La free practice regala ottimi spunti per interpretare le due vetture dei team favoriti per il campionato 2018.

Ferrari e Mercedes adottano infatti soluzioni tecniche molto differenti che, a quanto sembra, permettono ad entrambe le monoposto di raggiungere lo stesso potenziale.

La rossa mostra un profilo nettamente più scarico per quanto riguarda l’ala posteriore rispetto a quanto è invece visibile sull’auto della stella a tre punte.

L’ipotesi può essere la seguente:

Dopo il gran premio di Spa, dove la supremazia del motore Ferrari ben si è evidenziata durante il sorpasso su Hamilton, in fase iniziale di gran premio, la Mercedes ha capito immediatamente di dover correre ai ripari.

La power unit, che potrebbe avere qualche livello di potenza in meno, a Monza non avrebbe spinto le vetture tedesche in prima posizione così da obbligare i tecnici ad aumentare il carico aerodinamico.

Ricordo bene di aver detto durante l’analisi del circuito lombardo (LINK ALL’ARTICOLO) che, visti i lunghissimi rettilinei, non è possibile considerare come importanti i tratti curvilinei e lo sostengo ancora.

Certo bisogna anche capire che quando la velocità di punta non ti consente di arrivare primo, allora non ha troppo senso favorirla per ridurre le prestazioni laddove invece potrebbe esserci una buona possibilità di fare la differenza: nei cambi di direzione.

Per questo motivo la scelta della squadra delle frecce d’argento potrebbe essere ricaduta su un profilo alare più estremo, capace di dare performance laddove, invece, la Ferrari non può averle.

Rimane ancora un gap tra la rossa e la Mercedes, ma come è possibile vedere, è davvero ridotto (0,081 secondi)

In conclusione, due vetture che, seppur su punti di pista differenti, sembrano essere quasi equivalenti si scontreranno a breve sul circuito di Monza. La variante del meteo rimane e le nuvole ci fanno compagnia da quando siamo arrivati.

Inoltre, dovesse cominciare a piovere, oltretutto, il carico più alto in aiuto a Hamilton e Bottas non sarà solamente un ripiego: diventerà un grande vantaggio.

Per quel che riguarda, invece, le altre squadre: la prima auto differente dalle due analizzate fino ad ora dista quasi un secondo dalla vetta; Monza rimane ancora un circuito dedicato ai motori e per ora le power unit italiana e tedesca sono un passo avanti rispetto alle concorrenti.

 

 

 

A proposito dell'autore

Laureato in ingegneria magistrale aerospaziale, opero nel campo dell'ingegneria per l'automobilismo da tempo, sono giornalista sportivo da 3 anni, e sono appassionato di tecnica e aerodinamica! contattami per qualsiasi richiesta o parere per condividere assieme il nostro interesse verso le competizioni motoristiche!

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