Sebastian Vettel è risultata la più veloce in assoluto grazie al crono stampato in mattinata in 1’16’’221 con gomme a mescola C5. Il record della pista dunque non è stato abbassato, ma una grande dimostrazione della nuova SF90 è arrivata nella mattinata di ieri: Charles Leclerc era stato autore di un 1’17’’ basso con gomme C2, andando forse a “scoprire” il potenziale della rossa. 110 i giri completati quest’oggi ma non tutto è oro quel che luccica comunque. Anche nel pomeriggio di oggi è arrivato un inconveniente tecnico quando Vettel ha dovuto parcheggiare nel corso di una simulazione di gara a causa di un problema elettrico alla power unit. Ieri Leclerc era stato costretto ad accostare a fine sessione per una noia ad uno scarico, mentre la prima settimana era filata liscia senza problemi. Si tratta di problemi di gioventù che ci stanno, visto che la Ferrari ha lavorato molto sulla rastremazione al posteriore e nei test era importante far emergere anche il problema più piccolo. Quel che è certo è che la vettura è competitiva e pronta per l’Australia almeno dal punto di vista della prestazione pura.

Dopo essersi a lungo nascosta, anche la Mercedes ha deciso di spingere maggiormente sulla W10 con Lewis Hamilton e Valtteri Bottas. Il campione del mondo ha spinto nel pomeriggio arrivando a firmare la seconda prestazione in 1’16’’224 con mescola C5, vale a dire a soli 3 millesimi da Vettel. Simbolo di un equilibrio che si preannuncia duraturo per tutto il campionato e che conferma che tutto questo vantaggio la Ferrari non sembra averlo, anche se forse qualcosina in più rispetto ai campioni del mondo lo hanno. Bottas non è andato oltre un 1’16’’563 a parità di gomma con i primi due, con il team di Brackley che oggi ha girato meno del solito totalizzando comunque 132 giri.

Quarta piazza per la Renault di Hulkenberg seguito da Kvyat sulla Toro Rosso-Honda. Sesta piazza per la Mclaren di Sainz che completa il gruppo dei piloti che hanno abbattuto il muro dell’1’17’’. Lo spagnolo si è anche aggiudicato il ruolo di stakanovista di giornata, avendo inanellato ben 134 tornate e precedendo la Haas di Grosjean. A seguire troviamo la Renault di Ricciardo e l’Alfa Romeo Racing di Raikkonen, anche lui praticamente sempre in pista con la bellezza di 132 giri portati a termine. La top ten è completata da Magnussen. Delusione di giornata la Red Bull con power unit Honda, dato che Max Verstappen è undicesimo e non è andato oltre un 1’17’’709 con gomme C3 a banda gialla. I bibitari non hanno provato la qualifica completando appena 29 giri in mattinata, per poi non scendere in pista nel pomeriggio. Evidentemente la vettura non era al top dopo il botto di Gasly di ieri e dunque si è trattato di un quarto giorno interlocutorio per loro. Chiudono la classifica la Racing Point di Sergio Perez e la Williams di Robert Kubica, staccato di oltre un secondo dal messicano.

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