Hamilton ha bisogno di un settimo posto per eguagliare Fangio. La Ferrari vuole riaprire la lotta per il mondiale costruttori

A pochi giorni di distanza dal trionfo di Raikkonen e della Ferrari ad Austin, il circus della Formula 1 è già pronto a riaccendere i motori per il GP del Messico. Sul tracciato ”Hermanos Rodriguez” si è tornato a correre nel 2015, e le prime due edizioni sono state dominate dalle Mercedes. In entrambi i casi è arrivata una doppietta, con Rosberg davanti ad Hamilton che si sono poi invertiti i ruoli nel 2016. Le frecce d’argento sono state invece in difficoltà lo scorso anno, quando a trionfare fu Max Verstappen che dominò con la Red Bull. Lewis concluse ottavo, dopo una gara in rimonta causata dal contatto con Vettel ( quarto al traguardo) alla prima curva. Questo risultato gli bastò comunque per ottenere il quarto alloro iridato, e domenica il copione potrebbe risultare lo stesso.

Hamilton è infatti a quota 346 punti contro i 276 del rivale ferrarista e questo significa che con un settimo posto eguaglierebbe i cinque mondiali di Fangio con due gare d’anticipo. Si tratterebbe dell’ennesima dimostrazione di forza del britannico, un’altra umiliazione rifilata a Vettel e alla Ferrari. La sesta vittoria stagionale del Cavallino negli States ha però riaperto una speranza per quanto riguarda il mondiale costruttori, comunque saldamente nelle mani della Mercedes: il team di Brackley comanda a quota 563 punti, con 66 lunghezze di vantaggio sui 497 della Ferrari. Se la Scuderia di Maranello confermerà la competitività di Austin, la speranza di tenere aperti i giochi fino ad Abu Dhabi può essere un obiettivo perseguibile e non impossibile da raggiungere. Vincere il mondiale sarà invece un’altra storia.

La Ferrari non vince in Messico dal 1990, quando a trionfare fu Alain Prost davanti a Nigel Mansell che completò una fantastica doppietta. Terzo Gerhard Berger sulla Mclaren-Honda, dopo aver subito un fantastico sorpasso all’esterno della ”Peraltada” proprio dal leone inglese. Si ritirò per l’esplosione di una gomma Ayrton Senna. Si tratta dunque di un circuito pieno di storia, dove la Formula 1 ha deciso di tornare nel 2015 apportando una modifica proprio nell’ultima parte del tracciato. La storica ”Peraltada” non è più un curvone velocissimo verso destra, ma ora è stato sfruttato un vecchio stadio da baseball al cui interno passano le monoposto tra migliaia di fan in festa sulle tribune. Il Messico potrebbe assegnare il mondiale per il secondo anno di fila, ma la maggior parte del tifo sarà per l’idolo locale, il pilota della Force India Sergio Perez.

Di seguito riportiamo gli orari del GP del Messico:

Venerdì 26 ottobre:
Prove libere 1: 17.00-18:30 – diretta su Sky SportF1 HD
Prove libere 2: 21.00-22:30 – diretta su Sky SportF1 HD

Sabato 27 ottobre:
Prove libere 3: 17:00-18:00 – diretta su Sky SportF1 HD
Qualifiche: 20:00-21:00 – diretta su Sky SportF1 HD/Tv8

Domenica 28 ottobre:
Gran Premio: ore 20:10 – diretta su Sky SportF1 HD/TV8

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