MARIO ISOLA – RESPONSABILE CAR RACING
“Il Paul Ricard è essenzialmente una novità per Team e piloti. Noi utilizziamo spesso
questo tracciato, non solo per le sessioni di test, ma anche per altri campionati come il
Blancpain GT Series che ha recentemente corso qui. Dai dati raccolti finora, il nuovo
asfalto dovrebbe presentare molto grip con un degrado ai minimi livelli, come quello di
Barcellona. Un altro fattore da considerare può essere dato dal meteo, con le
temperature asfalto che potrebbero essere molto elevate nel corso del weekend e
contribuire così a un aumento del degrado. I Team non conoscono questa
configurazione del tracciato, quindi le prove libere saranno ancora più importanti per
comprendere al meglio il comportamento dei pneumatici. Solo dopo queste sessioni
riusciremo ad avere un’idea più precisa anche delle strategie più probabili per la gara”.

IL CIRCUITO DAL PUNTO DI VISTA DEI PNEUMATICI

L’asfalto, completamente rifatto in vista del Gran Premio, presenta alcune caratteristiche
simili a quello di Barcellona. È piuttosto liscio, con molto grip. Questa caratteristica fa sì che i
pneumatici slick per il weekend presentino il battistrada assottigliato di 0,4 millimetri, come
già avvenuto in Spagna, e come sarà anche a Silverstone a inizio luglio.Tutti e tre i circuiti,
infatti, presentano un asfalto rifatto.
 Le temperature, generalmente elevate in questo periodo nel sud della Francia, potrebbero
portare a un aumento dei livelli di usura e degrado.
 Gli ingegneri Pirelli hanno recentemente effettuato alcune analisi del nuovo asfalto per
comprendere al meglio le caratteristiche e nominare le tre mescole.
 Con i suoi 5.842 metri, il giro del Paul Ricard è uno dei più lunghi dell’anno, con numerosi
punti dove poter sorpassare.

Giro di pista

 

Scrivi

Formula 1 - Notizie F1, News Auto