Lewis guida la doppietta Mercedes con Verstappen che completa il podio. Vettel quarto e Raikkonen ritirato

Un Gran Premio di Spagna a cui seguiranno molte polemiche è appena andato in archivio. Il tracciato del Montmelò ha riportato in alto la Mercedes, con Hamilton imprendibile dall’inizio alla fine e Bottas secondo a completare un 1-2 che mancava da Monza 2017  al team campione del mondo. Il quinto appuntamento del mondiale ha anche sottolineato la poca credibilità di cui ormai gode il mondo della Formula 1, in cui un cambiamente di gomme in corsa riporta le W09 su un altro pianeta rispetto alla concorrenza.

Di credibilità pare esserne rimasta ben poca anche nel muretto box della Ferrari, dove un pit stop assurdo fa precipitare Vettel dal secondo al quarto posto e soprattuto a -17 da Hamilton nel mondiale. Finalmente una soddisfazione per Verstappen, autore di un’ottima gara che gli ha regalato il primo podio stagionale arginando in maniera egregia gli attacchi di Seb nel finale.

La partenza era stata ottima per la Ferrari: Vettel si è subito sbarazzato di Bottas all’esterno della prima curva mettendosi subito in caccia del leader Hamilton. Nelle retrovie si è scatenato il caos alla curva 3, dove l’ennesima follia di Grosjean ha innescato una carambola che ha costretto al ritiro anche gli incolpevoli Gasly ed Hulkenberg. La safety car era inevitabile e si annotano subito tre ritiri dopo pochi metri di gara.

Alla ripartenza si capisce subito che la storia è ben diversa rispetto alle prime gare. Hamilton è di un’altra categoria e rifila con regolarità circa un secondo al giro agli inseguitori, con Seb che tieni comunque a bada Bottas senza troppi problemi. Al diciottesimo giro la rossa #5 si ferma ai box e monta le medie, lo stesso fa Valtteri due giri dopo rientrando per un nulla alle spalle della Ferrari del tedesco. Hamilton si ferma qualche giro dopo rientrando tra le due Red Bull, mentre Raikkonen è costretto al ritiro da un calo di potenza. Dopo le difficoltà dal punto di vista velocistico scatta dunque anche un allarme affidabilità che a Maranello dovranno ben presto cercare di risolvere.

Al rientro di Verstappen e Ricciardo si riforma il trio di testa, con le Mercedes inframezzate dall’unica rossa rimasta in pista. La frittata della Ferrari si completa quando Ocon si ferma causando una virtual safety car. Ancora una volta il muretto abbocca alla finta del box teutonico, facendo rientrare Vettel per montare un nuovo set di gomme medie. Alla ripartenza oltre che a Bottas, l’alfiere ferrarista si ritrova anche alle spalle di Verstappen a causa di un pit stop lento. L’olandese in seguito danneggia la sua ala anteriore in un contatto con la Williams di Stroll, ma nonostante questo mantiene un buon ritmo che sommato alle difficoltà della SF71-H gli consentono di mantenere il podio fino al traguardo.

La bandiera a scacchi cala dunque su Lewis Hamilton che vince il secondo Gran Premio consecutivo dopo Baku e tenta una prima fuga nel mondiale. Per l’inglese i punti sono 95, 78 per Vettel e 58 per Bottas giunto secondo al traguardo. Nel mondiale costruttori la Mercedes scavalca la Ferrari con 153 punti contro i 126 della Scuderia italiana.

Alle spalle di Vettel si è piazzato Ricciardo, lontanissimo dal compagno di squadra ed in grossa difficoltà con la sua Red Bull in questo fine settimana. Fantastica sesta posizione per la Haas di Kevin Magnussen, che conquista altri punti fondamentali per la squadra statunitense dopo il quinto posto in Bahrain. A seguire ci sono i due spagnoli, con Sainz settimo davanti ad Alonso che ancora una volta porta a punti la Mclaren. La top ten è completata da Perez e da uno splendido Leclerc. L’Alfa Romeo-Sauber si sta abituando a questi piazzamenti, utopia pura la passata stagione.

Prossimo appuntamento tra due settimane con il GP di Monaco.

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