Hamilton vince anche in Giappone e diventa quasi irraggiungibile in classifica; di fatto la Ferrari abbandona ogni sogno iridato per questa stagione anche se matematicamente potrebbe ancora vincere il campionato. Ciò che però mi ha più ‘sconvolto’ è stata la rete e tutti i vari commenti apparsi sui siti specializzati, su facebook e su twitter; francamente non immaginavo tanto astio e tanto odio contro la ‘Rossa’ il cui primo peccato è quello di avere Marchionne come ‘capo’ assoluto, il manager Italo-Canadese non è amato affatto probabilmente per alcune scelte della Fiat e della FCA degli ultimi anni. Però bisogna confrontarsi col passato per capire il lavoro svolto dalla Ferrari e quindi anche da chi la presiede; i tifosi hanno la memoria corta, dimenticano infatti il 2014, l’anno dell’avvento dell’era ibrida, dimenticano una vettura completamente sbagliata (F 14-T) e con un propulsore fallimentare che portò al 4° posto in classifica costruttori dietro anche alla Williams e con Alonso che arrivò in 6° posizione e Raikkonen addirittura 12°; due soli podi per il pilota Spagnolo e un unico 4° posto per il Finlandese. I tifosi dimenticano il 2015 quando la Ferrari si classificò 2° nei costruttori ma senza mai lottare per la vittoria finale con un passivo rispetto alla Mercedes di ben 275 punti; ci furono delle vittorie, vero, ma Vettel (3°) fu staccato di oltre 100 punti a fine stagione con 1 solo ritiro (Messico) e Raikkonen  (4°) di oltre 200 rispetto ad Hamilton che vinse passeggiando. La realtà è che la Rossa ha dovuto recuperare 2 anni di GAP tecnico sulla Mercedes con quest’ultima che fece approvare un regolamento (avallato anche da Maranello per carità) a proprio piacimento e con dei motori che erano al banco già da due anni. I tifosi non ricordano i tanti problemi del 2016 con la Power Unit Ferrari che doveva essere completamente rivista per poter solo impensierire i rivali Tedeschi ben protetti per un lungo periodo dallo sviluppo a gettoni secondo il quale chi ha iniziato meglio un progetto poi viene automaticamente protetto da un ritorno tecnico dei competitors; ci sono volute le proteste della Red Bull per ritornare ad una normale e coerente evoluzione dei propulsori, qualcosa di così elementare che la capirebbe anche un bambino di 5 anni. I tifosi non ricordano i test pre-campionato quando la Ferrari veniva già data per finita e con un GAP di oltre 1 secondo, dati che non si sa da dove fossero arrivati; e ultima ma per questo non meno importante considerazione; i tifosi non ricordano le deroghe sulle sospensioni, le lettere di chiarimento di Simone Resta che hanno aperto un caso, le proteste di Red Bull sull’olio utilizzato come combustibile e un ‘manettino’ Mercedes che non si ancora bene come possa funzionare nei limiti del regolamento…

Ora criticare è facile ed anche rimpiangere quanto accaduto in certe fasi di questa stagione, in molti attaccano Vettel, un tipo che non regge la pressione secondo la rete; ma quando si deve rincorrere e si è in affanno si possono commettere errori, troppo semplice paragonare Hamilton e la sicurezza di una vettura che conosce in ogni particolare a Vettel e le tante vetture di questi anni Ferrari, di fatto una diversa ogni stagione. La Mercedes ha corso sul velluto per 3 anni e solo nel 2017 ha trovato un vero rivale, un rivale stanco e che ha dato tutto quello che poteva per vincere contro chi è stato invincibile; l’errore in questo caso capita, i componenti di un team sono esseri umani e quando costretti a fare un lavoro doppio in metà del tempo possono sbagliare. Mi chiedo quanti di questi tifosi scontenti siano in grado di fare lo stesso durante le loro mansioni lavorative. La Ferrari va applaudita per l’impegno, la tenacia, il sudore e la fantasia tecnica e, non ultimo, per aver tenuto in vita il campionato del Mondo di Formula Uno 2017; senza una ‘Rossa’ così avremmo assistito ad una farsa che non si è compiuta unicamente nel 2016 per merito di Rosberg; una stagione a due contendenti che Hamilton è stato anche in grado di perdere. A che tipo di gare avremmo assistito senza una Ferrari competitiva? Hamilton davanti e Bottas a fare da tappo a tutti gli altri… Anche se non si è tifosi della ‘Rossa’ bisogna apprezzare, da sportivi, il merito di chi ha restituito interesse per la F1 che andava perdendosi e questo è dimostrato anche dai dati di ascolto mondiali.

Per quanto riguarda tutti gli altri, anti-Italiani e anti-Ferrari, ricordo che c’è una certa differenza tra tifare un avversario e tifare contro; chi ha nel cuore la Mercedes o la Red Bull è in buona fede ed in linea con il valore più intrinseco dello sport, competizione onorevole e rispetto dell’avversario, chi invece rema sempre contro i propri colori o le squadre del proprio paese, ha qualcosa di sbagliato nel cuore; in genere sono gli stessi che quando si trovano fuori dell’Italia si vantano del nostro cibo, della nostra storia, della nostra arte, dei nostri monumenti e della nostra tecnologia per poi tornare in Patria e rimettersi nella corsia degli insoddisfatti; un buon consiglio sarebbe quello di andarsene definitivamente; se non si ama il proprio paese e ciò che lo rappresenta nel Mondo, questa è l’unica soluzione…

Marco Asfalto

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3 Risposte

  1. ste57

    Grazie, sono le stesse emozioni, gli stessi pensieri, che ho provato nel leggere i commenti di tante persone, ma non sarei mai stato capace di spiegarle cosi bene. La sua amarezza la condivido pienamente.

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