La race analysis delle gare del Campionato Italiano GT3 è sempre complessa e questo per una serie di motivi, i BOP emessi dal Bureau permanente dell’ACI che decide in base ad alcuni parametri di aumentare o diminuire il peso di una vettura, oppure di limitare la pressione del turbo o ridimensionare le flange; inoltre la tipologia stessa delle gare, con molte ‘sportellate’ non ci regalano spesso giri ‘puliti’ da poter esaminare; ultimo fattore ma importantissimo, il cambio Pilota, non tutti hanno la stessa velocità nel ‘piede’ e dare dei risultati reali è sempre un azzardo. Come ben sapete noi seguiamo il GT3 da tempo ed oggi vogliamo offrirvi una comparazione tra due Scuderie che hanno debuttato entrambe nel 2016; la BMW  Team Italia con la M6 e la Black Bull Racing che ha vinto il Campionato 2016 con la Ferrari 488; dobbiamo però fare una giusta premessa, la Ferrari è una vettura compatta, motore posteriore e passo corto costruita quasi appositamente per questo genere di gare mentre la Bmw è una macchina ben diversa, motore anteriore ed un passo lunghissimo; la nostra comparazione è relativa al circuito di Misano dove la Bmw colse una vittoria in gara 1 nel 2016 ed un 2° posto nel 2017 sempre in gara 1; mentre la Black Bull nel 2016 è arrivata 13° ma con dei problemi agli ultimi giri quindi fino alla tornata n. 24 ha girato con ottimi tempi mentre nel 2017 si è classificata 6° dovendo scontare un handicap molto importante dopo la vittoria ad Imola nel 1° appuntamento della stagione; da ricordare che nella tappa di Misano (2° appuntamento) oltre che il cambio Piloti è stato effettuato il cambio gomme dopo che la Pirelli ha riscontrato un degrado anomalo delle coperture; tuttavia abbiamo pensato che una comparazione delle due vetture ci avrebbe dato un quadro interessante soprattutto in relazione alla notevole differenza strutturale che le contraddistingue.  Le condizioni della pista sono state molto simili tra le due gare con temperature molto alte; da dire che la Pirelli ha cambiato leggermente la costruzione delle gomme da un anno all’altro ed in molti si sono dovuti adeguare, ad Imola e nei test è sembrato che le nuove coperture avessero una durata di performance maggiore ed un range di innesco termico più ampio, proprio per questo è risultato abbastanza anomalo quanto riscontrato a Misano con la conseguente decisione di consentire il cambio gomme durante la sosta, cosa che negli altri anni era vietata. La prima comparazione è tra la Bmw 2016 con la 2017 ecco il grafico

Da rilevare la differenza dovuta al 2° stint con gomme nuove, mentre infatti i tempi 2016 sono bassi ma costanti, nel 2017 si è avuto un degrado importante a vettura carica di carburante per poi diventare molto più performante dopo il cambio gomme; di fatto, a detta dei Piloti Bmw, la loro vettura sembrava andar meglio con i vecchi pneumatici e soprattutto, con i nuovi, si riusciva ad essere veloci quando questi superavano metà gara (come verificato nei test pre-campionato) mentre a vettura scarica la resa è maggiore, col pieno la M6 fatica a sfruttare tutto il grip. La Ferrari di Black Bull Racing ha un comportamento completamente opposto

Da notare come, a parte il passaggio n. 8 del 2016, la Ferrari sia costante nello sfruttare gli pneumatici con dei timing inferiori nel 2017; la vettura, compatta e dal passo corto rispetto a Bmw, risulta molto competitiva in un tracciato come quello di Misano caratterizzato da alcuni tratti rettilinei ma anche da curve molto strette. Di seguito, sempre parlando di Bmw, ecco uno schema del 1° stint dove si evidenzia la difficoltà con gli pneumatici 2017 a serbatoio pieno

Da notare come la curva di degrado sia minore nel 2016 a partire dal 6° passaggio mentre nel 2017 dal giro n. 7 al 12 si ha un innalzamento dei tempi rilevante. Infine una comparazione tra le due vetture nel 2° stint

La Bmw M6 sembra soffrire di meno con le gomme nuove montate al cambio Pilota e risulta leggermente più veloce della Ferrari 488 che è la vettura da battere in quanto ha vinto sia il campionato 2016 sia le prime due gare di Imola; vero è che Misano risulta essere una pista favorevole alla Bmw, tuttavia il vero problema rimane il 1° stint quando la M6 non riesce ad esprimere tutto il potenziale nonostante un lavoro sull’erogazione molto lungo che però sembra aver penalizzato il grip a vettura carica. Sarà interessante capire il livello di performance delle due vetture a Monza, una pista veloce in cui il passo lungo della Bmw dovrebbe avere la maggiore nonostante la notevole capacità di aderenza della Ferrari nel 1° stint.

Marco Asfalto

 

 

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